Ciao a tutti, vorrei un consiglio sulla mia situazione. Purtroppo ho fatto un errore e vorrei capire come uscirne.
Prima di cercare casa, ho valutato con la banca la mia posizione, e la stessa mi ha fornito una delibera reddituale per un importo.
Dopo 3 mesi, ho sottoscritto una proposta d’acquisto, vincolandola (ahimè grosso errore) solo al buon esito della perizia, avendo già la delibera reddituale della banca.
qui inizia il problema: il rogito della casa è previsto per Marzo (per via di lavori da finire e pratica edilizia da finire) e parlando con la banca mi dicono che la delibera ha durata 4 mesi, pertanto andrà rifatta. Come ho fatto ad esser così idiota e non pensarci? Chiamo subito l’agente, e chiedo se nel compromesso è possibile inserire questa clausola sospensiva per il mutuo, e mi rassicura, che la inserirà. Mi sono pertanto tranquillizzato.
Ora dopo due mesi da quel momento, dovrei firmare il compromesso (tempi lunghi in quanto il venditore ha preso questo cantiere all’asta e sta aspettando di effettuare il passaggio di proprietà definitivo), però l’agente mi dice che i venditori non vogliono inserire la clausola sospensiva del mutuo, perché hanno paura che io possa poi tirarmi indietro prima del rogito chiedendo alla mia banca di non approvarmi il mutuo.
Quello che mi hanno proposto è di sentire la loro banca, per capire se mi fanno una delibera reddituale valida 6 mesi per coprire il tempo fino al rogito (la loro banca ha già anche la perizia effettuata). Qualora la loro banca non mi concedesse il mutuo invece, inserirebbero la clausola.
Secondo voi potrebbe essere una soluzione accettabile? Considerando che non dovrei nemmeno fare la perizia e ridurrei così il rischio di non erogazione del mutuo. A quanto ho capito per loro questa clausola è inderogabile. Se invece decidessi di non firmare, perderei la caparra che ho dato alla proposta giusto?
E infine, essendoci la clausola sul buon esito della perizia in proposta, questa dovrebbe comunque essere riportata nel compromesso giusto?
grazie mille a chi risponderà
Prima di cercare casa, ho valutato con la banca la mia posizione, e la stessa mi ha fornito una delibera reddituale per un importo.
Dopo 3 mesi, ho sottoscritto una proposta d’acquisto, vincolandola (ahimè grosso errore) solo al buon esito della perizia, avendo già la delibera reddituale della banca.
qui inizia il problema: il rogito della casa è previsto per Marzo (per via di lavori da finire e pratica edilizia da finire) e parlando con la banca mi dicono che la delibera ha durata 4 mesi, pertanto andrà rifatta. Come ho fatto ad esser così idiota e non pensarci? Chiamo subito l’agente, e chiedo se nel compromesso è possibile inserire questa clausola sospensiva per il mutuo, e mi rassicura, che la inserirà. Mi sono pertanto tranquillizzato.
Ora dopo due mesi da quel momento, dovrei firmare il compromesso (tempi lunghi in quanto il venditore ha preso questo cantiere all’asta e sta aspettando di effettuare il passaggio di proprietà definitivo), però l’agente mi dice che i venditori non vogliono inserire la clausola sospensiva del mutuo, perché hanno paura che io possa poi tirarmi indietro prima del rogito chiedendo alla mia banca di non approvarmi il mutuo.
Quello che mi hanno proposto è di sentire la loro banca, per capire se mi fanno una delibera reddituale valida 6 mesi per coprire il tempo fino al rogito (la loro banca ha già anche la perizia effettuata). Qualora la loro banca non mi concedesse il mutuo invece, inserirebbero la clausola.
Secondo voi potrebbe essere una soluzione accettabile? Considerando che non dovrei nemmeno fare la perizia e ridurrei così il rischio di non erogazione del mutuo. A quanto ho capito per loro questa clausola è inderogabile. Se invece decidessi di non firmare, perderei la caparra che ho dato alla proposta giusto?
E infine, essendoci la clausola sul buon esito della perizia in proposta, questa dovrebbe comunque essere riportata nel compromesso giusto?
grazie mille a chi risponderà