alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Certo la risolutiva è legata alla " conditio sine qua non " cioè alla difformità catasto/ realtà ... senza la quale non si può procedere alla vendita.
Ho capito...ma c'è una bella differenza tra sospensiva e risolutiva...la sospensiva ti sospende la provvigione sino al verificarsi della condizione, la risolutiva invece ti da diritto immediatamente alla provvigione perché l'affare è già concluso salvo poter essere risolto successivamente...quindi torno alla domanda di prima, dopo avergli fatto inserire la clausola risolutiva, se il contratto si dovesse effettivamente risolvere...gli restituisci la provvigione?
Hai previsto la sospensiva per il mutuo e la risolutiva per la difformità catastale...metti in preventivo che il mutuo potrebbe passare lo stesso (non sarebbe la prima volta) ma l'acquirente, in forza della risolutiva, non va a rogito perché non vuole acquistare (giustamente) un immobile che domani potrebbe rappresentare un problema per lui....a questo punto non è meglio inserire una clausola sospensiva che preveda entrambe le possibilità?
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Ma la superficie catastale non è calcolata su quella calpestabile ma su quella utile....se io sposto tutti i tramezzi o li abbatto completamente, la superficie utile è sempre la stessa...e poi mi risulta che ad oggi, la consistenza sia ancora calcolata in vani...

Non mi è mai capitato che un'operazione di tale natura non determinasse un aumento della rendita catastale.
 

studiopci

Membro Storico
a questo punto non è meglio inserire una clausola sospensiva che preveda entrambe le possibilità?
Preferisco la clausola risolutiva espressa con data certa perchè ripeto è legata alla vendibilità dell'immobile, se la " stupidaggine " catastale ( come è ) si sana facilmente, allora tutto è in ordine e si procede, ma se dovessero nascere problemi il contratto si risolve di diritto salvo accordi successivi. La condizione sospensiva( legata al mutuo ), propedeutica alla finalità del negozio giuridico, comunque sospende gli effetti del contratto fino alla accettazione del mutuo per cui non c'è nessun passaggio di danaro fino all'avverarsi o meno della condizione.[DOUBLEPOST=1401950469,1401950464][/DOUBLEPOST]
a questo punto non è meglio inserire una clausola sospensiva che preveda entrambe le possibilità?
Preferisco la clausola risolutiva espressa con data certa perchè ripeto è legata alla vendibilità dell'immobile, se la " stupidaggine " catastale ( come è ) si sana facilmente, allora tutto è in ordine e si procede, ma se dovessero nascere problemi il contratto si risolve di diritto salvo accordi successivi. La condizione sospensiva( legata al mutuo ), propedeutica alla finalità del negozio giuridico, comunque sospende gli effetti del contratto fino alla accettazione del mutuo per cui non c'è nessun passaggio di danaro fino all'avverarsi o meno della condizione.
 

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