studiopci

Membro Storico
Decisamente corretta come disamina:ok: , ma se il consulente decidesse di utilizzare la sua esperienza di ex agente entrando anche nella trattativa senza però chiedere alcuna provvigione, ma gratuitamente, come si inquadrerebbe la situazione? Nessuno vieta (credo) di regalare la propria "esperienza" o no? Quand'è che si oltrepassa la mera consulenza e si entra nella prestazione di mediazione? (ho notato che se ne è discusso molto anche in altri post...:occhi_al_cielo: ). Redigere un preliminare è mediazione? ci vuole il patentino o se lo fai gratis oppure se lo fai pagare solo come servizio può rientrare nelle operazioni che un consulente può fare? Nel senso, anche se maturo diritto alla provvigione, posso sempre non chiederla!!! In assenza di provvigione si configua mediazione?:confuso:
Diciamo che il confine ... appunto molto labile ... tra consulente e mediatore o per meglio dire Agente Immobiliare consiste nel ruolo uffficiale che si ricopre in quel momento e nella legittimità dello svolgimento di questo ruolo, il consulente svolge e presta la sua opera per conto di una parte sola, nella sostanza non interviene neanche in nessuna fase, bensì consiglia la strada migliore da percorrere e come percorrerla... questo grazie all'esperienza acquisita e alla capacità tecnica, nel momento in cui il consulente entra in contatto con l'altra parte, travalica questo confine ed entra nella mediazione vera e propria, dove per svolgere questo deve essere AI regolarmente iscritto, ( e ricordiamoci che non lo è perchè si è parcheggiato ) dove per legge deve rispettare il principio di equidistanza tra le parti, ma essendo consulente di parte ( acquirente o venditrice) formalmente viene meno al suo mandato ( di consulente ) , la terza ipotesi , possibile , ma che non è stata presa in considerazione potrebbe essere quella di mandatario a titolo oneroso, ma anche qui deve essere iscritto regolarmente alla Camera di Commercio, ruolo questo che gli consentirebbe... su mandato specifico di agire in nome e per conto del mandante... Spero di essermi spiegato Fabrizio
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Signori: mediazione, nell'accezione in cui si sta interpretando, ha una definizione anche se poco completa, ma comunque una definizione. Riferita alla nascita del diritto, è quella azione senza la quale l'affare non ci sarebbe stato, riferendosi alla catena degli aventi per come è SUCCESSA.

Quindi la redazione di un preliminare NON è certo NESSO CAUSALE di un affare, quindi NON è mediazione. Di sicuro io non andrei da un "consulente" qualsiasi a farmi fare un preliminare, nel caso, perdonatemi, non avessi qualcuno che mi ha fatto concludere l'affare e avessi concluso per conto mio, il notaio, perdonatemi, sarebbe la scelta prima che farei per produrre il preliminare, in secundis, il mio tecnico, ma sempre meglio il notaio con l'aiuto del mio tecnico di fiducia, uno si preoccuperà degli aspetti contrattuali e fiscali, l'altro si preoccuperà degli aspetti tecnico-urbanistici. Il consulente, perdonatemi, usatelo voi.

Se invece avessi a che fare con un agente immobiliare, probabilmente pretenderei che questi coordinasse il lavoro, più che redigere un preliminare, magari potrebbe proporne la bozza, nella quale scrive gli aspetti dei quali lui è a conoscenza e magari trascendono le questioni tecnico-burocratiche-fiscali, che poi passerà al vaglio dei tecnici delle parti o al notaio (quest'ultimo lo riscriverà del tutto, al 99% dei casi, in barba ai servixi fantascientifici tipo "caxeggiaRE").

QUindi quando è mediazione? Quando si compiono azioni indispensabili che fanno si che si concretizzi un affare, questa è √mediazione . Quindi scendendo negli esempi, far incontrare le parti è sicuramente mediazione, mettere un annuncio a pagamento e fornire servizi accessori all'eventuale affare che le parti concorderanno o hanno già concordato non lo è, portare una persona a vedere una casa dopo avergliela proposta è mediazione, fare un servizio di apriporta compreso in un prezzo non lo è... e così via.

Il confine tra consulente e mediatore abusivo è quindi presto definito. Se il consulente fa qualsiasi azione di promozione "diretta" di un immobile a terzi, tipo chiamare qualcuno, proporre da un catalogo, mandare un fax di offerte e poi combinare incontri, fa mediazione abusiva, di sicuro.

Se un consulente risponde a domande sulle pratiche da fare, sia a chi non sta comprando nulla che a due parti che stanno concludendo un affare già in pre-accordo, perfino "limando" le asperità, si può dire che non è mediazione.

Se un consulente vende un servizio di promozione indiretta (annunci, cartelli) e perfino un servizio di segreteria PASSIVA (un interessato chiama, la segreteria fissa gli appuntamenti al proprietario) NON fa mediazione.

Se risponde quindi al telefono e va perfino ad aprire porte, spiegando la casa perfino, secondo me NON fa mediazione, ma siamo sul filo, se però prende pochi denari e rimborsi spese, può non rientrarci (di sicuro però è molto poco efficace il servizio e può esser facilmente sostituito con la vicina)... se comincia a parlare di prezzo, consiglia la strategia ecc. comincia a puzzare... meglio che smetta o qualche volta ci rimette. (è un eufemismo)

Se PROPONE chiamando clienti e va lui agli appuntamenti, si becca la sanzione per abusivismo.
 

Bagudi

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Agente Immobiliare
Strano personaggio questo "consulente" immobiliare, sempre sul filo del rasoio.... teorico, finchè la lotta all'abusivismo non diventerà finalmente seria...
 

GladiusAgenteEst

Membro Junior
Strano personaggio questo "consulente" immobiliare, sempre sul filo del rasoio.... teorico, finchè la lotta all'abusivismo non diventerà finalmente seria...

Lotta all' abusivismo seria, ma se il governo stava muovendosi per liberalizzare anche ben altre professioni, vuoi che tuteli gli Agenti Immobiliari che sono, probabilmente il ruolo più discusso fra tutti?? Per come interpreto io, se è consulenza è consulenza...

Esempio:

Renzo Piano apre uno studio, professionale di consulenze architettoniche, senza fare l' architetto. Chi lo stabilisce che, visto che il signor Renzo Piano che è solo un consulente non ha diritto ad essere pagato 29mila euro a consulenza???
Il discorso è semplice, la legge non tutela i ruoli e se da un lato è vero che la mediazione è una cosa ben definita, dall' altro una consulenza non lo è. Perchè???? Perchè se per esempio sto stipulando un contratto di locazione il mio compenso è perchè li sto aiutando a scrivere il contratto...di conseguenza, si può cavalcare bene per stare nel mezzo..riguardo le compravendite, invece non mi sentirei di stare ugualmente tranquillo in quanto, effettivamente per quanto l' obbligo di iscrizione sussista sia per entrambi i casi, nel caso delle locazioni la faccenda ha molti svincoli, mentre se invece va storto qualcosa in una compravendita possono essere uccelli per diabetici.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Noto un fenomeno che è sempre presente: il relativismo.

Parlando con un presidente di una vostra associazione, nel lontano 2002 se ricordo male, mi rimasero impresse le parole "i neo-patentati sono i primi a condannare gli altri, ma spesso hanno fatto il mestiere per anni in modo abusivo".

Comunque ribadisco: la mediazione, come è pensata in italia, è abbastanza definita e sopratutto, non determina alcuna "esclusiva" (parola amata dall'agente italico) quindi dare dell'abusivo a chi svolge una funzione regolata addirittura a livello di tariffario, è poco sostenibile.

Il problema a mio parere è di interpretazione e di limiti.

Se si interpreta il diritto alla provvigione da patentino come una sorta di patente per partecipare a una compravendita in qualità di "pacieri" o di "apriporta" si è sicuramente fuori strada, TUTTI possono fare i pacieri, gli apri-porta, tutti possono perfino promuovere un immobile, attraverso pubblicità o addirittura di persona, l'importante è che non si pretenda una provvigione, anche e soprattutto da entrambe le parti, come sancito dal diritto espresso nel codice civile, ne usi artefizi vari per simularne il funzionamento (sfocerebbe nel mandatario, anch'esso con il requisito del patentino).

