francesca63

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Privato Cittadino
Se dopo un pò di mesi vedo che mi pesa troppo questa convivenza ,e decido di vendere casa,è possibile farlo?
Possibile è possibile, se la comproprietaria è d'accordo a vendere.
Ma è molto probabile che dovrai vendere ad una cifra inferiore al mutuo residuo, quindi un bagno di sangue, anche ammesso che il mercato tenga.
Probabilmente perderesti più soldi di quanti ne perderesti ora rinunciando all'acquisto.

Se poi la comproprietaria non fosse d'accordo a vendere, a meno che uno dei due rilevi la quota dell'altro, sarebbero problemi grossi.

Scelta molto difficile, certo non una è convivenza che comincia sotto i migliori
auspici ...
 

eldic

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Privato Cittadino
verifica se la caparra che hai versato è confirmatoria o penitenziale.
in questo secondo e meno probabile caso sei certo che il venditore null'altro avrà a valere nei tuoi confronti.

se l'infelicità è dettata non dal comprare la casa, ma da con chi la compri, valuta anche di comprarla da solo, se ci sono le condizioni
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Rischi che, oltre ai soldi che perderai di certo, il venditore non si accontenti della caparra, e ti faccia causa per chiederti il risarcimento degli eventuali danni che subisce a causa del tuo inadempimento

Ora..sempre come detto da Francesca il proprietario potrebbe benissimo intentare una causa civile per danni che potrebbero essere decisamente elevati se a sua volta avesse proceduto ad un preliminare.

MA NON E' VERO.

Non c'e' poi da stupirsi, se alcuni clienti proponenti, abbiano paura dei mondo prima di formulare una proposta, quando le informazioni che gli vengono date, risultino di questo livello.

Manca solo di convocare Ponzio Pilato per crocifiggere l'incauto acquirente sul Golgota assieme ai due ladroni.

La caparra confirmatoria, quando e' versata, quantifica di per se' il danno.
Cosi' stanno le cose fin dai tempi del diritto greco antico.


Il venditore, che ritiene non sufficiente l'entita' della caparra, deve decidere se avviare le prassi di esecuzione o di risoluzione del contratto, oppure trattenere la caparra.
Delle due l'una:

Come sottolineato anche dal Tribunale di Taranto nella sua pronuncia numero 275/2013, infatti, il convenuto che decide di esercitare il diritto di recesso dal contratto preliminare e trattiene la caparra confirmatoria, non può poi chiedere il risarcimento dei danni ulteriori: la risoluzione è preclusa dall'esercizio alternativo del diritto di trattenere la caparra confirmatoria.
................................................................

La richiesta congiunta di restituzione del doppio della caparra e di risarcimento del danno e' abuso processuale.

Cassazione, sez. II, 6 marzo 2012, n. 3474​


Anziche' sviolinarsi a vicenda, forse sarebbe meglio lavorare di piu' e fare meno cenette.

(Micio @miciogatto mi sa che ti tocca lovvare pure stavolta)
 
Ultima modifica:

brina82

Membro Storico
Professionista
Se acquisti in comproprietà al 50% ciascuno, probabilmente tu vorrei vendere e l'altra persona no, sicché dovrai chiedere la divisione giudiziale, l'immobile finirà all'asta e guadagnerete 2 spiccioli a testa.
Guadagnerete? In che senso? Qualunque proprietario di un immobile che finisce all'asta non guadagna un bel niente, semmai perde soldi.
Grazie ad entrambi per la risposta.
Purtroppo ho molta paura delle conseguenze e quindi credo di concludere l'acquisto e far finta che vada tutto bene piuttosto di non buttare i soldi che ho risparmiato con tanta fatica ;(
Se dopo un pò di mesi vedo che mi pesa troppo questa convivenza ,e decido di vendere casa,è possibile farlo? Ho letto qui nel forum che è possibile trascorsi i 5 anni oppure dopo 1 anno purchè riacquisto un'altra casa entro l'anno.
Non c'è un'alternativa? Visto che ancora devo rogitare,non posso tramite notaio ,far inserire una clausula che mi permette di vendere la casa senza il vincolo dei 5 anni?
(la casa sarà intestata ad etrambi)
Grazie
Prova a parlarne col venditore e agenzia. Magari il venditore si tiene i 5k e l'agenzia ti fa uno sconto... Se ti dice bene perdi 10k e fine della storia (o forse di entrambe le storie, valuta bene).
Se siete in comunione di beni sai gia di cosa avrai bisogno alla vendita a meno che al rogito la signora NON si dichiari concorde ad escludere questo bene dalla comunione. Ma deve dichiararlo.
Perchè parli di comunione dei beni? Sono fidanzati!
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
La caparra confirmatoria, quando e' versata, quantifica di per se' il danno.
Cosi' stanno le cose fin dai tempi del diritto greco antico.
Il venditore, che ritiene non sufficiente l'entita' della caparra, deve decidere se avviare le prassi di esecuzione o di risoluzione del contratto, oppure trattenere la caparra.
La tua vis polemica è decisamente fuori luogo.
Evidentemente straparli di diritto greco senza conoscere nemmeno quello italiano, confondendo caparra confirmatoria e caparra penitenziale.
Studia meglio gli art. 1453 cc, 1385 cc, e 1386 cc; e approfondisci la differenza che passa tra recedere (trattenendo la caparra), e chiedere la
risoluzione ( con diritto al risarcimento del danno).
La terza alternativa della parte adempiente è chiedere l'esecuzione in forma specifica.

Il Tribunale da te citato dice la stessa cosa ; o recedi, e tieni la caparra, o chiedi la risoluzione e chiedi i danni.
Che i due rimedi siano alternativi è l'abc del diritto privato.

Ma a te interessa polemizzare, quindi ti sei buttato senza paracadute in materie a te non note ( o non abbastanza).

(Micio @miciogatto mi sa che ti tocca lovvare pure stavolta)
Temo che sarai deluso
 

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