mariolina

Membro Junior
Privato Cittadino
ragazzi, siete stati tutti molto gentile. a me sinceramente non interessa una futura vendita,dato che mio figlio non ha volontà di vendere. a me interessa che le mie sorelle non abbiano alcun titolo per rivendicare il tutto, quindi:
dato che a nome di mia madre e nonni non c'è nulla in conservatoria;
al catasto era di mia mamma ma il catasto non fa fede;
ho testimoni che in quella casa ci ho vissuto io e lho posseduta per trentanni;
non dovrebbero farmi niente.
ma io penso che tralasciando il possesso utile per l'usucapione,il solo fatto che non ci sia alcuna intestazione e mamma-nonni mi fa pensare che loro,in nessun caso, possano far nulla.
dico il vero?
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Tutti ti stanno dicendo che a prescindere da cosa c'è scritto in giro, siccome tu puoi provare che il tuo possesso è stato indisturbato e continuo per oltre il tempo necessario, l'usucapione c'è al 100%.
 

mariolina

Membro Junior
Privato Cittadino
io sto chiedendo un'altra cosa...al di là dell'usucapione...
poichè le mie sorelle non possono dire di essere eredi in quanto non risulta nulla ne di mia madre nè dei nonni, non potrebbero cmq fare nulla?
io ilpossesso cmq ce l'ho,trentennale addirittura!
 

richy149

Membro Attivo
Professionista
Salve Mariolina, ho letto tutti i post precedenti, spero che quando hai fatto le visure in conservatoria l'impiegato, visto che gli atti sono molto vecchi
gli atti dovrebbero essere dal 1890 al 1960 circa...e non c'è nulla
, ti ha richiesto la paternità delle persone di cui facevi la richiesta. Questo perchè tutti gli atti notarili fatti precedentemente il mese di luglio del 1957 andavano repertoriati (registrati) con il nome del padre del venditore/acquirente e, quindi se hai fatto la ricerca solo con la data di nascita potresti non trovare nulla.
 

mariolina

Membro Junior
Privato Cittadino
fortunatamente l'impiegato mi ha detto della paternità,sono andata munita e non abbiamo trovato nulla! graize cmq!:)

vavy...il catasto mi hanno detto che non è probatorio,che soprattutto nei tempi addietro,ognuno poteva accatastarsi ciò che voleva senza dover provare nulla! allaconservatoria non c'è nulla,quindi loro non hanno la qualità di eredi!
 

Alessandraa

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Uso sempre il copia e incolla nel caso di discorsi lunghi....

Catasto italiano

Il catasto vigente in Italia è, come recita il primo articolo della sua legge istitutiva, "geometrico", particellare e non "probatorio": sebbene fra le sue registrazioni vi siano cenni relativi alle mutazioni di proprietà dei beni censiti, queste non hanno valore di piena prova della proprietà. Il passaggio di proprietà di un terreno o immobile (per acquisto o successione) viene registrato immediatamente alla locale conservatoria e dopo alcuni mesi o più anche al catasto.
Nel 1901 nasce nell'ambito del Ministero delle Finanze la Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici. Con la legge n. 321/1901 fu introdotto il "tipo di frazionamento". A partire dal 1938 (con il R.D. 8 dicembre 1938, n. 2153, regolamento per la conservazione del Catasto Terreni) furono via via introdotte modifiche che avrebbero condotto alla separazione effettiva fra il catasto terreni ed il nuovo catasto edilizio urbano.
Il catasto fabbricati, istituito con la legge 11 settembre 1939, modificata dal D.L. 8 aprile 1948, n. 514, è entrato in vigenza con il regolamento attuativo di cui al D.P.R. n. 1142/49 - il Nuovo Catasto Edilizio Urbano (NCEU) ed in conservazione il 1º gennaio 1962). Occorrerà un trentennio per gettare le basi, a seguito di un lavoro preliminare di accertamento, per procedere alle successive operazioni di qualificazione, classificazione e formazione delle tariffe.
Nel 1940 fu adottato il sistema di rappresentazione Gauss-Boaga inizialmente per alcune registrazioni geodetiche locali, poi a fini cartografici generali.
La legge 2 febbraio 1960, n. 68 ammette l’amministrazione del catasto negli organi cartografici dello Stato.
Con la legge 1º ottobre 1969, n. 679 fu introdotto il "tipo mappale".
Negli anni '80 tutto il materiale cartaceo del vecchio catasto venne informatizzato e digitalizzato. Le mappe catastali esistenti su fogli enormi spesso sciupati, vennero scannerizzate da appositi scanner di formato ultragrande e ripulite dalle macchie, dalle righe dovute alle pieghe e dallo sporco.
Il progetto che durò alcuni anni, a cura della Sogei che aveva vinto la gara, portò alla installazione sul territorio nazionale di 93 centri di elaborazione dati, (uno per ogni capoluogo di provincia) contenenti le mappe e le informazione relative alla provincia.
Con gli anni 2000 l'accesso alle informazioni è stato reso possibile anche via internet, sia per soggetti istituzionali (geometri, enti) che per i privati.
Oggi il "catasto" è gestito dall'Agenzia del territorio e dai comuni che hanno scelto di esercitare le funzioni catastali loro attribuite da apposite convenzioni.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
fortunatamente l'impiegato mi ha detto della paternità,sono andata munita e non abbiamo trovato nulla! graize cmq!:)

vavy...il catasto mi hanno detto che non è probatorio,che soprattutto nei tempi addietro,ognuno poteva accatastarsi ciò che voleva senza dover provare nulla! allaconservatoria non c'è nulla,quindi loro non hanno la qualità di eredi!

Mariolina, il concetto è che anche se lo fossero, USUCAPIONE MATURATA! :D
 

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