september87

Membro Junior
La situazione è questa: il contratto 4+4 prevedeva una possibile disdetta di 6 mesi di anticipo, però per motivi personali dell'inquilino è stata fatta una lettera raccomandata A/R chiedendo l'anticipo di soli 3 mesi..... il proprietario accetta a voce e dice che va bene, l'inquilino è disposto a raccomandargli un altro inquilino, ma il proprietario dice che si aggiusta da solo.
Adesso dopo due mesi dalla restituzione delle chiavi e l'abitazione vuota dalla data specificata nella lettera, il proprietario che ha trovato gli inquilini per il suo alloggio, si rifiuta, come pattuito in precedenza, di pagare gli oggetti messi dall'inquilino quali zanzariere, paravento, ecc per la somma di circa 400 euro... dicendo che sono i soldi del mancato rispetto del contratto che richiedeva 6 mesi...??
I patti erano che, avrebbe mostrato l'elenco delle cose da pagare al nuovo inquilino e se l'inquilino non le voleva, venivano tolte.....
A me non sembra una giustificazione ma una bella fregatura, come posso muovermi? ho intenzioni di appelarmi ad un avvocato e farmi risarcire? Ho ragione?
 

mf.gestimm

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Quindi tu sei l'ex inquilino? Diciamo che non avendo messo nulla per iscritto anche rivolgendoti all'avvocato non credo spunteresti qualcosa anzi, probabilmente andresti a spendere più di quanto potresti riavere se la spuntassi tu.
Quello fatto dal tuo locatore poteva anche essere un discorso giusto se affrontato quando ha accettato la disdetta dell'appartamento: lui veniva incontro a te e tu a lui... certo che fatto così di sorpresa dopo mesi è poco corretto.
A mio parere però davanti a certe scorrettezze bisogna comunque fare un'analisi costi/benefici: quanto ti costerà l'avvocato? quanto riuscirai a farti risarcire? se c'è un margine conviene altrimenti, con l'amaro in bocca, è meglio lasciar perdere...
 

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