ah si, in Canton Ticino confermo, in Svizzera interna ne dubito...
- Creatore Discussione erdos
- Data di inizio
si, con sovraffollamento sotti i ponti.
dici di altre città del mondo?
In parte è la contestazione che ho fatto io, siamo davvero sicuri che tutta questa gente che osanna l'estero vada a stare realmente meglio o finisce sotto i ponti in altre nazioni? ma la risposta di questo ricercatore mi ha lasciato basito: sì, normalmente non ci sono casi di rientro in patria con la coda tra le gambe, in nessuna fascia di età...E c'è di peggio: siamo terra di passaggio anche per gli immigrati.
Buongiorno ragazzi, domani dovrei andare a vedere questo
Appartamento - €268.000 · 140m² Vendita Appartamento in via Domenico.... Roma. Ottimo stato, ultimo piano, posto auto, balcone, riscaldamento autonomo
Ho però scoperto che forse (cosa che il venditore ha omesso) l'appartamento è in diritto di superficie. Che problemi possono esserci?
Tks.
Appartamento - €268.000 · 140m² Vendita Appartamento in via Domenico.... Roma. Ottimo stato, ultimo piano, posto auto, balcone, riscaldamento autonomo
Ho però scoperto che forse (cosa che il venditore ha omesso) l'appartamento è in diritto di superficie. Che problemi possono esserci?
Tks.
Dipende, i tagli piccoli hanno retto meglio, un 25% medio mi pare più corretto con punte del 40 su tagli grandi da ristrutturare senza spazi aperti per dire
Grazie!!Guarda il thread apposito e te ne rendi conto
E non capisco come faccia a venderlo a prezzo di mercato
Certo l'immobiliare è veramente una giungla!
E non capisco come faccia a venderlo a prezzo di mercato
al momento non lo vende; prova a venderlo...
per altro, entrando nel merito della casa in sè e per sè.... a te piace quella scala di accesso al secondo livello?
Occorre fare molta attenzione alla liquidabilità futura dell'immobile e acquistare solo se si hanno reali possibilità e certezza di permanenza in Italia, evitando il rischiosissimo acquisto mediante indebitamento (galleggiamo sul nulla senza saperlo nell'aberrazione dei tassi bassi e nell'illusione di un credito sano).
Oggi è ancora troppo rischioso acquistare ad esempio nelle ipervalutate grandi città, anzi una mia amica del comparto bancario mi ha detto che oggi MAI investirebbe in immobili delle grandi città italiane,(Roma, Milano, Napoli etc.). molto costosi, che si ritrovano a conti fatti in metropoli suk con valore solo su carta, destinate ad essere sempre più popolate da pensionati, gente che "lavoricchia" e statali che tra non molto vedremo ridotti come in Grecia. I dati reali non coincidono con quanto pubblicizzato, abbiamo 30.000 aziende trasferite in Slovenia, Austria, Svizzera, Albania etc. negli ultimi dieci anni , la disoccupazione reale è al sud del 55%, al nord del 23%, la pressione fiscale è del 68%. Queste cose impattano sugli immobili. Fino a dieci anni fa si pensava che ci fosse desertificazione solo nei piccoli centri o nel mezzogiorno (ed era vero), con conseguente crollo delle valutazioni. Ma ciò ha portato all'innalzamento dei prezzi nei centri maggiori con l'impennata nel centro nord, perchè si prevedeva uno spostamento di persone in cerca di lavoro. L'aggravarsi della crisi in realtà è stata tale e così rapida da non tenere il passo dell'eccessivo sviluppo immobiliare, nè tutelare il capitale investito in immobili, più sopravvalutati nei grandi contesti urbani che altrove. Non si è tenuto conto del fattore emigrazione verso l'estero, la tappa successiva nei momenti di grave crisi economica e in contesti occupazionali incerti.
Tutte notizie che ovviamente non vengono fornite, anzi tuttora il messaggio è puntualmente di "ripresa e futuro innalzamento delle quotazioni", guidato dalle grandi città, specie del nord. Un mainstream indiscutibile e poi ci sono le banche con i tassi "convenienti". Regali in pratica.
