rainimm

Membro Junior
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti! Come da titolo il venditore accetta proposta di acquisto (senza vincoli, senza mutui da richiedere...) dichiarando nel preliminare che l'immobile verrà consegnato in regola con le norme edilizie ed urbanistiche (ovvio e giusto). Le planimetrie comunali e catastali corrispondono fra loro ma ci si accorge di un muro interno inesistente nella realtà e delle aperture in facciata "spostate" di alcuni decimetri. Si parla con il venditore che come da titolo sostiene il "visto e piaciuto"; consigliato oltretutto dal collega che 10 anni prima gli ha venduto lo stesso immobile e che sostiene la regolarità della situazione (le planimetrie furono fatte e depositate dal suocero, ndr)...come vi comportereste? Ovviamente io sono passata dalla parte della "cattiva" che rovina tutto e non vuole farmi vendere e vuole spaventare l'acquirente ecc. ecc.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Direi che la clausola "visto e piaciuto" nulla a che vedere con la situazione e/o regolarità catastale e urbanistica dell'immobile, il quale per poter essere venduto deve essere conforme ai documenti depositati.

Tuttavia, se si tratta di lievi difformità, come mi pare di capire sia nel tuo caso, il notaio potrebbe comunque decidere di rogitare, sempre che l'acquirente sia informato della situazione e l'accetti e sempre che nella tua regione non sia necessario il "certificato di conformità urbanistica", che serve categoricamente ad esempio in Emilia Romagna.

Dovesse servire necessariamente il suddetto certificato, probabilmente potrebbe non essere possibile ottenerlo senza aver prima sistemato / aggiornato i documenti urbanistici / catastali.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Se l'immobile nelle planimetrie di concessione ha delle situazioni diverse rispetto alla realtà, purtoppo non è conforme e la legge nel 2010 ha imposto la conformità, quindi il come visto e piaciuto lascia il tempo che trova.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti! Come da titolo il venditore accetta proposta di acquisto (senza vincoli, senza mutui da richiedere...) dichiarando nel preliminare che l'immobile verrà consegnato in regola con le norme edilizie ed urbanistiche (ovvio e giusto). Le planimetrie comunali e catastali corrispondono fra loro ma ci si accorge di un muro interno inesistente nella realtà e delle aperture in facciata "spostate" di alcuni decimetri. Si parla con il venditore che come da titolo sostiene il "visto e piaciuto"; consigliato oltretutto dal collega che 10 anni prima gli ha venduto lo stesso immobile e che sostiene la regolarità della situazione (le planimetrie furono fatte e depositate dal suocero, ndr)...come vi comportereste? Ovviamente io sono passata dalla parte della "cattiva" che rovina tutto e non vuole farmi vendere e vuole spaventare l'acquirente ecc. ecc.
Visto e piaciuto riguarda ad esempio il modello e lo stato di manutenzione delle porte o delle pareti, ci sono normative molto molto precise in materia di uniformità edilizia, pertanto non c'è materia di discussione, o è in regola o deve mettersi in regola. Se la difformità non fosse sanabile in tempo per vendertelo o è sanabile in un tempo imprecisato il venditore è potenzialmente inadempiente perchè non può vendere l'immobile come pattuito
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Sono perfettamente d'accordo, la formula del visto e piaciuto non può essere messa in relazione alla conformità <edilizia/Urbanistica-catastale-stato di fatto> che è regolata, ma sopratutto imposta, da normativa ben precisa.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto