vito85

Nuovo Iscritto
ciao a tutti, volevo chiedere se dopo un permesso di costruire a sanatoria in merito ad un cambio di destinazione d'uso da ufficio ad appartamento è necessaria l'agibilità per il rogito notarile? E se gli acquirenti si assumono le responsabilità di rogitare anche senza agibilità è fattibile? Premetto che gli acquirenti probabilmente faranno altre piccole modifiche interne dopo il rogito e sopra tutto sottolineo che i clienti acquirenti pagano in contanti e quindi senza alcun intervento di un mutuo. Aggiungo che la scheda catastale è conforme allo stato di fatto e che gli impianti sono conformi; si tratta di un immobile costruito prima del 1942. Se fosse obbligatoria l'agibilità qualcuno sa dirmi la tempistica? Vi ringrazio per le risposte che mi darete :) :stretta_di_mano:
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
se non sono stati fatti interventi successivamente all'edificazione oltre la manutenzione ordinaria è sufficiente l'adeguamento degli impianti per rogitare
 

vito85

Nuovo Iscritto
Grazie per avermi risposto, penso che siano stati fatti diversi interventi dopo l'edificazione che risale ai primi anni del 1900 si tratta di un immobile in un contesto di corte. Se l'acquirente vuole rogitare d'accordo col venditore (visto i tempi già trascorsi per la pratica tecnica) dopo che il proprietario ha ottenuto il permesso di costruire a sanatoria per un cambio di destinazione d'uso da ufficio ad appartamento deve avere per forza l'agibilità l'immobile? Se serve per forza volevo sapere la tempistica per l' agibilità. In questo caso è il notaio che me la chiede... :occhi_al_cielo::)
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
generalmente, a seguito di una concessione in sanatoria, è quasi un atto dovuto il rilascio dell'agibilità; per i tempi purtroppo è una domanda che devi rivolgere all'ufficio tecnico.

oltretutto ogni comune ha le sue regole; da noi in 2, 3 settimane riesci a ottenerla
 

tommaso gori

Membro Ordinario
Professionista
A mio avviso l'agibilità deve essere richiesta; i tempi sono quelli necessari a reperire tutta la documentazione da quella catastale alle conformitò degli impianti a quella strutturale etc. Una volta depositata la praica è finita.
 

vito85

Nuovo Iscritto
Nel permesso di costruire a sanatoria per il cambio di destinazione d'uso c'è scritto che entro un anno bisogna adeguare l'appartamento con lo spostamento della canna fumaria da un angolo della casa all'altro. L'atto è stato fissatoper settimana prossima :D anche senza agibilità e il notaio scivera che l'acquirente è consapevole che provvedera entro un anno all' adeguamento della canna fumaria. Ringrazio :ok: saluti
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non voglio fare l'uccello del malaugurio. Solo commentare un'amenità che pare sia non peregrina.

Anch'io davo per scontato che una concessione in sanatoria (nel mio caso lo chiamavo condono: penso sia la stessa cosa) automaticamente corrispondessa al rilascio dell'agibilit°; ma questo sembra non scontato.
La ragione detta alla buona sta nel fatto che il condono è un atto amministrativo, ma non può estendersi ad una indiscriminata autorizzazione nel caso siano violati parametri attinenti ad un benestare di competenza ASL.

Un caso classico parrebbe essere il recupero di una mansarda: magari rientra come altezza media minima, difficilmente si riesce però a garantire una illuminazione ed aerazione naturale con aperture pari ad 1/8 della superficie utile. Per cui questi casi spesso rimangono in una specie di limbo; sei condonato, ma quanto ad agibilità meglio non approfondire; sia il comune che i professionisti locali adottano un silenzio assenso, ... ma non scritto.
A me sembra che continuiamo ad essere il paese delle grida manzoniane: cioè del sì, ma, però, in tal caso, si potrebbe, forse, ecc. :confuso:
 

silviaK

Nuovo Iscritto
Il certificato di Agibilità , ex abitabilità, se non erro, è per legge sottoposto a regime di silenzio-assenso (quindi necessariamente "non scritto"): vale a dire che ove il Comune entro un periodo (60 o 90 giorni, di solito) dalla richiesta non opponga espressa negazione, l'agibilità è da ritenersi ottenuta.
Ciao
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
ove il Comune entro un periodo (60 o 90 giorni, di solito) dalla richiesta non opponga espressa negazione, l'agibilità è da ritenersi ottenuta.

Ti ringrazio per l'intervento: il caso citato potrebbe però essere un pò diverso. Tra l'altro la situazione mi era stata sintetizzata per sommi capi da un tecnico locale, essendo capitati sull'argomento
Al comune ai tempi era stato chiesto il condono, dando per scontato che condonando e pagando il dovuto si sarebbero completate le adempienze.
Di fatto non credo esista la domanda di agibilità (forse ai tempi non si doveva presentare): quindi tecnicamente forse non esiste nemmeno il presupposto del silenzio-assenso.
 

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