Vivy60

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Buona sera, sette anni fa ho acquistato un appartamento nella provincia di Lecce in una palazzina antica che ospita due soli appartamenti e che si trova nel centro storico proprio vicino ad una "porta" antica tutelata dalla sovrintendenza delle belle arti, dietro alla quale, in un cortile privato, insiste anche un ripostiglio di mia proprietà.
Quando, sette anni fa, mi recai a visitare l'immobile, l'agenzia immobiliare mi mostrò, tra le altre cose, anche il contatore dell'acqua che si trova nella parete interna, vicino alla porta interna alla fine della scala.
Una volta acquistata la casa però, ho avuto la brutta notizia, il contatore era un contatore di sottrazione intestato alla proprietaria dell'altro appartamento di fianco al mio.
A quel punto mi sono attivata per fare richiesta di allaccio all'impianto idrico fognante, non sono allacciata nemmeno alla fognatura! Non avendo però abbastanza spazio sul mio prospetto ho chiesto autorizzazione ai miei vicini di poter addossare il contatore, in parte sulla loro proprietà, me l'hanno negata.
Continuo ad utilizzare il contatore di sottrazione perché la mia vicina è molto gentile e addirittura non mi fa pagare nemmeno il mio consumo, recandomi nella casa solo sporadicamente in occasione delle vacanze estive o alcune volte all'anno. Adesso però la pressione dell'acqua è diminuita e la mia vicina, insiste, giustamente affinché io mi allacci alla rete idrica, purtroppo però non si trova soluzione. L'acquedotto locale, da me spesso interpellato, venuto spesso a fare sopralluoghi, non può procedere finché i miei vicini non mi danno autorizzazione per la collocazione del contatore, avrei uno spazio sul prospetto del mio ripostiglio, aldilà della porta antica, ma mi dicono che non possono fare lavori e portare i tubi perché si rischierebbe di danneggiare il presidio storico artistico. Eppure in quel cortile a comune ho visto che altri hanno sistemato alla bell'e meglio e abusivamente dei contatori di acqua!! Come devo fare? Ho interpellato un avvocato il quale, dopo aver letto il contratto di acquisto dell'immobile ha detto che il contatore di sottrazione è diventato di mia proprietà, dato che su quel contratto vi è riportata la dicitura "l'acquirente con il presente atto viene in possesso di servitù attive e passive". Resta il fatto che non ho un contratto a mio nome con l'acquedotto e in pratica la mia casa risulta non collegata con la rete idrica. Cosa posso fare per risolvere questo rompicapo e mettermi in regola?
Vi ringrazio tanto per vostro consiglio.
 

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