Bruno2301

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
non serve che sia scritto nei contratti in quanto è sottratto alla volonta delle parti
Si, hai ragione, pensavo valesse anche per il 3+2!! ma nel caso specifico, bisogna comunque guardare il contratto in quanto presuppongo che se l'agente ha indicato il termine di settembre potrebbe essere passato il termine della prima scadenza e quindi (correggimi se sbaglio) non a più diritto di prelazione!
 

Disfido

Membro Junior
Privato Cittadino
riprendo un pensiero giustamente espresso da @Bruno2301 , ovvero:
se l'inquilino dichiara ed è convito di uscire per la prima decade di dicembre, perchè non gli si fa firmare la disdetta per quella data?
In questo caso, se dovesse firmare, sarebbe costretto ad abbandonare l'appartamento? Ovviamente in caso non lo facesse l'alternativa sarebbe lo sfratto del proprietario?
 

Rudyaventador

Membro Attivo
Professionista
Si, hai ragione, pensavo valesse anche per il 3+2!! ma nel caso specifico, bisogna comunque guardare il contratto in quanto presuppongo che se l'agente ha indicato il termine di settembre potrebbe essere passato il termine della prima scadenza e quindi (correggimi se sbaglio) non a più diritto di prelazione!
se non si sa se la prima scadenza sia trascorsa o meno non si puo consigliare diversamente , ovvio se trascorsa la prima scadenza a prelazione non ricorre

riprendo un pensiero giustamente espresso da @Bruno2301 , ovvero:
se l'inquilino dichiara ed è convito di uscire per la prima decade di dicembre, perchè non gli si fa firmare la disdetta per quella data?
In questo caso, se dovesse firmare, sarebbe costretto ad abbandonare l'appartamento? Ovviamente in caso non lo facesse l'alternativa sarebbe lo sfratto del proprietario?
certo che se non rialscia l immobile occore procedere a sfratto micoa puoi andare li e cacciarlo con la forza sempre dal Giudice devi andare per ottenerne il rilascio, il problema è le disdette vanno date 6 mesi prima pertanto uan disdetta fatta firmare li per li si puo prestare per dichiarare il conduttore che tale disdetta gli sia stata forzata in quanto l immobile è in vendita ed aggiungerebbe infatti da informazioni avute l immobile fu posto in vendita dalla data x ben precedente ...e magari anche precedente la prima disdetta ...e se cosi fa bingo .......ed ottiene il rinnovo della locazione ....
 
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Disfido

Membro Junior
Privato Cittadino
certo che se non rialscia l immobile occore procedere a sfratto micoa puoi andare li e cacciarlo con la forza sempre dal Giudice devi andare per ottenerne il rilascio, il problema è le disdette vanno date 6 mesi prima pertanto uan disdetta fatta firmare li per li si puo prestare per dichiarare il conduttore che tale disdetta gli sia stata forzata in quanto l immobile è in vendita ed aggiungerebbe infatti da informazioni avute l immobile fu posto in vendita dalla data x ben precedente ...e magari anche precedente la prima disdetta ...e se cosi fa bingo .......ed ottiene il rinnovo della locazione ....

che delirio...tutto questo perchè è dovuto alla demenza del proprietario...Decidi di mettere in vendita un immobile locato mettendo come data di riferimento "settembre" e non pretendi neanche una regolare disdetta, accetti una disdetta verbale...ma boh
 

Rudyaventador

Membro Attivo
Professionista
che delirio...tutto questo perchè è dovuto alla demenza del proprietario...Decidi di mettere in vendita un immobile locato mettendo come data di riferimento "settembre" e non pretendi neanche una regolare disdetta, accetti una disdetta verbale...ma boh
il proprietario venditore è un suicida , cosi come l AI che gli è andato dietro e gli sta andando dietro cercando di salvare le commissioni esponendosi magari a richieste tue di risarcimento poiche se tu e l'inquilino foste persone di un certo tipo gli fareste pelo contropelo barba capelli e depilazione totale :^^:
 

MUZIOCASA

Membro Attivo
Professionista
mandare via l'inquilino che non vuole andarsene è una rogna che non si risolve certo con una disdetta tempestiva (se paga l'affitto, il proprietario è contento, ma non può vendere l'immobile libero da); la prelazione legale è prevista dall'art. 38 l. n. 392/1978 per le locazioni di immobili "adibiti ad uso diverso da quello di abitazione" mentre per quelli ad uso abitativo devono essere le parti a prevederla nel contratto; il promissario acquirente che condiziona l'obbligo di acquistare (ma anche di vendere) l'immobile -libero da persone e cose- al previo ottenimento del mutuo non può pretendere dal promittente venditore la restituzione del doppio della caparra (qualora l'immobile alla data del rogito sia occupato dall'inquilino) se nel frattempo la banca non abbia ancora rilasciato il mutuo; in tale doppia eventualità, infatti, il contratto preliminare deve ritenersi risolto per non avveramento della condizione sospensiva entro il termine ultimo di efficacia concordato dalle parti; e nessun inadempimento di obbligo -di vendere l'immobile libero da persone e cose- potrà aversi in quanto, appunto, sospeso sino al rilascio del mutuo; e nessun diritto alla provvigione per l'agente immobiliare, il quale, per concludere un nuovo affare, farà bene a garantire il promissario acquirente sull'effettivo rilascio futuro dell'immobile da parte dell'inquilino, il quale, come detto all'inizio, ha sempre l'ultima parola...
 