Questo lo si vede nei fatti, prendendo ad esempio un geometra: potrebbe perfino esser colui che apre le porte e cura la pubblicità di un intero cantiere, ma non dovrà chiedere compensi, se non quello riservato all'assistenza all'atto nel caso la presti, per un importo definito dall'albo e sicuramente non pretendendolo da tutti e due (se non per quota ad esempio), quindi se dovrà prendere il 2,x% per assistenza, prenderà quella cifra, redigendo il preliminare, e arrivando all'atto, in totale.

Perfino un edicolante potrebbe mettere nell'edicola un cartello che pubblicizza la vendita dell'immobile di un conosciente, e perfino aprirne la porta e parlare di prezzi, non dovrà però pretendere alcun compenso.

Aggiungendo il carico, se dopo che il nostro edicolante ha aperto la porta, le parti volessero dargli qualche 100 euro per ringraziarlo, liberamente, non ci sarebbe ne dolo ne reato.

Il patentino non vi rende detentori di un diritto medievale sulle compravendite, vi rende semmai gli unici che possono chiedere una provvigione per le attività di cui sopra.
 

marcocram

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao a tutti!
Ho letto tutto il 3D, e mi complimento con tutti per le risposte motivate.

Riassumendo e vi chiedo di correggermi se sbaglio, un agente immobiliare comunque non può fatturare "consulenza immobiliare" per più del 49% rispetto al fatturato incassato per attività di mediazione.

Invece il consulente immobiliare potrebbe si svolgere attività di consulenza (attività per cui non è richiesta iscrizione al ruolo) solo per una parte, perché se entra in contatto con la controparte sfora nella mediazione. E ciò è assolutamente legittimo. Se però come dice Pensoperme, il consulente offre consulenza ad entrambe le parti che hanno già raggiunto anche solo verbalmente un accordo, ed offre assistenza contrattuale, tale attività si configura come consulenza o mediazione? A quanto pare una risposta certa non è ancora stata definita perché il confine è labile, a questo punto potreste indicarmi gli articoli del C.C. o Leggi in materia?

Faccio inoltre un esempio sul contratto di locazione: Se un "consulente" redige un contratto di natura transitoria per incarico di una o entrambe le parti, e su esplicita richiesta di esse non indica il canone calmierato, o non si preoccupa che le parti per dare efficacia al contratto si scambino la raccomandata, o il contratto non viene registrato, durata superiore ai 18 mesi, ecc... In questo caso il semplice consulente secondo voi che responsabilità ha?

Spero di avervi incuriosito
Marco
 

studiopci

Membro Storico
Allora.. premesso che stiamo camminando sul filo del rasoio , non tanto per la figura del consulente , che di per sè è relativamente chiara, ma per la figura del consulente immobiliare. Assunto che il consulente è una sorta di figura professionale escamotage... possiamo dire:
1- il consulente in generale è una persona che per le sue capacità e conoscenze tecniche, acquisite per studi o per esperienza diretta, mette tali capacità a disposizione di chi ne fa richiesta dietro pagamento di un corrispettivo.
2 - L'agente immobiliare è una figura professionale ben definita ( ? ) regolata da leggi e disposizioni, abilitato previo esame, alla mediazione immobiliare nella quale deve rispettare un principio fondamentale " l'equidistanza " tra le parti.
3- Il consulente immobiliare è una figura ibrida, che incorpora capacità tecniche e conoscenza del settore immobiliare.
Detto questo , senza entrare nello specifico, dobbiamo dire che il consulente è una persona che consiglia cosa e come si deve fare , tale rapporto è prevalentemente fiduciario, nel senso che per assurdo e beninteso nei rapporti tra privati, io persona generica , posso decidere di prendere come consulente una qualsiasi persona che per la sua bravura o esperienza mi consente di svolgere una determinata attività della quale io non ho nessuna conoscenza specifica, faccio un esempio sempre rimanendo nell'assurdo... io non sò pescare decido di imparare a farlo... ho soldi da buttare e decido di ingaggiare un pescatore esperto come consulente, il quale mi insegnerà come farlo.
Tornando a noi il consulente immobiliare è una figura professionale di parte , in quanto tale può consigliare e solo la parte che l'ha ingaggiato, su come e che cosa fare per raggiungere lo scopo prefissato della compravendita... è tacito che non può assolutamente svolgere lo stesso ruolo per tutte e due le parti , primo perchè sarebbe contro il principio del rapporto fiduciario e secondo perchè farebbe il consulente di sè stesso e sopratutto farebbe mediazione. Nella speranza di esser stato chiaro passo a rispondere alle tue domande:

Ciao a tutti!
Ho letto tutto il 3D, e mi complimento con tutti per le risposte motivate.

