Buongiorno,
A proposito della condizione sospensiva scaduta entro una certa data specificata nella proposta di acquisto, se non sono stati rinnovati i termini, e la banca non concede il mutuo, cosa potrebbe accadere? L'acquirente riprende la caparra confirmatoria e non paga le provvigioni?
Da specificare che la banca prima della scadenza della condizione sospensiva dava per certo che ci avrebbero concesso il mutuo con un tasso fisso ormai diventato passato, senza però mai dare conferma di tutto ciò e senza aver mai rilasciato delibere, aspettando fino all'ultimo il mese in cui avevamo intenzione di fare il rogito. Ovviamente l'agenzia immobiliare sapeva comunque di tutta questa situazione e che i primi segnali positivi della banca sono arrivati dopo la scadenza della condizione sospensiva, senza rinnovarne i termini di scadenza. I segnali bancari sono stati talmente positivi da fissare l'appuntamento per il rogito, con conseguente mancata concessione del mutuo qualche giorno dopo, poiché arrivati al mese di luglio ci siamo ritrovati con un tasso fisso leggermente più alto e non ci rientriamo più.
Ovviamente si parla di una proposta di acquisto vincolata dal buon esito del mutuo.
Detto ciò, nel caso la banca ci deliberasse l'esito negativo per la concessione del mutuo, si potrebbe fare riferimento alla condizione sospensiva per recuperare caparra e provvigioni? Anche se vecchia di un paio di mesi?
Grazie mille per un'eventuale risposta.