Lunaesole

Membro Attivo
Privato Cittadino
Si ma chi l'ha stabilito che tu devi comprare a 70 o a 56?
Se (ad esempio) vendi una tipologia di immobile che non è richiesta dal mercato e acquisti una tipologia che ha un deprezzamento minore in questo momento... chiaramente è una tua scelta dettata sempre dalla logica del mercato (domanda ed offerta).
Peggio che andar di notte.
La differenza che mi rimane sarebbe ancora più ridotta.
Poi certo ho il valore dell'immobile, ma tra vendita e acquisto non ci ho mica guadagnato.
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Perché non hai venduto allora quando il mercato era alto? Il valore dell'immobile é il risultato della vendita mi spiego? Non di teoria. Chi ti dice che anche nel momento alto del mercato il tuo immobile l'avresti venduto di più. Avevi un'offerta concreta oppure é anche questa una teoria.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Perché non hai venduto allora quando il mercato era alto?
Se il mercato è alto.. si vende alto e si acquista alto.
Altrimenti si vende quando il mercato è alto. Si va sotto un ponte e poi si acquista e si fa l'affare.

Purtroppo bisogna considerare che le persone parlano di mercato, senza conoscere appieno il significato della parola. E' un po' come nell'altro 3d quando si parla delle quotazioni dell'oro.
 

Lunaesole

Membro Attivo
Privato Cittadino
Una domanda ma tu acquisti perché ti serve la casa oppure perché vuoi investire?
Parli di mercato... allora dovresti sapere che l'acquisto di una casa non va valutato sul medio termine, ma sul lungo.

Fino al 2007 si preferiva investire nel mattone in quanto considerato un investimento SICURO e REDDITIZIO. Peccato che se si parla di INVESTIMENTO e di MERCATO dove sappiamo che è fatto da domanda e offerta e non si può parlare certamente di sicurezza (andamento e oscillazione non sono termini assimilabili a certezza).
Se devi acquistare una casa per investimento, sai da te che devi fare delle analisi di mercato e le rispettive proiezioni per stabilire un possibile investimento per raggiungere il maggior risultato.
Ma da questa analisi potrebbe risultare una tipologia di casa che non è quella che ti interessa...
.... allora cosa fai? Compra la casa che ti serve (considerando sempre il vincolo che è a lungo termine) o compri la casa per investimento?
Giusta considerazione.
Venderei per riacquistare e mi piacerebbe riuscire a mettere da parte Qualche soldino tra le due operazione..
Se avessi una casa non appetibile sul mercato e ne acquistassi una che invece lo fosse, mettere da parte qualcosina dalla vendita non sarebbe possibile.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Vogliamo chiamarlo un minor guadagno?? È uguale.
Avrei preferito vendere a 100 e comprare a 70 piuttosto che vendere a 80 e acquistare a 56. Nel primo caso avrei avuto una rimanenza di 30, nel secondo caso solo di 24.

Se vogliamo essere precisi e' un ricavo.

Rimane il fatto che acquistando un prodotto di minor valore, vendendone uno di valore invece maggiore, sono pochissimi i prodotti che riescono a generare un ricavo e non una perdita.

Se invece pensiamo ad un acquisto, riferito piu' in ottica profuturo e quindi suscettibile di rivalutazione nel lungo periodo, il risultato di esercizio, puo' arrivare al paragone sopra esposto, quando si e' rilevata la circostanza, di poter vendere oggi un prodotto a 70k espresso in euro, che invece e' stato pagato ieri 12milioni di lire.

Questo ultimo raffronto, sancisce, qualora ve ne fosse la necessita', la eterna bonta' del bene casa e bene giustifica l'affetto e la simpatia che tutti i nostri connazionali manifestano per essa.

Se lo stesso raffronto lo utilizziamo su quella scala dei multiproprietari.

Pensiamo alle compagnie assicurative, che negli anni di interessi e inflazione capestro, hanno accumulato diverse case.

