cercocasa1

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Ciao a tutti
Chiedo il vostro gentile aiuto. Ho finalmente trovato una casa che mi piace. PERO' l'atto di provenienza è una donazione. La proprietaria è una signora con un fratello e la casa le era stata donata dalla mamma che è morta anni fa. Nonnso quando di preciso. Ho chiesto informazioni e la signora mi ha detto che il fratello è d'accordo alla vendita e non avanza pretese. Io chiedo a voi che avete senz'altro l'esperienza giusta, a quali clausole devo subordinare la proposta d'acquisto per tutelarmi il più possibile? Acquisto senza mutuo. Grazie a tutti per le opinioni ed i suggerimenti.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
SE la proprietaria è SOLO la signora, poiché il fratello ha comunque dei diritti, devi esigere che il fratello faccia un vero e proprio ATTO NOTARILE di RINUNCIA ALL'AZIONE DI RIDUZIONE

.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
È possibile rinunziare all’azione di riduzione?
Certo, i legittimari lesi o pretermessi, possono rinunciare all’azione di riduzione, ma solamente dopo la morte del soggetto della cui eredità di tratta. La rinuncia all’azione di riduzione, infatti, è diritto potestativo, e liberamente rinunziabile, e ha per effetto quello di rendere definitive e intangibili le situazioni giuridiche già determinata dal de cuius. Naturalmente, prima di procedere alla rinuncia è necessario sempre recarsi dal proprio Notaio di fiducia, o da un legale, per valutare l’opportunità della stessa, e, solo in caso di effettiva volontà si procedere con atto pubblico notarile debitamente trascritto nei Registri Immobiliari.

Si può revocare la rinuncia all’azione di riduzione?
No, una volta rinunciata l’azione di riduzione non è possibile tornare indietro, e ciò per tutelare la circolazione dei beni oggetto dell’eredità relitta. Se così non fosse, in qualsiasi momento, il legittimario leso o pretermesso, che cambiasse idea, potrebbe porre in pericolo le alienazioni effettuate medio tempore dai beneficiari delle disposizioni lesive o delle donazioni effettuate in vita dal de cuius.

@il Custode è diventato qualcosa di impossibile inserire messaggi in questo forum, per piacere, fa' qualcosa!
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Se la donazione non è stata fatta da più di venti anni, o la donante non è morta da più di dieci (nel qual caso chi compra non correrebbe comunque rischi) , per poter comprare in sicurezza serve per prima cosa appurare che non ci siano altri legittimari (fratelli/sorelle o figli di tali congiunti premorti).
Se c’è solo il fratello sarà necessario che provveda a fare rinuncia all’azione di riduzione.
Se ce ne sono altri, che lo facciano tutti.
Prendi le informazioni, e poi, prima di fare la proposta, consulta il notaio e segui le sue indicazioni.
 

cercocasa1

Membro Ordinario
Privato Cittadino
È possibile rinunziare all’azione di riduzione?
Certo, i legittimari lesi o pretermessi, possono rinunciare all’azione di riduzione, ma solamente dopo la morte del soggetto della cui eredità di tratta. La rinuncia all’azione di riduzione, infatti, è diritto potestativo, e liberamente rinunziabile, e ha per effetto quello di rendere definitive e intangibili le situazioni giuridiche già determinata dal de cuius. Naturalmente, prima di procedere alla rinuncia è necessario sempre recarsi dal proprio Notaio di fiducia, o da un legale, per valutare l’opportunità della stessa, e, solo in caso di effettiva volontà si procedere con atto pubblico notarile debitamente trascritto nei Registri Immobiliari.

Si può revocare la rinuncia all’azione di riduzione?
No, una volta rinunciata l’azione di riduzione non è possibile tornare indietro, e ciò per tutelare la circolazione dei beni oggetto dell’eredità relitta. Se così non fosse, in qualsiasi momento, il legittimario leso o pretermesso, che cambiasse idea, potrebbe porre in pericolo le alienazioni effettuate medio tempore dai beneficiari delle disposizioni lesive o delle donazioni effettuate in vita dal de cuius.

