MrHard

Membro Junior
Mediatore Creditizio
Così è tutto molto più chiaro. Sull'immobile vi è stato un abuso cioè una difformità rispetto al progetto. A mio avviso il problema grosso, almeno ai fini di ottenimento del mutuo è proprio la cila in sanatoria più che il certificato di agibilità. Molte banche non si accontentano della presentazione della stessa anzi se ne fregano altamente. Alla banca interessa che sull'immobile non vi siano abusi e che lo stato dei luoghi rispecchi la rappresentazione in catasto. Se questo è stato fatto già si è a buon punto, anche se essendoci una difformità rispetto al progetto iniziale (che a quanto ho capito riguarda tutto il condominio) la banca potrebbe volere il certificato di agibilità. Cmq per quanto scritto nel compromesso non dovresti avere problemi in caso di recesso.
 
R

Rita86

Ospite
Così è tutto molto più chiaro. Sull'immobile vi è stato un abuso cioè una difformità rispetto al progetto. A mio avviso il problema grosso, almeno ai fini di ottenimento del mutuo è proprio la cila in sanatoria più che il certificato di agibilità. Molte banche non si accontentano della presentazione della stessa anzi se ne fregano altamente. Alla banca interessa che sull'immobile non vi siano abusi e che lo stato dei luoghi rispecchi la rappresentazione in catasto. Se questo è stato fatto già si è a buon punto, anche se essendoci una difformità rispetto al progetto iniziale (che a quanto ho capito riguarda tutto il condominio) la banca potrebbe volere il certificato di agibilità. Cmq per quanto scritto nel compromesso non dovresti avere problemi in caso di recesso.
Grazie per la risposta.
Non mi resta che aspettare e vedere l'evolversi della situazione.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ora si capisce meglio.
Tutto quanto scritto da me prima non è corretto,perché era riferito al contesto descritto sopra,che invece ora appare diverso e più comprensibile,leggendo il contratto preliminare.
Mi pare che il problema sia che la data per produrre Cila e agibilità corrisponda con il termine per il rogito.
Ammettiamo che sia possibile ottenere tali documenti;forse dovresti chiedere alla banca quanto tempo serve dopo averli ricevuti per avere il mutuo.
Altrimenti,se te li consegnano a rogito come promesso e tu non sei pronta con il mutuo,diventi tu inadempiente.
Quindi forse meglio incontrare i venditori e chiarire come gestire queste scadenze non molto logiche.

Se invece non avranno i documenti in tempo:
-il contratto perde la sua efficacia (poiché non si è verificata la condizione sospensiva)
-ti dovranno ridare quanto versato come caparra (e non il doppio,essendo un contratto condizionato)
-non avrai diritto a vederti restituito le provvigioni

Qui mi permetto di commentare il comportamento dell'agente,che ha tutelato molto bene se stesso,ma non altrettanto bene le parti.
Inserendo la condizione risolutiva si è garantito le provvigioni,che sono dovute anche se non si arriverà all'atto definitivo.
Questo secondo me è corretto solo se alle parti sono state illustrate bene le conseguenze,e quindi si tratta di una firma consapevole;altrimenti è una gran furbata,basata sull'ignoranza (nel senso socratico dell'ignorare,non conoscere)
di acquirente e venditore che si sono fidati.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Altrimenti,se te li consegnano a rogito come promesso e tu non sei pronta con il mutuo,diventi tu inadempiente.

Mah, a naso è difficile che riescano a renderlo inadempiente per questo.
Certo il chiarimento è sempre gradito per evitare che ci provino.

-non avrai diritto a vederti restituito le provvigioni

Qui mi permetto di commentare il comportamento dell'agente,che ha tutelato molto bene se stesso,ma non altrettanto bene le parti.
Inserendo la condizione risolutiva si è garantito le provvigioni,che sono dovute anche se non si arriverà all'atto definitivo.

Già...
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Mah, a naso è difficile che riescano a renderlo inadempiente per questo.
Hai ragione,è difficile,ma per forma mentale sono abituata a prevedere il peggio,per essere preparata ad ogni evenienza.
Conoscendo l'eventualità peggiore,si può cercare di porre rimedio,finché c'è tempo;meglio chiarire prima di arrivare all'ultimo momento utile,visto che non ci si è tutelati prima,quando sarebbe stato doveroso.
Si possono ancora fare modifiche consensuali al contratto,per vivere più sereni l'attesa.
 
R

Rita86

Ospite
Mi pare che il problema sia che la data per produrre Cila e agibilità corrisponda con il termine per il rogito.
Sarebbe stato opportuno, quindi, indicare due diversi termini: uno per la presentazione della documentazione ed uno per il rogito. Giusto? Sono ancora in tempo per modificare il contratto, a tuo avviso?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Sarebbe stato opportuno, quindi, indicare due diversi termini: uno per la presentazione della documentazione ed uno per il rogito. Giusto? Sono ancora in tempo per modificare il contratto, a tuo avviso?
Secondo me sarebbe opportuno prevedere una data per avere la cila e agibilità,poi una data successiva(per i tempi senti la banca , di quanto ha bisogno,dopo aver in mano cila e agibilità per erogare) per il rogito .
Forse se vi incontrate di persona vi potete chiarire,l'obiettivo di arrivare al rogito senza ansia dovrebbe essere comune.Se il venditore è persona civile e si rende conto del problema ,potete accordarvi per questa modifica,che non dovrebbe creare fastidi a nessuno.
 
R

Rita86

Ospite
per i tempi senti la banca , di quanto ha bisogno,dopo aver in mano cila e agibilità per erogare
Stando a quanto riferitomi dal direttore della banca, sono necessari 5 giorni lavorativi per erogare, dopo aver ottenuto tutta la documentazione.

Forse se vi incontrate di persona vi potete chiarire,l'obiettivo di arrivare al rogito senza ansia dovrebbe essere comune.Se il venditore è persona civile e si rende conto del problema ,potete accordarvi per questa modifica,che non dovrebbe creare fastidi a nessuno.
Proverò a fare come mi hai suggerito. Grazie :)
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Quindi se ho capito bene, in presenza di condizioni risolutive, se tali non si verificano, il contratto si ritiene risolto per cui il promissario acquirente si ripiglia la caparra e non il doppio. Credo di aver capito: nel caso in cui invece la CILA e l'agibilità andassero in porto ma per qualche altro motivo la vendita si dovesse bloccare a causa del venditore, per problemi ad ora sconosciuti o comunque non indicati nel compromesso, il contratto sarebbe valido a tutti gli effetti per cui il venditore dovrebbe restituire il doppio della caparra all'acquirente. Se invece la vendita si dovesse bloccare per problemi dovuti al compratore, questi perderà la caparra. Per tutelare meglio l'acquirente, sarebbe stato comunque opportuno inserire anche la condizione relativa alla concessione di mutuo fondiario per euro X alla data Y... Del tipo:

- Il presente contratto è sottoposto a condizione risolutiva: la stessa prevede che se entro il giorno Z la banca non concederà mutuo per la cifra X, tale contratto si intende risolto e la parte venditrice si impegna a riconsegnare la cifra pari ad euro 30.000 alla parte acquirente.

Così poteva andare?
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il contratto a mio avviso non è molto chiaro.
Normalmente le clausole cui un contratto può essere sottoposto sono sospensive o risolutive.

La clausola sospensiva se non si verifica, annulla gli effetti del contratto, e le somme versate devono essere restituite perchè é un po' come se il contratto non fosse mai stato stipulato. Anche le provvigioni all'agente non sono dovute e, se versate, andrebbero restituite.

La clausola risolutiva, viceversa, non annulla gli effetti del contratto se non si verifica ma permette comunque alle parti di non addivenire alla stipula del definitivo previo accordo economico in relazione alla mancata realizzazione della medesima.
In presenza di una clausola risolutiva la condizione non é piú ipotetica ma risulta impegnativa per colui a carico del quale viene posta. Generalmente questa clausola quindi prevede una penale o una caparra penitenziale a carico di colui che non ottempera a quello che sotto tutti i profili giuridici costituirebbe pur sempre un'obbligazione...
In questo caso le provvigioni all'agenzia dovrebbero essere riconosciute proprio perché il contratto originario risulterebbe a tutti gli effetti perfezionato.

Ora, leggendo il tuo preliminare, sembrerebbe essere stato impropriamente usato il termine risolutivo al posto di sospensivo... Visto che gli effetti del non verificarsi della clausola sembrano propri della sospensione e non della risoluzione.

Per risolvere la questione sarebbe quindi opportuno formulare meglio la clausola sostituendo i due termini in modo che la mancata realizzazione della condizione non determini l'onere del pagamento dell'agenzia nel caso in cui ci fossero dei problemi a chiudere la pratica urbanistica....

Parlane con l'agente... Ed in bocca al lupo...
 

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