Alvisets

Membro Ordinario
Scusa avrei bisogno di un'ultima precisazione:
se conosco il valore limite (IPE) per la classe E di un immobile con caratteristiche simili al mio (stessa tipologia di cespite e pari metratura) posso indicare come IPE un valore massimo superiore che quindi fa scattare il mio immobile nel range successivo? esempio diciamo che un immobile come il mio dovrebbe rientrare (per essere di classe E) in un valore di (metto a caso) tra 110,00 e 150,00 kWh/mqa. Nell'annuncio dico che il valore del mio è superiore: 160,00. Chi potrebbe contestarmi cosa?
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Ti verrebbe contestato che non hai ottemperato a un obbligo di legge, semplice e chiaro: devi indicare l'ipe indicata ( :p ) nell'attestato di certificazione energetica senza ne se ne ma italici, se ne indichi uno a caso, pur se peggiorativo, non ottemperi a una beata minxia.
 

Alvisets

Membro Ordinario
Hai certamente ragione! Non è una questione di "fatta la legge trovato l'inganno", ma se l'immobile non ha nè finestre nè il riscaldamento ma è vuoto al grezzo, che senso ha obbligare a fare una certificazione (che comunque costa) se dopo chi compra deve farne un'altra perchè lo ristruttura?? Senza non posso pubblicizzarlo, è un paradosso!
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Hai certamente ragione! Non è una questione di "fatta la legge trovato l'inganno", ma se l'immobile non ha nè finestre nè il riscaldamento ma è vuoto al grezzo, che senso ha obbligare a fare una certificazione (che comunque costa) se dopo chi compra deve farne un'altra perchè lo ristruttura?? Senza non posso pubblicizzarlo, è un paradosso!

rientri nella casistica di quelli che 'buttano' i soldi per l'ACE, però la legge è quella anche se effettivamente lo capisce chiunque che è un controsenso fare una certificazione che nn serve.
Non puoi mettere > o < di niente, devi indicare il coefficiente preciso e quello lo vedi solo dall'ACE.
 

topcasa

Membro Storico
Il D.Lgs. 28/11 parla di indice di prestazione energetica non specificando se globale o parziale cioè riferito ad uno specifico uso energetico. Ma se si guarda alle definizioni dell’allegato A del D. Lgs. 192/05 è riporta la definizione di indice di prestazione energetica EP come

“il consumo di energia primaria totale riferito all’unità di superficie utile o di volume lordo, espresso rispettivamente in KWh/mq anno o KWh/mc anno”.

E’ quindi il fabbisogno di energia primaria per gli usi energetici di riscaldamento e di acqua calda sanitaria (mancano ancora i contributi per la climatizzazione estiva e per l’illuminazione in quanto mancano le norme tecniche per calcolarli) ripartito o sulla superficie netta calpestabile se si tratta di edifici o singole unità immobiliari adibite a residenza o sul volume lordo riscaldato se si tratta di edifici con altra destinazione d’uso.

Quindi in tutte le regioni di Italia, l’indice da indicare negli annunci è quello globale, non è richiesta la classe energetica.
Solo in Regione Lombardia è esplicitamente richiesto l’indice di prestazione energetica del solo riscaldamento e anche la classe energetica a questo riferita.

L'obbligo di inserire l'indice di prestazione energetica e non la classe, pur essendo meno comprensibile al cittadino, dà un'indicazione immediata dei consumi previsti per quegli immobili ed evita confronti tra classi energetiche che sappiamo non possono essere paragonate viste le differenze di classificazione degli edifici presenti tra le diverse regioni.

Poiché però, negli annunci immobiliari è richiesto l’indice e non la classe energetica non ci si può avvalere dell’autodichiarazione. A conferma del fatto che l’autodichiarazione della qualità scadente dell’edificio non risulta una informazione trasparente e corretta per l’acquirente, c’è il richiamo di infrazione fatto all’Italia da parte della Comunità Europea. I tecnici del Ministero in alcuni interventi pubblici hanno fatto sapere che presto verrà pubblicato un decreto per eliminare questa possibilità.

