Belt

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ciao,

Quali sono indicativamente i costi al MQ per il cambio di destinazione d'uso di un laboratorio accatastato C3 in abitazione a Milano?
 

Albano50

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Quando leggo queste domande.. mi rendo conto che sono in tanti a credere che cambiare la destinazione d'uso di un immobile sia semplice come cambiare un elettrodomestico od un vestito.
Ti consiglio, prima di chiedere quanto costa, tramite un tecnico di tua fiducia, di verificare presso il comune se è fattibile il cambio di destinazione d'uso.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Aggiungo a quanto già detto:
il cambio di una destinazione d'uso non all'interno della stessa categoria catastale (da C ad A), e sempre che sia possibile, richiede necessariamente un Titolo edilizio (permesso di costruzione) coma ha anche ribadito la recente giurisprudenza.
Quindi richiede il preliminare intervento di un tecnico (ing - arch- geom), trattandosi di una prestazione professionale di un tecnico professionista i costi e/o onorari non si valutano a metro quadro.
Chiedereste ad un medico prima di un controllo specialistico:
ma quanto si prende all'ora ???

Questo per la parte tecnica
> invece per quella meramente realizzatava, ossia eventuali opere murarie e/o finiture, i costi dipendono da quello che si vuol realizzare, dai materiali che si sceglie di usare etcc, etcc, etccccc
 
Ultima modifica:

Belt

Membro Attivo
Privato Cittadino
Certo! io chiedevo i costi indicativi al mq relativi agli oneri urbanistici per il cambio di destinazione d'uso, in pratica "le tasse" che il comune richiede al mq per variare la destinazione d'uso all'immobile, sapreste darmi un indicazione in tal senso?
 

angy2015

Membro Assiduo
può anche darsi che non devi pagare nulla per oneri urbanistici, è capitato a me diverse volte quando il comune prevedeva esenzione fino a una certa superficie. Siccome però dovrai comunque presentare una pratica edilizia ti conviene incaricare un tecnico e lui andrà a verificare il tutto, come ti han già detto.
 

Belt

Membro Attivo
Privato Cittadino
Si certo, ma prima di avviare una pratica urbanistica con un esperto vorrei sapere indicativamente a che costi amministrativi (oneri urbanistici) si va' incontro variando la destinazione d'uso da C3 ad A, fino a che superfice c'è l'esenzione degli oneri?
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
il costo degli oneri non è univoco sul territorio nazionale, ogni comune applica un proprio criterio/costo
quindi il costo applicato a Milano è differente da quello applicato a Roma o a Palermo etcc
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Si, io parlavo dei costi indicativi degli oneri di urbanizzazione in modo di avere un ideaa...
haaaa !!! ecco!
"un idea" se te la devi fare, fattela precisa e non indicativa.
Quindi contatta un tecnico locale, tanto prima o poi lo dovrai fare, oppure recati presso gli uffici preposti del tuo comune.
 

akaihp

Membro Attivo
Professionista
Ciao,
per modificare un immobile industriale (laboratorio) in residenziale devono verificarsi una serie di situazioni. Negli ultimi anni nel Comune di Milano sono molto rigorosi con le verifiche.
La prima riguarda la fattibilità e la salubrità dei suoli. Si tratta di verificare se i parametri ambientali del suolo sottostante siano conformi a quelli del residenziale. In mancanza di altri dati, si procede tramite indagini del suolo con estrazione di materiale a differenti altezze e analisi chimica delle stesse. In taluni casi anche in contraddittorio con ARPA.
Poi verificare che l'immobile non si trovi in una delle condizioni a rischio esondazione dei fiumi Lambro e Seveso.
Quindi si possono stimare i costi di oneri di urbanizzazione primaria e secondaria che per il comune di Milano variano a seconda delle zone ex A, B e C (ora NAF, TUC, ecc.).
In terzo luogo l'attuale PGT prevede il pagamento del 100% della superficie in standard, per monetizzare lo standard esistono delle tabelle periodicamente aggiornate che riportano valori diversi da zona a zona da un minimo nelle zone periferiche ai massimi del centro storico.
Contatta un professionista locale (arch, ing, geo) e valuta il da farsi.
Non fidarti delle rassicurazioni degli agenti immobiliari, non sempre competenti in tali materie.

