cafelab

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Dalla piantina catastale mi sembra che ci sia una porta dove nella realtà c’è un muro pieno senza nessun apertura.

Se è una modifica minima, che non modifica la rendita catastale e non da origine a spazi in contrasto con le normative, catastali, urbanistiche, d'igiene
il perito non dovrebbe farti difficoltà

certo, è comunque una difformità, che prima o poi andrà sanata.
o con una pratica in sanatoria
oppure trovando un tecnico compiacente disposto a dichiarare un'ante operam diverso da com'è nella realtà (falso insomma) nella prossima ristrutturazione che farai

Inoltre c’è una stanza che da piantina catastale risulta come lavanderia, ma nella realtà è una specie di bagno con doccia e wc.

e questo è un altro paio di maniche,
di solito questo è un escamotage che si adotta quando la "lavanderia" non rispetta i requisiti per essere un bagno,
quindi
  1. è stata realizzata in locali non abitativi
  2. non ha le dimensioni minime previste nel prg del tuo comune
dovresti rivolgerti ad un tecnico, farti accompagnare nella prossima visita e farti spiegare tutto per bene, con un paio di 100 euro di togli qualsiasi dubbio
 

brina82

Membro Storico
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Se è una modifica minima, che non modifica la rendita catastale e non da origine a spazi in contrasto con le normative, catastali, urbanistiche, d'igiene
il perito non dovrebbe farti difficoltà
Ecco, mi chiedo, senza promettere un immobile conforme, mi chiedo se è possibile alienare un immobile che presenti tali lievi difformità, dichiarandolo nell'atto (sempre con la "magica" dicitura "e di ciò se ne è tenuto conto nella formulazione del prezzo")...

È chiaro che la difformità deve essere lieve, ma soprattutto, sanabile.

Stavo pensando di telefonare al Notaio.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Secondo me si può rogare anche in caso di difformità non sanabili, purché l'acquirente ne sia consapevole e si dichiari nel rogito che di ciò si è tenuto conto nella determinazione del prezzo di compravendita, nel senso che è stato fatto uno SCONTO all'acquirente tenendo conto di questa situazione.

Se così non fosse, migliaia di immobili sarebbero invendibili.
 

cafelab

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,ma modifiche che si possono fare in edilizia libera facendo solo un eventuale comunicazione.

Quella che la pubblica amministrazione chiama "comunicazione" nella realtà è una montagna di carta, resposabilità civili e penali e una spesa di alcune migliaia di euro.

Secondo me si può rogare anche in caso di difformità non sanabili, purché l'acquirente ne sia consapevole e si dichiari nel rogito che di ciò si è tenuto conto nella determinazione del prezzo di compravendita, nel senso che è stato fatto uno SCONTO all'acquirente tenendo conto di questa situazione.

Dipende da chi sei, da quanto ne sai e da cosa stai comperando
Occhio a ridurre la problematica della compravendita con difformità solo al lato economico, si rischia di invischiarsi in delle situazioni kafkiane
 

Giulia24

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
In genere le apertura di vani porta o modifiche interne a livello di identificazione delle camere non rappresentano un abuso edilizio,ma modifiche che si possono fare in edilizia libera facendo solo un eventuale comunicazione.

Non credo che l'agenzia sarebbe cosi stupida da prendere in carico un immobile irregolare e cercare addirittura di venderlo.
Se hai dubbi puoi far chiedere al proprietario di aggiornare la planimetria catastale,in modo che facendo una visura ne venga fuori la planimetria aggiornata . Di certo non devi essere tu a pagare per far aggiornare una piantina di una proprietà che non è tua.;)

Auguri per tutto :D

Grazie mille!

Ingenuo.
Anche gli immobili abusivi vengono mesi in vendita, più o meno consapevolmente.

Era infatti l'agenzia che mi preoccupava.
Mi sembra "strano" che non si sia accorta della cosa.

Se ti fidi unicamente di quanto dice il proprietario (spesso ignaro di avere un abuso...) "non è stato fatto niente", è facile che ci sia un abuso...