Ma meglio sarebbe dire patrimoni immobiliari.
Costituendo palazzi interi, edifici e gruppi di edifici, fino ad interi microquartieri, insediati nelle zone poi diventate strategiche, se non di maggior pregio, di ogni capoluogo di provincia italiana, be' il valore di rivalutazione di quegli investimenti e' quasi impossibile da calcolare.

Checche' chiunque ne dica la casa e' sempre la casa.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Giusta considerazione.
Venderei per riacquistare e mi piacerebbe riuscire a mettere da parte Qualche soldino tra le due operazione..
Se avessi una casa non appetibile sul mercato e ne acquistassi una che invece lo fosse, mettere da parte qualcosina dalla vendita non sarebbe possibile.
La casa che vai ad acquistare oggi è appetibile oggi sul mercato. Ma domani?
Il domani è una scommessa... non esiste la certezza. Può darsi che tra 10 anni la casa che hai venduta è diventata invece ricercata dal mercato e quella che hai ora snobbata.

Resta il fatto che io... da investitore... la Mia casa... l'ho acquistata sulla base della MIA necessità non sulla richiesta del mercato. Ed è un'ottimo investimento in quanto è utile alle mie necessità di media e lunga durata.
 

Lunaesole

Membro Attivo
Privato Cittadino
Perché non hai venduto allora quando il mercato era alto? Il valore dell'immobile é il risultato della vendita mi spiego? Non di teoria. Chi ti dice che anche nel momento alto del mercato il tuo immobile l'avresti venduto di più. Avevi un'offerta concreta oppure é anche questa una teoria.
Certo che no... Non potrei saperlo. Ma probabilmente, avrei avuto buone possibilità di venderlo ad un prezzo superiore.
Comunque non voglio mica speculare, mi piacerebbe mettere da parte qualche spiccetto, tutto qui....
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
mi piacerebbe mettere da parte qualche spiccetto, tutto qui....
Considerando come va l'Italia... ripensa a quella notte in cui lo Stato ha prelevato gli "spicetti" dai conticini degli italiani...
Sotto certi punti di vista forse è bene non elemosinare troppo nell'acquisto casa visto che lo stato a quanto pare... non APPREZZA i RISPARMIATORI.

Quindi fossi in te non direi troppo in giro che hai qualche spicciolo nel conto.
 

Lunaesole

Membro Attivo
Privato Cittadino
Se vogliamo essere precisi e' un ricavo.

Rimane il fatto che acquistando un prodotto di minor valore, vendendone uno di valore invece maggiore, sono pochissimi i prodotti che riescono a generare un ricavo e non una perdita.

Se invece pensiamo ad un acquisto, riferito piu' in ottica profuturo e quindi suscettibile di rivalutazione nel lungo periodo, il risultato di esercizio, puo' arrivare al paragone sopra esposto, quando si e' rilevata la circostanza, di poter vendere oggi un prodotto a 70k espresso in euro, che invece e' stato pagato ieri 12milioni di lire.

Questo ultimo raffronto, sancisce, qualora ve ne fosse la necessita', la eterna bonta' del bene casa e bene giustifica l'affetto e la simpatia che tutti i nostri connazionali manifestano per essa.

Se lo stesso raffronto lo utilizziamo su quella scala dei multiproprietari.

Pensiamo alle compagnie assicurative, che negli anni di interessi e inflazione capestro, hanno accumulato diverse case.

Ma meglio sarebbe dire patrimoni immobiliari.
Costituendo palazzi interi, edifici e gruppi di edifici, fino ad interi microquartieri, insediati nelle zone poi diventate strategiche, se non di maggior pregio, di ogni capoluogo di provincia italiana, be' il valore di rivalutazione di quegli investimenti e' quasi impossibile da calcolare.

Checche' chiunque ne dica la casa e' sempre la casa.
Sono d'accordo con te sul valore della casa. E devo dire che come investimento a lungo termine ci credo anche. Scusatemi, se sono testarda, ma,in questo momento, come differenza tra vendita e acquisto, essendo ciò che andrei a comprare inferiore di quanto andrei a vendere, sarebbe sicuramente auspicabile un mercato in ottima forma..
Poi sicuramente a lungo termine anche il nuovo acquisto si andrà a rivalutare...
 

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