aldo giovanni

Membro Junior
Amm.re Condominio
Carissimi vorrei fare una donazione a mio figlio di una casa da demolire e ricostruire,e ho anche due appartamenti in ottime condizione da donare a gli alltri due figli. però mi è sorto un dubbio, se mio figlio si costruisce la casa "a spese sue" e quindi acquisterà un certo valore quando noi genitori non ci saremo più, gli altri figli possono impugnare la donazione adducendo il valore attuale dell'immobile o vale il valore di quando è stato donato?
vi ringrazio anticipatamente per la risposta.GA Verduci
 

GuglielmoP

Membro Attivo
Agente Immobiliare
La donazione è sempre impugnabile ed è il modo più sicuro per rendere un immobile incommercializzabile, quindi ti suggerirei di adottare un'altra via. Quanto alla domanda specifica, un immobile ricevuto in donazione va comunque conteggiato nell'insieme del patrimonio del de cuius e tale conteggio si apre dal momento del decesso del soggetto, quindi il valore che gli eredi potrebbero impugnare sarebbe comunque quello che l'immobile avrà in tale data.

Il mio consiglio (se ovviamente ti è possibile) è quello di non donare, ma mettere tuo figlio usufruttuario dell'immobile. In questo modo egli potrà disporne quasi come fosse proprietario (ossia potrà abitarlo e/o locarlo a suo piacimento) tranne che non potrà venderlo. Per farlo occorrerà il consenso della piena proprietà, vale a dire (in soldoni) la firma sull'atto tanto del nudo proprietario (te in questo caso) quanto dell'usufruttuario (ossia la sua).
Ti suggerisco vivamente questa strada, in quanto l'immobile (un domani) sarà commercializzabile, mentre con la donazione le cose si complicano e non poco, basti pensare che nessun istituto di credito concederebbe un mutuo su un immobile ricevuto per donazione.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
La donazione è sempre impugnabile ed è il modo più sicuro per rendere un immobile incommercializzabile, quindi ti suggerirei di adottare un'altra via. Quanto alla domanda specifica, un immobile ricevuto in donazione va comunque conteggiato nell'insieme del patrimonio del de cuius e tale conteggio si apre dal momento del decesso del soggetto, quindi il valore che gli eredi potrebbero impugnare sarebbe comunque quello che l'immobile avrà in tale data.

Il mio consiglio (se ovviamente ti è possibile) è quello di non donare, ma mettere tuo figlio usufruttuario dell'immobile. In questo modo egli potrà disporne quasi come fosse proprietario (ossia potrà abitarlo e/o locarlo a suo piacimento) tranne che non potrà venderlo. Per farlo occorrerà il consenso della piena proprietà, vale a dire (in soldoni) la firma sull'atto tanto del nudo proprietario (te in questo caso) quanto dell'usufruttuario (ossia la sua).
Ti suggerisco vivamente questa strada, in quanto l'immobile (un domani) sarà commercializzabile, mentre con la donazione le cose si complicano e non poco, basti pensare che nessun istituto di credito concederebbe un mutuo su un immobile ricevuto per donazione.
Ottimo "sconsiglio" sulla donazione ma sulla vendita......................concordo sulla nuda proprietà ed usufrutto ma........................invertirei i ruoli..............tuo figlio nudo propritario ed eventualmente tu usufruttuario.
In questo modo tuo figlio potrà demolire, costruire e vendere, con il tuo consenso.
Fai lo stesso con gli altri figli e potrai dormire sonni tranquilli.
Nessuno potrà reclamare con questo tipo di atto.
 

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