Salve a tutti, sono nuova nel forum, anche se lo seguo da anni!
Ho letto diversi post e discussioni sulla diversità della figura di consulente immobiliare e agente immobiliare, ma ho ancora qualche dubbio, che spero potrete chiarirmi.
Lavoro nel settore dal 2001, prima come dipendente, e recentemente come socia di una piccola agenzia. Oggi per ragioni di incompatibilità tra soci, mi ritrovo a procedere allo scioglimento della società e conseguente chiusura dell'attività, la mia domanda è: per poter continuare a lavorare, per cui campare, posso aprire una partita IVA e propormi come consulente immobiliare?
Premesso, che sino ad oggi le mansioni che ho svolto non ritengo possano chiamarsi "mediazione tra le parti", perchè ho sempre seguito ogni cliente acquirente/consuttore, dalla scelta dell'immobile da visitare, alla visita ed alla scelta più consona in base alle loro esigenze, li ho sempre accompagnati da Notai, Avvocati, Geometri, Architetti e/o Ingegneri a seconda della necessità per farli guidare e consigliare sempre da un professionista di ogni materia, e quasi sempre li ho persino consigliati nella ristrutturazione e nell'arredo dell'immobile mettendoli in contatto con varie ditte edili.
Nella maggior parte dei casi le trattative si sono svolte organizzando l'incontro tra venditore e acquirente o il locatore ed il conduttore, e facendo si che raggiungessero l'accordo tra loro, e solo dopo si è proceduto a versare un acconto direttamente al proprietario, per cui forse ho fatto l'arbitro più che il mediatore. Certo alla fine l'agenzia emetteva fattura per mediazione, ma il lavoro svolto da me andava sempre ben oltre .
Ho studiato all'estero Interior Designer (diploma ad oggi ancora non convalidato in Italia per cause burocratiche assurde del paese dove sono nata..), ho lavorato per circa 5 anni presso uno studio tecnico (prima di innamorarmi di questo lavoro), ed ho sempre cercato di essere informata su ogni legge, decreto, ecc, per cui spesso so già cosa risponderà un Notaio, un Avvocato o un Tecnico ai quesiti/dubbi del cliente, ho sempre anticipato loro tali risposte ma portandoli sempre e comunque dal giusto professionista e cercando di consigliarli sui passi da fare e li ho sempre seguiti passo passo, mi domando secondo voi sono più consulente immobiliare o agente immobiliare?
Intendo partecipare al corso per Agenti Immobiliari, appena risolti i problemi burocratici per ottenere l'abilitazione a Ruolo, ma cosa sono realmente io?
Per poter svolgere l'attività di consulente immobiliare, che requisiti sono necessari?
Dalle varie discussioni è chiarissimo che non posso chiedere una provvigione per mediazione ma una parcella per consulenza, per cui la parte finanziaria è chiara, ma la differenza fondamentale tra le due figure qual'è? Solo il "patentino", o anche altre?
Ringrazio anticipatamente per le opinioni, consigli ecc.
Fio
Ho letto diversi post e discussioni sulla diversità della figura di consulente immobiliare e agente immobiliare, ma ho ancora qualche dubbio, che spero potrete chiarirmi.
Lavoro nel settore dal 2001, prima come dipendente, e recentemente come socia di una piccola agenzia. Oggi per ragioni di incompatibilità tra soci, mi ritrovo a procedere allo scioglimento della società e conseguente chiusura dell'attività, la mia domanda è: per poter continuare a lavorare, per cui campare, posso aprire una partita IVA e propormi come consulente immobiliare?
Premesso, che sino ad oggi le mansioni che ho svolto non ritengo possano chiamarsi "mediazione tra le parti", perchè ho sempre seguito ogni cliente acquirente/consuttore, dalla scelta dell'immobile da visitare, alla visita ed alla scelta più consona in base alle loro esigenze, li ho sempre accompagnati da Notai, Avvocati, Geometri, Architetti e/o Ingegneri a seconda della necessità per farli guidare e consigliare sempre da un professionista di ogni materia, e quasi sempre li ho persino consigliati nella ristrutturazione e nell'arredo dell'immobile mettendoli in contatto con varie ditte edili.
Nella maggior parte dei casi le trattative si sono svolte organizzando l'incontro tra venditore e acquirente o il locatore ed il conduttore, e facendo si che raggiungessero l'accordo tra loro, e solo dopo si è proceduto a versare un acconto direttamente al proprietario, per cui forse ho fatto l'arbitro più che il mediatore. Certo alla fine l'agenzia emetteva fattura per mediazione, ma il lavoro svolto da me andava sempre ben oltre .
Ho studiato all'estero Interior Designer (diploma ad oggi ancora non convalidato in Italia per cause burocratiche assurde del paese dove sono nata..), ho lavorato per circa 5 anni presso uno studio tecnico (prima di innamorarmi di questo lavoro), ed ho sempre cercato di essere informata su ogni legge, decreto, ecc, per cui spesso so già cosa risponderà un Notaio, un Avvocato o un Tecnico ai quesiti/dubbi del cliente, ho sempre anticipato loro tali risposte ma portandoli sempre e comunque dal giusto professionista e cercando di consigliarli sui passi da fare e li ho sempre seguiti passo passo, mi domando secondo voi sono più consulente immobiliare o agente immobiliare?
Intendo partecipare al corso per Agenti Immobiliari, appena risolti i problemi burocratici per ottenere l'abilitazione a Ruolo, ma cosa sono realmente io?
Per poter svolgere l'attività di consulente immobiliare, che requisiti sono necessari?
Dalle varie discussioni è chiarissimo che non posso chiedere una provvigione per mediazione ma una parcella per consulenza, per cui la parte finanziaria è chiara, ma la differenza fondamentale tra le due figure qual'è? Solo il "patentino", o anche altre?
Ringrazio anticipatamente per le opinioni, consigli ecc.
Fio