Riassumendo e vi chiedo di correggermi se sbaglio, un agente immobiliare comunque non può fatturare "consulenza immobiliare" per più del 49% rispetto al fatturato incassato per attività di mediazione.

Marco
Si ... esatto ma attenzione perchè questo è solo per una questione fiscale , se la tua attività prevalente è l'AI ... lo Stato ti impone di fatturare in prevalenza per tuo codice attività... beninteso questo vale per tutti ( medici, avvocati, negozianti )

Invece il consulente immobiliare potrebbe si svolgere attività di consulenza (attività per cui non è richiesta iscrizione al ruolo) solo per una parte, perché se entra in contatto con la controparte sfora nella mediazione.

Marco
Esattamente
E ciò è assolutamente legittimo.
Diciamo che è consentito


Se però come dice Pensoperme, il consulente offre consulenza ad entrambe le parti che hanno già raggiunto anche solo verbalmente un accordo, ed offre assistenza contrattuale, tale attività si configura come consulenza o mediazione?
Per me si tratta di mediazione e non consulenza...

A quanto pare una risposta certa non è ancora stata definita perché il confine è labile, a questo punto potreste indicarmi gli articoli del C.C. o Leggi in materia?
Una risposta certa c'è ... il consulente immobiliare deve consigliare una parte , punto e basta , se fa altro sconfina nella mediazione.

Faccio inoltre un esempio sul contratto di locazione: Se un "consulente" redige un contratto di natura transitoria per incarico di una o entrambe le parti, e su esplicita richiesta di esse non indica il canone calmierato, o non si preoccupa che le parti per dare efficacia al contratto si scambino la raccomandata, o il contratto non viene registrato, durata superiore ai 18 mesi, ecc... In questo caso il semplice consulente secondo voi che responsabilità ha?
Ti rispondo con un altro esempio: se ti rivolgi ad un avvocato per la redazione del contratto di affitto e questo ti combina uno degli errori da te indicati ... credi che potrai ascrivergli responsabilità professionali per questo???? Assolutamente no... perchè tutto quello che hai riportato , sono obblighi specifici che ricadono in capo a locatore ,conduttore e se c'è all'AI... non al consulente... al massimo potrai citarlo per danni ( ma non so fin dove ti converrà ) eparlar male di lui . Fabrizio
 

Montecristo

Membro Junior
Agente Immobiliare
Visto che si sta cercando una via alternativa per aggirare giustamente le eccessive tassazioni, dovremmo capire nel concreto qual è il limite tra la mediazione e la consulenza?
1) il consulente può prendere un incarico di mandato a vendere dai proprietari?
2) Se può prenderlo, può pubblicizzare la vendita sui diversi canali quali siti internet, riviste, cartello vendesi sull'immobile, ecc..
3) Come compenso stabiliscono nel mandato un fisso, esempio un compenso di 1.000 euro, questo compenso viene pagato solo in caso di vendita. E' fattibile?
4) altro caso: dal consulente si reca chi vuole comprare casa, gli firma un mandato ad acquistare (anche in questo caso con un fisso stabilito da pagare al consulente in caso che trovi una casa che fa al caso dei clienti), il consulente si rende conto che ha una casetta che fa al caso dei clienti e questa casetta è di proprietà di altri clienti con cui ha firmato un mandato a vendere, e mette in contatto acquirenti e venditori, è mediazione?
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
1) si se regolarmente iscritto come mandatario a titolo oneroso.
2) Si se rispecchia il punto 1).
3) si se " " " ").
4) Si se si farà pagare da entrambi. No se solo da una parte.

P.S.
La risposta per il punto 4): Non è legge, solo una mia personale interpretazione della legge.
 

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