Grazie mille.
In realtà il proprietario non l'ho mai visto.
Sono io che mi sono accorta di queste cose e riportate all'agenzia, la quale dice che non sono un problema per il perito. Ma io non ne sono molto sicura, stando a quello che mi ha detto la banca.

Se è una modifica minima, che non modifica la rendita catastale e non da origine a spazi in contrasto con le normative, catastali, urbanistiche, d'igiene
il perito non dovrebbe farti difficoltà

certo, è comunque una difformità, che prima o poi andrà sanata.
o con una pratica in sanatoria
oppure trovando un tecnico compiacente disposto a dichiarare un'ante operam diverso da com'è nella realtà (falso insomma) nella prossima ristrutturazione che farai



e questo è un altro paio di maniche,
di solito questo è un escamotage che si adotta quando la "lavanderia" non rispetta i requisiti per essere un bagno,
quindi
  1. è stata realizzata in locali non abitativi
  2. non ha le dimensioni minime previste nel prg del tuo comune
dovresti rivolgerti ad un tecnico, farti accompagnare nella prossima visita e farti spiegare tutto per bene, con un paio di 100 euro di togli qualsiasi dubbio

Grazie mille.
Ho fatto qualche ricerca, e mi sembra di capire che se una stanza è accatasta come lavanderia non possa avere wc e doccia.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
e si dichiari nel rogito che di ciò si è tenuto conto nella determinazione del prezzo di compravendita, nel senso che è stato fatto uno SCONTO all'acquirente tenendo conto di questa situazione.

..Possessore veramente..

Sara' forse per la calura, ma ultimamente i tuoi interventi, lasciano sconcertati.

Prova a ragionare con logica.

Il rogito e' un atto che si trasmette nel tempo di mano in mano.
Ogni virgola dichiarata attraversa svariate generazioni.

Sul rogito puoi scriverci di tutto.
Se ci fai scrivere che Babbo Natale, e' trainato dalle renne, i tuoi nipoti lo leggeranno e lo sapranno anche il loro acquirente e tutti gli altri che nel tempo si succederanno.

Se tu comperi, inserendo quella iscrizione screanzata;
Tutte le volte che quell'immobile dovra' essere venduto, l'acquirente di turno, avra' ragione di credere che l'immobile sia "difettoso" e pretendera' uno sconto a prescindere.

Non si "sporca" MAI un rogito.

Una regola cardinale.

Immobili censiti difformi e per questo non trasferibili NON ESISTONO.
Neppure sono mai esistiti sulla faccia della terra.

Esistono immobili censiti cosi' come risulta dal titolo di proprieta'

Non e' un caso che esistano appena due catasti.
Quello dei terreni e quello dei fabbricati.

Quello di quelli difformi o degli invendibili non l'hanno ancora inventato.
 
Ultima modifica:
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Se tu comperi, inserendo quella iscrizione screanzata;
Tutte le volte che quell'immobile dovra' essere venduto, l'acquirente di turno, avra' ragione di credere che l'immobile sia "difettoso" e pretendera' uno sconto a prescindere.

Se tu vendi, senza aggiungere quella precisazione che chiarisce il "difetto" (che sia una litispendenza o un muro spaccato o un'infiltrazione), entro 1 anno dal rogito (10 anni nei casi di vizi gravi) ti arriverà la lettera dell'avvocato dell'acquirente che ti cita in giudizio chiedendo congruo risarcimento danni.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Secondo me si può rogare anche in caso di difformità non sanabili, purché l'acquirente ne sia consapevole e si dichiari nel rogito che di ciò si è tenuto conto nella determinazione del prezzo di compravendita, nel senso che è stato fatto uno SCONTO all'acquirente tenendo conto di questa situazione.

Se così non fosse, migliaia di immobili sarebbero invendibili.
Non sono per nulla persuaso sul fatto che nel rogito si possa dichiarare la presenza di un abuso insanabile. Non credo che il Notaio possa scrivere (ovvero trasferire) una cosa del genere.
 

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