Disfido

Membro Junior
Privato Cittadino
buonasera, sono passate due settimane e il proprietario non ha ancora conferito con l'inquilino per proporgli la buona uscita.

Giovedì ho l'incontro definitivo con l'agenzia e il proprietario, vi terrò aggiornati.

Di ritorno dall'agenzia vi aggiorno su quanto emerso...

Il venditore ha parlato con l'inquilino, ma non gli ha proposto alcun incentivo economico, solo chiesto la data reale di rilascio dell'immobile. L'inquilino ha dichiarato che lascerà l'immobile a febbraio 2019 e ha firmato una disdetta ad oggi 15/11/2018, quindi in realtà è tranquillo sino a maggio. (ditemi se il proprietario non è un fesso)

A questo punto parlando a quattrocchi con il proprietario, l'agente immobiliare propone due strade:

a. Consiglia al proprietario di offrire un compenso economico all'inquilino affinché lasci l'immobile libero entro l'anno, in modo da non incorrere nelle penali che dovrebbe a me inquanto inadempiente.

b. Propone a me di acquistare l'immobile occupato entro l'anno (per non perdere l'attuale tasso del mutuo) fissando una data massima di rilascio.
Per mezzo di una scrittura privata far depositare al venditore una somma X che servirà a coprire ogni giorno successivo a tale data in cui sarò proprietario della casa ma non avrò le chiavi, suggerisce 50 euro al giorno.

Ora parto con le domande:
1. Il mio legale mi suggerisce di non fare l'atto di acquisto inquanto sostiene che con l'atto sarò a tutti gli effetti proprietario dell'immobile e non potrò in alcun modo richiedere un risarcimento o una penale al precedente proprietario e che la scrittura privata in quel caso non ha alcun valore. Mi suggerisce in caso volessi avvalermi di tale penale di fare un compromesso, perchè in quel caso la penale è dovuta e lecita.

2. L'agente sostiene che una penale giornaliera a carico del venditore sia un buon incentivo perchè lui "si dia da fare" a liberare l'immobile per tempo. Io al contrario sostengo che il venditore è GIÀ ADESSO nella medesima situazione dovendomi (dopo il 30 novembre) il doppio della caparra da me depositata più eventuali danni da quantificare. Mi sbaglio?

3. Prendendo ora in seria considerazione l'ipotesi che la compravendita possa saltare come devo comportarmi? Il mio legale mi suggerisce di inviare, prima del termine del 30 novembre, una raccomandata in cui mi dichiaro pronto ad acquistare l'immobile in quanto in possesso ANCHE della delibera del mutuo.
Aggiungo che ho già pagato la perizia.


In generale dall'atteggiamento del proprietario mi sembrava che non avesse chiara la situazione, in quanto spera di non dover uscire un centesimo extra, ma sia io che l'agente immobiliare a più riprese gli abbiamo fatto presente che lui sarà già inadempiente già al 30 novembre e quindi soggetto al pagamento della penale e delle spese dell'agenzia.
L'agente mi ha richiamato in separata sede per dirmi che ha ulteriormente rincarato la dose al proprietario per impaurirlo e quindi motivarlo a liberare l'immobile entro l'anno.

Sinceramente la situazione mi sembra ad un vicolo cieco.
Al momento, coscente del fatto che l'inquilina non uscirà entro l'anno, prendo in considerazione SOLO la vostra proposta, cioè di effettuare un nuovo preliminare (non compromesso) in cui entrambe le parti ci impegnamo all'acquisto dell'immobile con data massima del rogito al 30 marzo.
In questo caso non perderei soldi, ma perderei le condizioni del mutuo che potrebbe aumentare e anche di molto, in questo caso vedete delle soluzioni?


Vi ringrazio per il vostro prezioso aiuto
 
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Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ma tu vuoi proprio quell'immobile ?

A me sembra che, nonostante la buona volontà dell'agente immobiliare, questa proprietà non si renda proprio conto.

Io non mi impegnerei con un compromesso, stante la situazione.
 

Disfido

Membro Junior
Privato Cittadino
Ma tu vuoi proprio quell'immobile ?

A me sembra che, nonostante la buona volontà dell'agente immobiliare, questa proprietà non si renda proprio conto.

Io non mi impegnerei con un compromesso, stante la situazione.

Sinceramente vorrei proprio quello, ma mi rendo conto che sto perdendo tempo e sto cambiando atteggiamento.
Ieri ho spaventato sia agenzia che proprietario perchè se dovesse andare tutto a monte non pretenderò solo il doppio della caparra ma quantificherò i danni che mi hanno provocato.
Mi hanno impegnato per oltre 6 mesi senza darmi la possibilità di vedere altri immobili e se dovessi acquistare un immobile nel 2019 comunque avrei un danno economico essendoci un aumento dei tassi e non intendo perderci solo io...

Detto questo rifacendo una analisi vedo queste alterative:
1 - abbandonare e cercare di ricavare qualcosa
2 - compromesso con penale giornaliera, senza certezza che la penale mi venga pagata, dovrei pagare 5000 euro all'agenzia e potrei anche non riuscire mai a rogitare
3 - comprare l'immobile occupato entro l'anno quindi avere condizioni migliori del mutuo, si spera una riduzione del prezzo dell'immobile e percepirei l'affitto almeno fino a maggio. Il problema sarebbe che potrei rimanere fuori anche per mesi e mesi.
4 - fare un nuovo preliminare (non compromesso) in cui aspetto e basta, perdendo le condizioni del mutuo magari proponendo uno sconto sul prezzo come condizione

Non so come la vedete, io male in tutti e 4 i casi
 

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