Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buonasera e grazie per l'add.
Ho un problema... Abbiamo trovato un appartamento che ci piace tramite privato. Ad oggi abbiamo solo visionato l'appartamento e avuta la piantina (da aggiornare e il proprietario ha da poco avuto dal geometra la nuova piantina, noi non l'abbiamo ancora vista). Il proprietario è all'estero e si trova attualmente in Italia, stasera siamo andati a parlarci. Ci ha detto che domattina andrà in agenzia (dato che la casa è anche presente in un'agenzia) poiché ha avuto un'offerta con tanto di assegno. E quindi diciamo che ci ha fatto un out out, cioè vuole che firmiamo una sorta di compromesso (o proprio tale) con assegno associato entro domattina che blocchi la casa. Ma noi non abbiamo mai visto nessuna carta, né una visura catastale né ipotecaria, mai parlato con l'amministratore...fino ad ora ci eravamo fermati ad un semplice accordo sul prezzo a voce. Ora lui quando andrà domani in agenzia è convinto che, se il prezzo è quello da lui richiesto, avrà già l'assegno in mano e lo potrà incassare. Io personalmente non mi sento di firmare nulla e sicuramente ancor di più di dargli un assegno così senza aver visionato mezza carta (la sua fretta è data oltre che dall'altra offerta anche dal fatto che giovedì tornerà all'estero e tornerà in Italia soli a fine gennaio). Sono persone sincere, capisco che ovviamente loro vanno dove gli conviene... Vorrei capire cosa succede domani in agenzia se lui accetta la proposta. È come se avesse firmato il compromesso? Inoltre ci ha detto che eventualmente non vuole firmare un compromesso legato alla stipula del mutuo con noi (se lo firmassimo domattina) in virtù dell'altra offerta che ha per le mani. In agenzia questa cosa viene specificata? Cioè che la pratica va a buon fine solo se il mutuo viene concesso? Lui domani cosa firmerà in agenzia? C'è qualche modo che ci permetta di bloccare la casa senza che lui vada ad incassare l'assegno prima che noi non abbiamo avuto accesso alle minime carte necessarie? Scusate se è un post confusionario spero si essermi spiegata.
Intanto deve essere un immobile decisamente a prezzo visto l'interesse contemporaneo di due acquirenti. Di per se la firma della proposta e il deposito dell'assegno sono prassi obbligate, le tempistiche cambiano proprio in funzione della "concorrenza" per l'acquisto. Ci sono però nelle proposte d'acquisto tutte le clausole (dovrebbero almeno) per garantire all'acquirente che l'immobile è /o sarà al rogito, in regola con tutte le normative, liberamente compravendibile ecc.
Io uso un sistema diverso, incarico, copia di tutti i documenti, lettura e comprensione di questi (non è scontato) proposta, assegno in deposito che trattengo in ufficio anche dopo l'accettazione, il cliente acquirente tra quel momento ed il così detto compromesso può fare ulteriori verifiche anche col notaio e solo dopo si muovono davvero i primi soldi (caparra e provvigioni), ma solo tu puoi valutare se l'agenzia ha moduli ben fatti e se l'immobile è così interessante da fare tutto in gran fretta
 

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