Ergo: la valutazione sull'acquisto va fatta a tutt'oggi molto attentamente, dopo mirate valutazioni basate sulle proprie tasche e alternative e non sulle fuorvianti quotazioni, consapevoli che l'80% dei proprietari di case in italia posseggono immobili che valgono già oggi la metà esatta, chi compra oggi ha un rischio ancora maggiore di perdita in caso di rivendita entro pochi anni. Mai fidarsi delle convinzioni di sempre del tipo "con l'affitto si perdono soldi": confrontare, fare due conti reali, e soprattutto essere consci che acquistare significa vincolarsi ad immobili in un Paese economicamente disastrato, dove la situazione reale NON viene assolutamente descritta nè percepita. Tutti i parametri anche tecnici attuali impallidiscono di fronte a certe prospettive...Si rischia di essere presi per pazzi a fare questi discorsi ma io penso sia la verità: la mia amica mi aveva parlato due anni fa del crollo probabile del sistema bancario italiano mentre tutti i giornali dicevano che le banche italiane erano al sicuro. Non le ho creduto più di tanto, finchè non è capitato davvero ad alcuni istituti....Dunque a parer mio: prudenza è la parola chiave, qualche occasione (rara) può esserci. Non dimenticarsi però che ciò che c'è stato finora è solo un lievissimo riallineamento dei prezzi e non l'avvicinamento a una realtà: qualcosa che stanno già pagando molto caro i compratori illusi di dieci anni fa che non riescono oggi a rivendere e vedranno polverizzarsi il capitale probabilmente.
Oggi è ancora troppo rischioso acquistare ad esempio nelle ipervalutate grandi città, anzi una mia amica del comparto bancario mi ha detto che oggi MAI investirebbe in immobili delle grandi città italiane,(Roma, Milano, Napoli etc.). molto costosi, che si ritrovano a conti fatti in metropoli suk con valore solo su carta, destinate ad essere sempre più popolate da pensionati, gente che "lavoricchia" e statali che tra non molto vedremo ridotti come in Grecia. I dati reali non coincidono con quanto pubblicizzato, abbiamo 30.000 aziende trasferite in Slovenia, Austria, Svizzera, Albania etc. negli ultimi dieci anni , la disoccupazione reale è al sud del 55%, al nord del 23%, la pressione fiscale è del 68%. Queste cose impattano sugli immobili. Fino a dieci anni fa si pensava che ci fosse desertificazione solo nei piccoli centri o nel mezzogiorno (ed era vero), con conseguente crollo delle valutazioni. Ma ciò ha portato all'innalzamento dei prezzi nei centri maggiori con l'impennata nel centro nord, perchè si prevedeva uno spostamento di persone in cerca di lavoro. L'aggravarsi della crisi in realtà è stata tale e così rapida da non tenere il passo dell'eccessivo sviluppo immobiliare, nè tutelare il capitale investito in immobili, più sopravvalutati nei grandi contesti urbani che altrove. Non si è tenuto conto del fattore emigrazione verso l'estero, la tappa successiva nei momenti di grave crisi economica e in contesti occupazionali incerti.
Tutte notizie che ovviamente non vengono fornite, anzi tuttora il messaggio è puntualmente di "ripresa e futuro innalzamento delle quotazioni", guidato dalle grandi città, specie del nord. Un mainstream indiscutibile e poi ci sono le banche con i tassi "convenienti". Regali in pratica.
Ergo: la valutazione sull'acquisto va fatta a tutt'oggi molto attentamente, dopo mirate valutazioni basate sulle proprie tasche e alternative e non sulle fuorvianti quotazioni, consapevoli che l'80% dei proprietari di case in italia posseggono immobili che valgono già oggi la metà esatta, chi compra oggi ha un rischio ancora maggiore di perdita in caso di rivendita entro pochi anni. Mai fidarsi delle convinzioni di sempre del tipo "con l'affitto si perdono soldi": confrontare, fare due conti reali, e soprattutto essere consci che acquistare significa vincolarsi ad immobili in un Paese economicamente disastrato, dove la situazione reale NON viene assolutamente descritta nè percepita. Tutti i parametri anche tecnici attuali impallidiscono di fronte a certe prospettive...Si rischia di essere presi per pazzi a fare questi discorsi ma io penso sia la verità: la mia amica mi aveva parlato due anni fa del crollo probabile del sistema bancario italiano mentre tutti i giornali dicevano che le banche italiane erano al sicuro. Non le ho creduto più di tanto, finchè non è capitato davvero ad alcuni istituti....Dunque a parer mio: prudenza è la parola chiave, qualche occasione (rara) può esserci. Non dimenticarsi però che ciò che c'è stato finora è solo un lievissimo riallineamento dei prezzi e non l'avvicinamento a una realtà: qualcosa che stanno già pagando molto caro i compratori illusi di dieci anni fa che non riescono oggi a rivendere e vedranno polverizzarsi il capitale probabilmente.
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