roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Considerando che stando così le cose non si è comportato in maniera corretta a questo punto la cosa diventa materia di avvocati e del giudice.
Difficile dare consigli senza vedere le carte a supporto delle parole di ognuno.

Finora avevamo parlato di diritto a richiederle e, in condizioni normali, questo diritto sarebbe maturato; se invece c'è stata una promessa di mettervi in conattto a titolo gratuito è diverso.

Per risolvere la cosa in tempi brevi e senza spendere prova a rivolgerti alla CCIAA per sapere se hanno aperto lo sportello di conciliazione, almeno eviti il tribunale e gli avvocati.
 
O

Oris

Ospite
Sì la conciliazione è consigliabile in questo caso... anche se facendo la maan non vedo molte alternative possibili con quello che si sa.
 

ProMa

Nuovo Iscritto
Ciao Roberto,
grazie per la dritta. Ho visto che nella mia città c'è lo sposrtello di concilaizione.Ma devo rivolgermi io a loro o sarà L'AI(o il suo avvocato) che al max deciderà se mouversi o meno attraverso questo sportello?

Io ora ho passato il tutto alla venditrice, che si è offerta di mettere a disposizione (gratuitamente) il suo avvocato per risolvere la questione visto che questa situazione si è creata anche per "causa" sua e, soprattutto, visto che anche lei si è sentita truffata(anche se ,in realtà, non so se l'AI ha mandato la richiesta di provvigione anche a lei..)
 
O

Oris

Ospite
LA conciliazione stragiudiziale la puoi richiedere tu, ha costi molto ridotti rispetto al normale iter.

Se non dovesse andare a buon fine, il coniliatore comunque stilera un resoconto che farà fede in giudizio, togliendo la parte "cognitiva" e quindi risparmiando tempi nei quali il giudice deve capire le cose (si risparmia almeno un udenza, se non due).

Con questi importi ti conviene alla grande.
 

dalele

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Il fatto che il comportamento dell'AI sia "infame", come avete detto voi, non significa che sia "illegale".
Alle provvigioni l'AI deve rinunciare in forma scritta, altrimenti si paga.
Secondo me dovrai pagare le provvigioni (ovviamente se ci sono prove del suo intervento determinante per la conclusione dell'affare).
P.S. Tutto quanto sopra non vuole giustificare il comportamento dell'AI che anzi se ti ha detto che si trattava di un regalo, allora è un infame anche perchè lui saprà bene che le provvigioni sono dovute, a meno di rinuncia scritta.
 

ProMa

Nuovo Iscritto
"ovviamente se ci sono prove del suo intervento determinante per la conclusione dell'affare"..

cioè?Quali potrebbero essere?
Lui ha partecipato solo al primo incontro ma si era solo detto quale era il prezzo di listino.
poi la vera trattativa e la definizione di prezzo con annessi e connesi c'è stata sei mesi dopo.
Una mail con scritto cosa è successo può essere una carta a suo favore?
grazie ancora per tutti i suggerimenti
 

dalele

Membro Attivo
Agente Immobiliare
"ovviamente se ci sono prove del suo intervento determinante per la conclusione dell'affare"..

cioè?Quali potrebbero essere?
Lui ha partecipato solo al primo incontro ma si era solo detto quale era il prezzo di listino.
poi la vera trattativa e la definizione di prezzo con annessi e connesi c'è stata sei mesi dopo.
Una mail con scritto cosa è successo può essere una carta a suo favore?
grazie ancora per tutti i suggerimenti
Non voglio instaurare il giudizio qui sul forum. Delle email nelle quali si parla dell'argomento possono supportare la tesi del suo intervento. Inoltre rimane il fatto che senza il suo intervento tu e la commercialista non vi sareste conosciuti e questo è sufficiente a far maturare il diritto alla provvigione (non è necessario che l'ai abbia svolto la trattativa).
Diverso è provare tutto ciò che si sostiene (sia per te che per l'AI).
 

