Demetra91

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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti!
Mi sto avventurando nell'acquisto della mia prima casa e leggendo la bozza di proposta di acquista inviatami dall'agente immobiliare, ho rinvenuto la seguente clausola:
"Il Venditore sino allo sciogliersi della clausola sospensiva relativa all’erogazione del mutuo alla Proponente, prevista nel precedente paragrafo 13, si può ritenere libero di vendere a chiunque e a qualunque condizione di suo gradimento l’immobile in oggetto senza alcun onere, ne economico ne burocratico a suo carico, se non la comunicazione tramite PEC o raccomandata di aver concluso l’affare con terzi".
Non ne capisco il significato, considerato che da quel che so Venditore e Proponente rimangono entrambi vincolati almeno fino all'esito della sospensiva sul mutuo (che chiederò).
Vi sono grata se risucirete a darmi qualche delucidazione in merito.
Grazie
Demetra
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Il venditore giustamente vuole cautelarsi. Attualmente, il venditore accetta di aspettare che la persona interessata ottenga il mutuo, con la condizione che se "domani mattina" arriva un cinese con 1.000.000 di Euro da parte, che può comprarsi l'appartamento domani stesso con regolare rogito notarile e senza attendere il benestare di una banca, il venditore è libero di vendere al cinese senza attendere le burocrazie altrui.
Trovo sia assolutamente normale e giusto.
Un venditore vuole vendere prima possibile, altrimenti non è un venditore, è un perditempo.
Ci sono venditori che dicono direttamente no a clausole sospensive legate all'ottenimento di un mutuo (e per correttezza lo fanno presente all'agenzia al momento di assegnarle l'incarico di vendita), e venditori che accettano i tempi del potenziale acquirente interessato, che deve chiedere un mutuo, con la condizione però che se trovano qualcuno che paga "pronta cassa", avrà la precedenza senza nulla dovere a chi ha chiesto il mutuo.
Aggiungo anche un'altra precisazione che è doverosa.
Ultimamente leggo molti casi di persone "interessate" che fanno aspettare alcuni mesi il venditore con la scusa che devono chiedere il mutuo, e poi alla fine dopo 6 mesi lo liquidano dicendo "la banca non ci ha dato il mutuo", quando il mutuo non l'hanno nemmeno chiesto. Infatti, non è legalmente previsto che una banca rilasci un documento scritto con il diniego all'ottenimento del mutuo, quindi una persona interessata "per finta" può inventarsi che ha chiesto il mutuo e non gliel'hanno concesso: ecco spiegato perché i venditori si cautelano aspettando con pazienza, ma dando precedenza, senza pagare alcuna penale, a chi paga pronta cassa.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
"Il Venditore sino allo sciogliersi della clausola sospensiva relativa all’erogazione del mutuo alla Proponente, prevista nel precedente paragrafo 13, si può ritenere libero di vendere a chiunque e a qualunque condizione di suo gradimento l’immobile in oggetto senza alcun onere, ne economico ne burocratico a suo carico, se non la comunicazione tramite PEC o raccomandata di aver concluso l’affare con terzi".
Non ne capisco il significato, considerato che da quel che so Venditore e Proponente rimangono entrambi vincolati almeno fino all'esito della sospensiva sul mutuo (che chiederò).
Con la clausola riportata, fino a quando non avrai parere favorevole per il mutuo, parere che deve avvenire entro la data prevista dalla condizione sospensiva, il venditore potrà vendere ad altri.
Quindi potrebbe capitare che tu inizi la pratica di mutuo, e poi il venditore vende ad altri, senza doverti alcuna spiegazione.
Sta a te decidere se accettare o meno questa clausola, senza la quale evidentemente il venditore non prenderebbe nemmeno in considerazione la tua proposta, o cercare un altro immobile.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
A mio parere è una clausola senza senso, vincolerebbe solo il compratore...ma neanche tanto...
A sto punto, fatti fare una delibera reddituale dalla banca, una volta ottenuta vai a fare proposta senza vincoli e in caso di problemi sull'immobile, il venditore sarebbe inadempiente se la banca con concedesse mutuo
Tanto...senza firme serie, chiunque può cambiare idea senza doverne dare troppe motivazioni, quindi tanto vale non metterle
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Normalmente le banche non fanno delibere reddituali "a caso". Una delibera reddituale è vincolata non solo al reddito del richiedente, ma anche e soprattutto alla tipologia e qualità dell'immobile che il richiedente desidera acquistare.

Ad esempio, una banca a cui PROVAI a chiedere un mutuo nel 2010, mi disse che "volevano vedere il COMPROMESSO". Sì, hai capito bene: neanche la proposta, ma proprio il COMPROMESSO! Come dire, "Prima ti butti e prometti di acquistare coi soldi che NON hai, poi vieni da noi e VEDREMO se ti diamo il mutuo". Sottostando a queste ridicole pretese, mi ha salvato una prozia deceduta proprio quando mi servivano i miseri 30.000 Euro che una banca faticò tanto a deliberarmi (c'è gente che una cifra simile la chiede come piccolo prestito), tant'è che dovetti avvisare la banca in forma scritta che rinunciavo alla mia richiesta di mutuo perché ero entrato in possesso della somma necessaria. Oltre a questo, la banca mi chiese l'apertura di un conto corrente presso la loro filiale, l'accredito dello stipendio, l'attivazione della loro carta di credito "Carta BCC", e ogni mese volevano via email il PDF col mio stipendio; questa faccenda si è trascinata per circa 6 mesi senza che mai deliberassero.

Quindi, @cristian casabella , mi fa molto sorridere il tuo "fatti fare una delibera reddituale dalla banca", perché come ti ho appena dimostrato, c'erano - almeno nel 2010 - anche banche che con tutte le garanzie possibili, e col compromesso FIRMATO A MIO RISCHIO E PERICOLO DI INADEMPIENZA, non sono riuscite a deliberare in 6 mesi. Preciso che avevo: stipendio a tempo indeterminato (stessa ditta per cui lavoro oggi, 2020), casa di proprietà già pagata con mutuo estinto e cancellazione ipotecaria eseguita con rogito notarile, due box di proprietà interamente pagati di cui ero (e sono) proprietario. Anzi, adesso i box su Roma sono diventati quattro in totale.
 

gagarin

Membro Attivo
Amm.re Condominio
è ragionevole la richiesta del venditore
A me sembrerebbe ragionevole che la clausola prevedesse, per il venditore, un tempo massimo di attesa concordato per la concessione del mutuo (ovviamente l'acquirente dovrà dimostrare di aver avviato la richiesta) e solo dopo la scadenza di tale periodo il venditore avrebbe la facoltà di vendere ad un altro; altrimenti uno firma la proposta, inizia la pratica di mutuo e il giorno seguente il proprietario dell'immobile lo vende ad un altro: a questo punto a che servirebbe la proposta di acquisto?
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
tempo massimo di attesa concordato per la concessione del mutuo

E' comunque una perdita di tempo per il venditore, e mi spiego: se concedi massimo 3 mesi di attesa, è MATEMATICO che arriva IL GIORNO DOPO uno che vuole comprare l'appartamento pronta cassa.

Il venditore invece si è dimostrato di mentalità aperta: non dice di no a nessuno, ma si riserva di scegliere l'offerta migliore, in qualsiasi momento, senza preavviso, e senza nulla dovere agli esclusi.
 

gagarin

Membro Attivo
Amm.re Condominio

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