Il Decreto n. 28 ha carattere e applicazione nazionale, ma in virtù dell’autonomia alle Regioni in materia ambientale ed energetica solo la Regione Lombardia e la regione Emilia Romagna hanno legiferato in merito all’obbligo di dichiarare l'indice di prestazione energetica degli edifici negli annunci immobiliari.

Fonte Casa&Clima
Concordo
occore inserire EPgI
Prestazione energetica degli edifici residenziali




L'indice di prestazione energetica è l'energia totale consumata dall'edificio climatizzato per metro quadro di superficie ogni anno. La comprensione di questo valore non è semplice.
L' indice indica quanta energia viene consumata affinchè l'edificio (o l'unità immobiliare) raggiunga le condizioni di comfort per il riscaldamento invernale, la produzione di acqua calda sanitaria, il raffrescamento estivo e l'illuminazione artificiale (anche se ancora il calcolo degli ultimi due valori non è previsto dalla normativa nazionale per edifici residenziali).
L'unità di misura per prestazioni relative ad edifici residenziali è il KWH/MQ annuo. Il simbolo utilizzato e definito dalla legge è EPgl (Indice di prestazione energetica globale). Spesso negli annunci immobiliari viene scritto IPE (o I.P.E.) ma è un acronimo poco corretto.
Secondo le linee guida per la certificazione energetica DM 26-06-2009:
EPgl= EPi + EPacs + EPe + EPill
Questi simboli indicano:
EPi: è l’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale;
EPacs: l’indice di prestazione energetica per la produzione dell’acqua calda sanitaria;
Epe: l’indice di prestazione energetica per la climatizzazione estiva (ancora non obbligatorio per residenziale)
EPill: l’indice di prestazione energetica per l’illuminazione artificiale (ancora non obbligatorio per residenziale)
Attulamente la formula utilizzata è quindi solamente:
EPgl= EPi + EPacs

Classe energetica e indice di prestazione energetica (globale)

La classe energetica è una lettera che va da A a G e indica sinteticamente e secondo alcuni parametri dipendenti dalla località in cui si trova l'edificio e dalla sua forma (rapporto S/V) la qualità energetica ed il consumo dell'edificio.
L'indice di prestazione energetica globale (EPgl) invece è un valore più preciso. Negli annunci immobiliari va inserito il valore EPgl (spesso chiamato IPE) e non obbligatoriamente la classe.
Le sanzioni

Attualmente non esistono sanzioni dirette nella normativa nazionale per l'assenza dell'indice di prestazione nell'annuncio. In Lombardia invece la sanzione è chiaramente definita nella legge e corrisponde ad un costo variabile tra i 1000€ ed i 5000€.
 

fformica

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Questa Repubblica del piffero affonda nelle cartacce...mentre stiamo qui a disquisire di vuote formule ed effimere scartoffie,stanno facendo a pezzi il benessere e la capacità produttiva degli italiani....
 

topcasa

Membro Storico
Questa Repubblica del piffero affonda nelle cartacce...mentre stiamo qui a disquisire di vuote formule ed effimere scartoffie,stanno facendo a pezzi il benessere e la capacità produttiva degli italiani....
Burocrazia che soffoca e strozza qualsiasi cosa tu voglia fare, e di obbliga a non afarla si parla tanto di snellire, ma alla fine si corre verso l'altro senso.
 

fformica

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Esatto...tra un pò faranno una legge per cui "chi produce reddito è passibile di denunci ai sensi dell'art xxx del CP,nonchè di multa dai 20.000 ai 100.000 euri" e non se ne parla più...
 

topcasa

Membro Storico
Esatto...tra un pò faranno una legge per cui "chi produce reddito è passibile di denunci ai sensi dell'art xxx del CP,nonchè di multa dai 20.000 ai 100.000 euri" e non se ne parla più...
In pratica esiste già per cui non sbaglia solo chi non fa niente (il problema che non deve neanche respirare) manca solo quello ...forse.
 

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