Aggiungo che vi sono delle FAQ del Comune reperibili qui: F.A.Q. - Risposte alle domande più frequenti

Le domande pertinenti sono la 28 e 29:

28) Devo fare un mutamento di destinazione d’uso, devo versare degli oneri?
Dipende, non bisogna confondere la monetizzazione ovvero l’adeguamento della dotazione dei servizi (onere che viene applicato ai mutamenti di destinazione d’uso) con il contributo di costruzione (che si applica in caso di qualifica di ristrutturazione edilizia).
Si illustrano le casistiche più ricorrenti:
1) mutamento di destinazione d’uso con qualifica di risanamento conservativo:
Per i mutamenti di destinazione d’uso è dovuta la sola monetizzazione ai sensi dell’art. 52 L.R.12/2005.
2) mutamento di destinazione d’uso con qualifica di ristrutturazione edilizia:
oltre alla monetizzazione si deve calcolare, anche il contributo di costruzione composto sia dagli oneri di urbanizzazione (“oneri di nuova costruzione al 100%” oppure “oneri di nuova costruzione ridotti del 60%” a seconda se vi è o meno demolizione e ricostruzione in base alla L.R.12/05), oltre che al contributo commisurato al costo di costruzione.
3) aggiornamento del contributo di costruzione e monetizzazione in caso di mutamento di destinazione d’uso con qualifica di risanamento conservativo oppure semplice mutamento di destinazione d’uso senza opere nei 10 anni:
Entro 10 anni dalla data di fine lavori di un titolo oneroso riferito allo stesso immobile, si deve procedere, oltre alla verifica della eventuale monetizzazione delle dotazioni territoriali, anche all’aggiornamento del contributo di costruzione, analizzando se la nuova destinazione d’uso è più onerosa di quella originaria\esistente; in tal caso si dovrà versare la differenza.
Es.: Nel caso di cambio d’uso da Residenza a Terziario nel NAF i relativi importi per le due destinazioni sono:
Primaria Residenza: 19,98 €/mc = 19,98 x 3 (h virtuale) = 59,94 €/mq di SLP
Primaria Terziario: 193,97 €/mq di SLP
Si deve calcolare la differenza tra il valore della destinazione finale con il valore della destinazione iniziale:
193,97 – 59,94 = 134,03 €/mq di SLP
Se il risultato è positivo dovrò versare la differenza, se invece il risultato è negativo (ad es. nel caso vi fosse un mutamento da Terziario a Residenza) nulla è dovuto.
La suddetta verifica dovrà essere effettuata sia per gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, sia per il contributo commisurato al costo di costruzione.

29) Quando devo monetizzare un mutamento di destinazione d’uso?
Il mutamento di destinazione d’uso con opere è soggetto all’obbligo di reperimento delle dotazioni di servizi anche mediante monetizzazione secondo la seguente casistica:
da produttivo ad altre funzioni urbane:
- il cambio d’uso comporta monetizzazione nella misura del 100% della SLP oggetto di CDU;
da terziario/ commerciale / servizi privati a residenziale:
-se l’unità immobiliare/le unità immobiliari oggetto di cambio d’uso è inserita/sono inserite in un immobile avente SLP inferiore a 5000 mq. il cambio d’uso non comporta monetizzazione;
-se l’unità immobiliare/le unità immobiliari oggetto di cambio d’uso è inserita/sono inserite in un immobile prevalentemente residenziale avente SLP superiore a 5000 mq: il cambio d’uso non comporta monetizzazione;
-se l’unità immobiliare/le unità immobiliari oggetto di cambio d’uso è inserita/sono inserite in un immobile prevalentemente dedicato a terziario, commerciale e servizi privati avente SLP superiore a 5000 mq : il cambio d’uso comporta la monetizzazione nella misura del 18% della SLP oggetto di CDU.
-se l’unità immobiliare/le unità immobiliari oggetto di cambio d’uso è inserita/sono inserite in un immobile avente SLP superiore a 5000 mq. ricadente in ambito ARU è anche prevista la realizzazione di una quota di residenza sociale pari al 35% della S.l.p. oggetto di cambio d’uso, nel caso in cui il cambio d’uso interessi una S.l.p. maggiore di 5000 mq. (disposizione di servizio n. 6/2018)
da terziario/ commerciale/ servizi privati a produttivo:
il cambio d’uso non comporta monetizzazione;
da residenziale a terziario/commerciale/ servizi privati:
il cambio d’uso non comporta monetizzazione;
da residenziale a produttivo:
il cambio d’uso non comporta monetizzazione;
 

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