rentalhouse

Nuovo Iscritto
Buona sera a tutti,
avrei bisogno di sapere tramite un'esperto come funziona il diritto di servitu' su proprietà privata...spiego meglio il mio problema:
Nel 2004, ho acquistato all'asta tramite un notaio un'immobile a Milano (intero cantinato), dove ho scoperto successivamente che su di esso vi era un diritto di servitu' di passo, per le utenze (telecom,enel etc..), nel corso degli anni ho ristrutturato i locali, portando all'esterno, a mie spese, tutti i contatori che erano presenti nella mia proprietà, in un altro locale condominiale (dietro autorizzazione dell'amministratore e dei condomini), adesso uno dei condomini ha necessità di allacciare una nuova linea telefonica (tramite ELITEL....) e mi chiedono di far passare nuovamente la linea attraverso i miei locali, per poter arrivare al locale tecnico condominiale, posto nel cortile...tutto questo per non dover fare una "canalina esterna" che attraversa l'ingresso del palazzo, qui sotto riporto cio' che hanno deciso in assemblea :
I sigg. Consiglieri , a cui si aggiunge il coro unanime dell’Assemblea, chiedono alla...... di fornire le chiavi di accesso al sottoscala ove sono ubicati il contatore elettricità e le linee telefoniche condominiali; e ciò possibilmente entro e non oltre il 10 novembre 2012.
Domanda: e' giusto che io consegni le chiavi di accesso dei miei locali ?
altra domanda: Visto che tutti i contatori sono esterni e facilmente ispezionabili anche per le letture da parte dei tecnici , e giusto che dia le chiavi?
attendo parere grazie 1000
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Buona sera a tutti,
avrei bisogno di sapere tramite un'esperto come funziona il diritto di servitu' su proprietà privata...spiego meglio il mio problema:
Nel 2004, ho acquistato all'asta tramite un notaio un'immobile a Milano (intero cantinato), dove ho scoperto successivamente che su di esso vi era un diritto di servitu' di passo, per le utenze (telecom,enel etc..), nel corso degli anni ho ristrutturato i locali, portando all'esterno, a mie spese, tutti i contatori che erano presenti nella mia proprietà, in un altro locale condominiale (dietro autorizzazione dell'amministratore e dei condomini), adesso uno dei condomini ha necessità di allacciare una nuova linea telefonica (tramite ELITEL....) e mi chiedono di far passare nuovamente la linea attraverso i miei locali, per poter arrivare al locale tecnico condominiale, posto nel cortile...tutto questo per non dover fare una "canalina esterna" che attraversa l'ingresso del palazzo, qui sotto riporto cio' che hanno deciso in assemblea :
I sigg. Consiglieri , a cui si aggiunge il coro unanime dell’Assemblea, chiedono alla...... di fornire le chiavi di accesso al sottoscala ove sono ubicati il contatore elettricità e le linee telefoniche condominiali; e ciò possibilmente entro e non oltre il 10 novembre 2012.rasee
Domanda: e' giusto che io consegni le chiavi di accesso dei miei locali ?
altra domanda: Visto che tutti i contatori sono esterni e facilmente ispezionabili anche per le letture da parte dei tecnici , e giusto che dia le chiavi?
attendo parere grazie 1000
Intanto la frase "coro unanime" rende nulla od annulabile l'assemblea ( da verificare quale dei due casi ). é obbligatorio indicare nome per nome i votanti assenzienti e dissenzienti. La parola coro va bene in parrocchia e dimostra cattiva amministrazione condomininiale. Esistono leggi che regolano i verbali di assemblea. Io non darei le chiavi.
Inoltre ricordo che per entrare nel locale privato il condominio deve pagare una indennità di disturbo stabilita dalla Cassazione. Hai armi per difenderti.
 

rentalhouse

Nuovo Iscritto
Concordo pienamente...sul verbale, appena consegnatomi, l'amministratore cita testualmente " i sigg. consiglieri a cui si aggiunge il coro unanime dell'assemblea, chiedono (alla mia persona), di fornire le chiavi d'accesso al sottoscala.....come mi devo comportare ? premesso che nei miei locali non c'è nessun contatore di utenze, ad eccezione quello del condominio escluso il "salva vita" che si trova all'esterno insieme a tutto il resto. Attendo risposta grazie
Angelo
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Una mia idea a caldo : l'assemblea non può deliberare per legge su proprietà privata.( nullità della delibera).
E ripeto deve corrispondere indennizzo per il disturbo già della sola presenza di persone nel locale privato. Inoltre la forma del verbale mostra nullità : non sono i consiglieri che possono formulare richieste : i consislieri sono figure prive di poteri e neanche citate nel Codice civile.
Io non aprirei il locale : che siano loro a svolgere una azione giuridica (citarti in tribunale ) per tale apertura.

Se avessero ragione loro otterrebbero il passaggio ( ma la difesa è facile perchè esiste un'altra strada con la canalina ). E' più probabile che cambino idea.
E ricordati : già il solo disturbo di accesso ti deve essere pagato.
Fa circolare la voce che non ci stai ed aspetta.
Non vorrei consigliarti male : ma le aternative sono solo due : cedere o resistere.
Ed in oni caso ti devono pagare già per il disturbo.

Si facciano due conti loro e vedano dove passare con il cavo.
Ciao
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
In aggiunta a favore tuo oltre a quello suggerito da H&F sulla regolarità dell'assemblea e suoi poteri vi è anche l'art. 1067 divieto di aggravare o diminuire l'esercizio della srvitù e la sentanza di cassazione n. 14582 del 21/08/2012, l'affiancamento di una nuova condotta ad una vecchia rappresenta un aggravio di servitù quindi non realizzabile, inoltre si ravvisa anche nella modifica delle opere materiali già destinate al normale funzionamento della servitù stessa.

In riferimento all' accesso al fondo altrui per l'esecuzione di interventi ai fini della verifica delle condizioni di cui all'art. 843 c.c., la valutazione deve essere fatta in riferimento alla necessità non della costruzione o manutenzione, ma dell'ingresso e del transito, nel senso che l'utilizzazione del fondo del vicino non è consentito dove sia possibile eseguire i lavori sul fondo stesso di chi intende intraprenderli, oppure su quello di un terzo, con minore suo sacrificio, quindi darei solo accesso a costui solo per la riparazione di quanto gia in essere ed in mia presenza e dietro adeguata indennità per il tempo perso.

ciao salves
 

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