Chiedo un consiglio per sbrogliare una situazione spiacevole.
Gestisco una società che ha 3 appartamenti in un immobile tra piano terra e primo piano con relativi box e cantine al piano interrato. Il tutto ancora in corso di costruzione e quindi accatastato in cat. F/3.
Ho venduto un appartamento facendo un preliminare dove si davano le indicazioni catastali dell'appartamento con il relativo box e cantina con allegate planimetrie catastali dove sono state evidenziate e colorate le unità oggetto di vendita.
Ad ottobre è stato fatto l'atto presso notaio che, come da prassi, è stato nominato dall'acquirente.
Il problema nasce dal fatto che box e cantine al piano interrato erano tutti accatastati in F/3 sotto il medesimo subalterno.
Premesso che l'errore di partenza è il mio e che avrei dovuto fare la separazione delle unità prima dell'atto, il notaio evidentemente non ha controllato o non lo ha fatto adeguatamente.
Ora tutti i box e cantine sono intestati all'acquirente e serve un nuovo atto per ristabilire la proprietà corretta.
Il tutto complicato dal fatto che l'appartamento è stato acquistato con mutuo e nemmeno il perito della banca si è accorto del problema.
Il notaio è disponibile a fare l'atto senza addebitare il suo onorario ma vuole che vengano pagate le tasse e oneri per circa 2.000 euro.
Ritenete che sia corretto oppure era suo dovere verificare la correttezza dell'accatastamento e quindi, avendo fatto un errore, debba accollarsi tutte le spese conseguenti incluse le tasse?
Grazie per i consigli.
Gestisco una società che ha 3 appartamenti in un immobile tra piano terra e primo piano con relativi box e cantine al piano interrato. Il tutto ancora in corso di costruzione e quindi accatastato in cat. F/3.
Ho venduto un appartamento facendo un preliminare dove si davano le indicazioni catastali dell'appartamento con il relativo box e cantina con allegate planimetrie catastali dove sono state evidenziate e colorate le unità oggetto di vendita.
Ad ottobre è stato fatto l'atto presso notaio che, come da prassi, è stato nominato dall'acquirente.
Il problema nasce dal fatto che box e cantine al piano interrato erano tutti accatastati in F/3 sotto il medesimo subalterno.
Premesso che l'errore di partenza è il mio e che avrei dovuto fare la separazione delle unità prima dell'atto, il notaio evidentemente non ha controllato o non lo ha fatto adeguatamente.
Ora tutti i box e cantine sono intestati all'acquirente e serve un nuovo atto per ristabilire la proprietà corretta.
Il tutto complicato dal fatto che l'appartamento è stato acquistato con mutuo e nemmeno il perito della banca si è accorto del problema.
Il notaio è disponibile a fare l'atto senza addebitare il suo onorario ma vuole che vengano pagate le tasse e oneri per circa 2.000 euro.
Ritenete che sia corretto oppure era suo dovere verificare la correttezza dell'accatastamento e quindi, avendo fatto un errore, debba accollarsi tutte le spese conseguenti incluse le tasse?
Grazie per i consigli.