SALVES

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Professionista
Buon natale anche a te.
Una storia pirandelliana. All’inizio una licenza per due palazzine (A e B) 1974 protocollo 812. Segue una seconda licenza per altre due palazzine (C e B) 1975 protocollo 632, presentata il 15 aprile. Poi compare una planimetria con la data del giorno dopo 16 aprile e stesso protocollo 632, su tale planimetria si dice variante di cantiere della licenza 812 e della licenza 632.

Nel 1976 compare una scritta di voltura sulle due licenze per le palazzine A, B e C. (cambiano proprietà.)

Nel 1977 compare una planimetria ancora diversa dalla variante citata (presentata dalla nuova proprietà riferita alle palazzine A, B e C), vistata dai vigili del fuoco che rispecchia gli edifici esistenti.

Nel 1979 vedo il certificato di abitabilità che descrive gli immobili con il numero dei vani come sono stati realizzati e come sono ancora oggi.

I tecnici del comune danno valore solo a quella variante allegata alla licenza 612 della palazzina C e non prendono in considerazione tutto il resto (planimetria vistata dai vigili del fuoco e abitabilità).

Il mio appartamento sta nella prima palazzina (A), il certificato di abitabilità è riferito alla palazzina A. Con licenza 812 e ritengo che la variante di cantiere inserita nella licenza 612 non possa aver valore sull’812.

Io sono nella palazzina A e non ho alcun titolo per andare a vedere nella licenza della palazzina C.
se esistono tutte queste planimetrie depositate con protocolli dell'epoca, come fa il comune a dire che non ha grafici?
In definitiva per poter vendere un immobile e quindi un immobile per essere cpmmerciabile occorre che la planimetria catastale depositata in catasto sia uguale allo stato attuale dei luoghi e che l'immobile sia stato realizzato con regolare licenza o ante 1942.
 

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