marco 2

Nuovo Iscritto
Proma, devi provare (magari anche con testimoni) che lui ha dichiarato di intervenire a mero titolo di amicizia rinunciando al compenso. E' un pò difficile, ma è la tua unica possibilità. Se nelle mail lui riferisce della gratuità del suo intervento, possono essere utili.
Per Roberto Spalti. Fai confusione: nel rapporto di compravendita immobiliare vi sono due rapporti negoziali (contrattuali): quello tra acquirente e venditore che sono sullo stesso piano (contratto di compravendita), e quello tra acquirente e/o venditore e mediatore (contratto di mediazione), che è rapporto negoziale tra consumatore (non piacerà l'espressione, ma è quella del legislatore) e mediatore che interviene in qualità di professionista e come tale - lo ribadisco - è la parte "forte" del rapporto contrattuale.
Il Codice del consumo non si applica al contratto di compravendita tra privati, ma si si applica - sicuramente - al contratto di mediazione, con tanto di diritto di recesso e tutela della parte - consumatore per le eventuali clausole vessatorie.
Se continui a non crederci chiedi a qualcuno piu' informato, o, meglio, consulta uno dei tanti modelli di contratto di mediazione depositati presso le Camere di commercio. Non ho tempo di mandarti documentazione a conferma di quello che dico perchè sono in ferie.
Mi dispiace che tu non conosca per bene le regole della tua professione, ed il fatto che tu dica di parlare di diritto mi impone questo chiarimento.
Al contartio di quello che tu sostieni, e per esser piu' chiari: il Codice del consumo si applica non solo alla compravendita di beni (compravendita di immobile), ma anche alla fornitura di servizi (qual è quello che che si:stretta_di_mano::stretta_di_mano: fornisce con il contratto di mediazione).
 

Luciano Passuti

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Buongiorno!Inanzitutto ringrazio tutti per le risposte che mi avete dato.
Faccio chiarezza perchè qualcuno mette in dubbio la mia buona fede. L'AI in questione a me ha detto"Ho un'amica che vende una casa" alla sua amica (la SUA commercialista) ha detto "ho degli amici che cercano casa".E ci ha presentati. Ma ad entrambe le parti ha presentato la cosa come favore.Tant'è che mai e poi mai abbiamo discusso il suo compenso.

Oltretutto prima che venisse fuori il casino io ho parlato personalmente con L'AI. Mi ha ripetuto che a lui dispiaceva il gesto che avevamo fatto, che ci era rimasto male ma che comunque non era una questione di soldi..2 giorni dopo via mail mi ha fatto la prima richiesta di soldi.
Io,anche se assolutamente i*******to nero,pensavo di dargli non so,300 euro, giusto per togliermelo dalle scatole e chiudere la cosa. Lui mi ha risposto che ne vuole 3000...io mi sono incavolato ulteriolmente e l'ho mandato a quel paese. Non credo che potremmo trovare un accordo soddisfacente per tutti e due...
Ed infatti l'altro gg mi è arrivata richiesta dall'avvocato.
Ripeto, visto che lui parlava di gratuità, dargli qualche centinaia di euro per 1 ora di lavoro(forse anche meno) mi sembrava una buona cosa..invece...
Inoltre la commercialista ci ha fatto entrare in casa sua perchè l'AI era un suo cliente che diceva di volerle fare un favore..

Possibile che non posso difendermi in qualche modo?
Lui come farebbe a dimostrare che mi ha messo in contatto con la venditrice?
C'è stato uno scambio di mail in cui si parlava un pò"della storia", potrebbero essere usate davanti al giudice?
In poche parole,come e cosa posso fare per uscire indenne da questa situazione?
Se si finisce dal giudice, cosa posso fare io per dimostrare che lui è,come detto da qualcuno di voi, un infame?..
grazie ragazzi.. e ragazze..

Per me hai una sola una possibilta' per NON pagare il compenso di mediazione.
Dimostrare con documenti o testimoni che il Collega ha rinunciato alla mediazione.
In caso contrario davanti al Giudice la tua posizione sara' in contrasto con la sua, e secondo me il Giudice ti condanna a pagare una % sul valore dell'immobile pari a quella prevista nella Racccolta degli Usi e Consuetudini della tua Provincia .
 

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