@il Custode è diventato qualcosa di impossibile inserire messaggi in questo forum, per piacere, fa' qualcosa!
Grazie mille
 

cercocasa1

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Se la donazione non è stata fatta da più di venti anni, o la donante non è morta da più di dieci (nel qual caso chi compra non correrebbe comunque rischi) , per poter comprare in sicurezza serve per prima cosa appurare che non ci siano altri legittimari (fratelli/sorelle o figli di tali congiunti premorti).
Se c’è solo il fratello sarà necessario che provveda a fare rinuncia all’azione di riduzione.
Se ce ne sono altri, che lo facciano tutti.
Prendi le informazioni, e poi, prima di fare la proposta, consulta il notaio e segui le sue indicazioni.
Grazie Francesca, ho sentito il notaio, e mi ha detto che vorrebbe far intervenire il fratello della proprietaria durante il rogito e mettere agli atti la sua rinuncia. Vedremo se sarà possibile, inoltre mi ha suggerito una assicurazione contro i rischi di eventuali azioni di riduzione, la polizza costa sui 700 euro, li negozierò nel prezzo da offrire. E se no, pazienza mi cercherò un altro immobile. Grazie a te e a Possessore
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Grazie Francesca, ho sentito il notaio, e mi ha detto che vorrebbe far intervenire il fratello della proprietaria durante il rogito e mettere agli atti la sua rinuncia

Non mi sembra una buona idea. La rinuncia all'azione di riduzione è un atto unilaterale di CAIO. La compravendita riguarda SEMPRONIO e SERENA, sorella di CAIO.
Poiché le parti coinvolte sono differenti, a mio avviso servono DUE ROGITI NOTARILI ben distinti.
Solitamente si accorpa in un unico rogito notarile quando si compiono due atti dove le parti in causa sono sempre le stesse. Diversamente si paga una penale da parte dell'agenzia delle entrate che se ne accorge in fase di registrazione (*)
Ma queste cose il notaio dovrebbe ben saperle.
Anche perché mettendo tutto in un unico rogito, se per qualsiasi motivo (**) venisse invalidato il rogito, si invaliderebbero in un colpo secco due atti: quello di rinuncia all'azione di riduzione, e quello di compravendita. Non sarebbe proprio il massimo.



(*) ESEMPIO: Nel 2008 alla mia famiglia è arrivata una multa da parte dell'agenzia delle entrate perché abbiamo accorpato in un unico rogito due donazioni: a) Donazione, da mio nonno, a me e mio fratello (50% ognuno); b) Donazione, da mia nonna e mio nonno (50% ciascuno), a mio fratello (100% solo lui).
Per la stessa ragione non puoi mettere in un unico rogito la "rinuncia all'azione di riduzione" da parte di CAIO, e la vendita da SERENA (pur se sorella di CAIO) a SEMPRONIO. Sono attori differenti e vanno quindi redatti due atti notarili differenti.


(**) A titolo esemplificativo ma NON ESAUSTIVO: si scopre mesi dopo che Caio era legalmente incapace di intendere e volere, anche se apparentemente non sembra.
 
Ultima modifica di un moderatore:
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Vedremo se sarà possibile, inoltre mi ha suggerito una assicurazione contro i rischi di eventuali azioni di riduzione, la polizza costa sui 700 euro, li negozierò nel prezzo da offrire

Se CAIO fa un rogito notarile a sé stante con la rinuncia all'azione di riduzione, e se questo atto notarile viene REGOLARMENTE REGISTRATO E TRASCRITTO, e se inoltre non esistono altri fratelli / fratellastri / sorelle / sorellastre / aventi diritto in circolazione, stipulare la polizza contro i rischi di eventuali azioni di riduzione è solo una inutile spesa.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Non mi sembra una buona idea. La rinuncia all'azione di riduzione è un atto unilaterale di CAIO. La compravendita riguarda SEMPRONIO e SERENA, sorella di CAIO.
Poiché le parti coinvolte sono differenti, a mio avviso servono DUE ROGITI NOTARILI ben distinti.
No, va benissimo farlo in contemporanea. Ci pensa il notaio a farlo con la procedura corretta.
Però io preferirei avere da subito, quindi già con l'accettazione della proposta o subito dopo, la conferma he il fratello è disponibile alla rinuncia.
O come condizione sospensiva, o come obbligazione della venditrice ; cioè se non fa rinuncia il fratello, lei è inadempiente.
 
Ultima modifica:

cercocasa1

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Grazie mille! Ma se il fratello dichiara in atto pubblico che rinuncia, davanti a testimoni poi non può più procedere o no? Magari mi sbaglio...vi riporto quanto indicato dal notaio...Io però so solo di questo fratello. Come posso verificare che non vi siano altri familiari coinvolti?
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto