josko

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Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti. Ho una situazione di chiusura della fornitura dell'acqua per conto di una signora anziana che mi ha chiesto di aiutarla.
Vengo al punto. La signora è intestataria della bolletta dell'acqua per la fornitura di un'immobile adibito ad un'attività di servizi. Il proprietario era suo figlio che per delle circostanze sfortunate è fallito e poi morto. Il curatore fallimentare ha messo all'asta il tutto ma si è dimenticato di chiudere la fornitura che è posta all'interno della prorietà. Ho cercato di telefonare al nuovo proprietario per la disponibilità alla chiusura dell'utenza ma non ho avuto risposta. Ho scritto alla locale azienda di erogazione spiegando la cosa ma hanno risposto che la signora rimane responsabile sino alla chiusura e non possono fare altro che fissare un'appuntamento per la chiusura. Se poi non possono entrare adebiteranno il costo del tecnico.
Cosa fare
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Ho cercato di telefonare al nuovo proprietario per la disponibilità alla chiusura dell'utenza ma non ho avuto risposta

Bruttissima situazione. L'accesso alle proprietà altrui si ottiene con un avvocato.
Dovrai pertanto dire alla signora che contatti uno studio legale di sua fiducia (se ti sta a cuore puoi accompagnarla dal legale da lei scelto per aiutarla a spiegarsi meglio), che manderà la prima lettera di invito bonario al distacco della fornitura rispettando l'appuntamento che l'ente erogatore fisserà.
Qualora l'appuntamento venga disatteso dal nuovo proprietario, le lettere assumeranno tono sempre meno accomodante fino ad una citazione in giudizio.
Non c'è altra via.
Se forzi la porta quando il nuovo proprietario non c'è, ti becchi (la signora si becca) una denuncia per violazione di proprietà privata.
A mio avviso il legale dovrebbe anche contattare l'ente erogatore dell'acqua spiegando a chiare lettere che se il nuovo proprietario impedisce l'accesso, la colpa non è della signora che si sta adoperando in tutti i modi per chiudere il rapporto contrattuale ma non riesce perché non può accedere a una proprietà privata altrui.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa @francesca63 e naturalmente attendo anche altri graditi pareri.
 

josko

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Bruttissima situazione. L'accesso alle proprietà altrui si ottiene con un avvocato.
Dovrai pertanto dire alla signora che contatti uno studio legale di sua fiducia (se ti sta a cuore puoi accompagnarla dal legale da lei scelto per aiutarla a spiegarsi meglio), che manderà la prima lettera di invito bonario al distacco della fornitura rispettando l'appuntamento che l'ente erogatore fisserà.
Qualora l'appuntamento venga disatteso dal nuovo proprietario, le lettere assumeranno tono sempre meno accomodante fino ad una citazione in giudizio.
Non c'è altra via.
Se forzi la porta quando il nuovo proprietario non c'è, ti becchi (la signora si becca) una denuncia per violazione di proprietà privata.
A mio avviso il legale dovrebbe anche contattare l'ente erogatore dell'acqua spiegando a chiare lettere che se il nuovo proprietario impedisce l'accesso, la colpa non è della signora che si sta adoperando in tutti i modi per chiudere il rapporto contrattuale ma non riesce perché non può accedere a una proprietà privata altrui.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa @francesca63 e naturalmente attendo anche altri graditi pareri.
Grazie. Ho già spiegato all'ente erogatore con documenti allegati la situazione.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Grazie. Ho già spiegato all'ente erogatore con documenti allegati la situazione.

Spero che altre persone dicano la loro, vorrei capire esattamente come muoversi legalmente in situazioni di impossibilità di accesso alla proprietà privata.
L'avvocato va messo senz'altro, ma che succede se il nuovo proprietario fa spallucce e ignora ogni sollecito?
Si va in causa per 10 anni? Mi sembra assurdo.
A me è capitato di recente di dover accedere a una proprietà privata per un problema di infiltrazioni, ma contattando uno studio legale, la signora ha dovuto adeguarsi e far riparare il danno. Qui lo scenario è differente, la proprietà non risponde e si mette "di traverso".
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa @francesca63
Io, lasciando perdere per ora gli avvocati, invierei una raccomandata al nuovo proprietario, facendo presente la situazione ( non è detto che ne sia al corrente, magari ha comprato senza mai utilizzare l'immobile), e intimando di provvedere a far entrare il tecnico della società fornitrice, ricordando che , comunque, dovrà rimborsare tutte i costi sostenuti dalla signora , dal momento del suo acquisto.

D'altronde anche la signora non era perfettamente in regola, visto che l'immobile era del figlio e l'utenza sua; si tratterà di pazientare un po'.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Grazie Francesca per il tuo contributo.
Certo è che una raccomandata ha 30 giorni di giacenza, decorsi infruttuosamente i quali, cartolina "avviso di ricevimento" alla mano, può considerarsi come ricevuta, aperta, letta e compresa. Non prima.
Quindi significa attendere come minimo altri 30-40 giorni, perché se il proprietario attuale fa lo sfuggente, chiaramente non andrà nemmeno a ritirare le raccomandate.
Il tentativo bonario si fa sempre, anche se si teme che sarà una perdita di tempo.
 

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