caccino

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Privato Cittadino
Salve a tutti signori e complimenti per il forum, mi sono appena iscritto per porvi una domanda, premetto subito che non sono un professionista del settore: posseggo un appartamento con relativo sottotetto (non accatastato) non accessibile, mi piacerebbe fare dei lavori e far diventare parte di questo sottotetto una terrazza. La parte più alta del sottotetto misura circa 2,2m e la parte passa appena 40cm (Nel disegno ho scritto 20Cm per errore), ovviamente leggendo quà e la mi sono reso conto che è mediamente troppo basso per renderlo abitabile, mi chiedevo però se chiudendo le parti basse del sotto tetto (con delle pareti in cartongesso) e lasciando accessibile solo la parte centrale (quella più alta per intenderci) si può aggirare il problema altezze (rendendo l’altezza media più alta). Ce anche da dire che codesta parte alta servirebbe solo come “zona di passaggio” per accedere alla terrazza, ed in più ci sarebbe un piccolo bagno. Preciso che dal punto di vista tecnico/strutturale è possibile realizzare il tutto, mi chiedo, vi chiedo, se sia possibile farlo dal punto di vista urbanistico/legislativo.
Il collegamento tra i due piano sarebbe realizzato da una scala interna e un buco nel solaio (che tecnicamente mi è gia stato detto che si può fare)
Vi allego due foto che valgono piu di mille parole. In una si vede il sottotetto come è attualmente, nell’ altra si vede il “progetto” che avrei in mente.
 

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Albano50

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Anche se fai un corridoio ... l'altezza massima è sempre 220, non diventerà mai i 240 previsti per corridoi ecc...
Ma @Jan80 ha scritto in altro post che le regioni possono intervenire derogando da questi valori, quindi ti consiglio di interpellare un tecnico chè ti potrà consigliare al meglio.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Sebbene tu non abbia l'altezza minima prevista di ml 2,40 per gli ambienti ad uso abitativo di tipo secondario (corridoio e bagno), sembra che la Regione Sicilia abbia derogato a tali altezze per i sottotetti (in Emilia-Romagna non sarebbe possibile).
La legge di riferimento dovrebbe essere la L.R. 4/2003, in particolare l'art. 18.

Da questo capisci che ti servirà un tecnico del luogo che ti possa consigliare al meglio, ed eventualmente redigere la pratica edilizia.

Considera comunque che il sottotetto deve essere esistente alla data di entrata in vigore della legge, quindi, sebbene non accatastato (dato che non aveva ingressi), sideve poter vedere nei precedenti edilizi del fabbricato.

mi chiedevo però se chiudendo le parti basse del sotto tetto (con delle pareti in cartongesso) e lasciando accessibile solo la parte centrale (quella più alta per intenderci) si può aggirare il problema altezze (rendendo l’altezza media più alta)
Sì, esattamente quello che di norma si fa per far tornare le altezze!
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Io leggo la prescrizione dei 2,40 ml per pertinenze e locali accessori in genere (comma 6), mentre per i sottotetti si scende a 2,00 ml (comma 5).
4. Il recupero abitativo dei sottotetti, delle pertinenze dei locali accessori e dei seminterrati
è consentito, previa concessione edilizia anche tacitamente assentita o denuncia di inizio
attività, attraverso interventi edilizi, purché siano rispettate tutte le prescrizioni igienicosanitarie
riguardanti le condizioni di abitabilità previste dai regolamenti vigenti, salvo
quanto disposto dal comma 7.
5. Il recupero abitativo dei sottotetti è consentito purché sia assicurata per ogni singola
unità immobiliare l'altezza media ponderale di metri 2, calcolata dividendo il volume della
parte di sottotetto la cui altezza superi metri 1,50 per la superficie relativa.
6. Il recupero abitativo delle pertinenze, dei locali accessori e dei seminterrati è consentito
in deroga alle norme vigenti e comunque per una altezza minima non inferiore a m. 2,40.
7. Gli interventi edilizi finalizzati al recupero dei sottotetti, delle pertinenze e dei locali
accessori devono avvenire senza alcuna modificazione delle altezze di colmo e di gronda
e delle linee di pendenza delle falde. Tale recupero può avvenire anche mediante la
previsione di apertura di finestre, lucernari e terrazzi esclusivamente per assicurare
l'osservanza dei requisiti di aeroilluminazione. Per gli interventi da effettuare nelle zone
territoriali omogenee "A" di cui all'articolo 2 del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444,
i comuni possono adottare apposita regolamentazione in variante al vigente regolamento.........
 

caccino

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Hai ragione, avevo letto male, a spanne allora credo che dovrei rientrarci,ovviamente mi rivolgerò ad un professionista della zona. A proposito, a ci dovrei rivolgermi? Geometra o ingegnere?
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Vanno bene periti, geometri, architetti e ingegneri, l'importante è che si occupino di edilizia. Meglio uno studio associato o che abbia collaboratori in diversi capi dato che dovrà verificare i carichi accidentali per i quali sia stato realizzato il solaio (servono almeno 200 kg/mq), verificare la possibilità urbanistica dell'intervento e fare un nuovo accatastamento a fine opere.
 

marioaoun

Membro Attivo
Agente Immobiliare
più che terrazza direi un solarium.
secondo me non puoi aprire il tetto fino a 0,20 al bordo , ci deve essere una altezza minima al bordo di circa 1 metro ( in questo modo la sagoma del tetto dall'esterno non si cambia ) se l'immobile si trova in un centro storico non si dovrebbe vedere dalla strada.
cq conviene parlare con un tecnico e presentare un progetto per avere un parere comunale .
 

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