Il testamento tenuto in cassaforte e poi consegnatomi dalla mamma

[ludovica83]

potrà pur disporre come vuole ma in questo modo si espone quasi sicuramente ad impugnazione del testamento ......quindi sarebbe tempo perso.
francamente è difficile pensare a degli eredi legittimi che rinunciano ad una eredità che gli spetto .....in virtù di un testamento arbitrario.
Vi è anche la rinuncia all'eredità, ma questa è un altra cosa !!

Queste cause hanno un costo in termini di tempo (anni) e di denaro (in proporzione alla lite).

Sul testamento puoi scriverci quello che preferisci, che non lasci nulla a quel dato soggetto, con anche i relativi insulti.... il notaio trascrive tutto.

Ed inoltre esistono anche i testamenti "olografi" falsi... in cui lo scrivente è il figlio meno informato (il + piccolo solitamente).
Oggigiorno c'è internet un tempo no.
Sicché si fidavano della famiglia... mamma, fratello... convinti di "pagare meno imposte"... vuoi non fidarti di tua madre? Si tratta poi di imitare una scrittura....
Sai quante persone si sono così arricchite?

E qui va bene chi sa parla di proprietà quindi non scappano... ma in sti giorni sto ricostruendo i movimenti bancari per un altra causa... per cui nemmeno chiedendo l'attribuzione totale dell'immobile (data la perizia)... si riesce a rientrare minimamente degli ammanchi della liquidità.

 

[Utente Cancellato 76200]

Ma la madre ha rinunciato alla sua quota (evidentemente legittima).

A parer mio non aveva lo stesso valore della casa ma era inferiore.

 

[Rudyaventador]

Ma allora devo consegnalo a un notaio? Mio fratello mi ha chiesto una copia e non puo' far finta di non averne avuta conoscenza. Del messaggio ho tenuto traccia. Penso che lo daro' a un notaio, sperando poi di non avere problemi legali.

Papa' e' morto 9 anni fa e quest' anno e' moeta anche mia mamma. Alla morte di papa' la mamma ha fatto vedere a me e a mio fratello un testamento olografo che papa' aveva steso di suo pugno. Veniva data disposizione di dividere casa e terreno tra me e mio fratello, l' abitazione al primo piano a me, la parte sottostante, adibita in parte a box a mio fratello che l' aveva sempre preferita. Alla mamma restava la possibilita' di abitazione e i soldi. Mio fratello fece pressioni sulla mamma perche' rinunciasse all' eredita' . Tutto venne percio' diviso tra noi due ma venne aperto un nuovo conto intestato a tutti e tre. Pretesi che per me è mio fratello una limitazione di accesso al conto. Solo la mamma poteva operarvi. Mamma rimise il testamento in cassaforte e me lo diede qualche mese prima di morire. Adesso e' stata fatta la successione legittima ma avendo problemi con mio fratello per la divisione vorrei far valere il testamento lasciato da papa'. E' possibile farlo? Posso avere problemi? Mio fratello inoltre pretende che le parti comuni, comunicanti con un suo terreno, vengano inglobata nella sua propieta' vietando in questo modo l' accesso al cortile e al terreno edificabile di pertinenza della casa.
Vi ringrazio. Questi problemi stanno distruggendo le famiglie.

Se vai in causa con tuo fratello , pubblicando preliminarmente il testamento la causa sara lunga e costosa , ti consiglio di trovare un accordo bonario di divisione .
Se sara inevitabile cio , ti consiglio di presentarti dal avvocato con una ricostruzione puntuale di quanto avvenuto , e lui verifichera la ricomposizione del asse ereditario in base alle prove disponibili e giungera alla composizione esatta nel rispetto di legittime e disponibile ; poi lui ti dira in base al esito dello studio della pratica , ti anticipo che qualora le quote corrette e non dovessero consentire la divisione dei beni , questi saranno posti all asta .

 

[ludovica83]

A parer mio non aveva lo stesso valore della casa ma era inferiore.

Il valore lo stabilisce un perito con una perizia, meglio se giurata e asseverata in tribunale... Così da cercare di evitare il "parere infondato".

 

[Rudyaventador]

Il valore lo stabilisce un perito con una perizia, meglio se giurata e asseverata in tribunale... Così da cercare di evitare il "parere infondato".

se va in causa se la puo risparmiare invocandosi necessariamente il CTU le cui spese le anticipa la parte attrice