pieromeloni

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao a tutti,

questa mattina mi sono alzato abbastanza presto, anzichè lavora sui miei progetti ho scritto un mio pensiero al dipartimento del tesoro che sta lavorando sulla nuova normativa. Non saprei se ho fatto bene o male, di sicuro non terrano conto del mio pensiero, però ho voluto in qualche modo dire la mia.
Vi metto in allegato il mio pensiero che ho inoltrato.
Ciao a tutti e buon lavoro...:^^:
 

Allegati

  • direttiva 2008 48 CE art 33 della legge n 88 209.pdf
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pieromeloni

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao a tutti,

questa mattina mi sono alzato abbastanza presto, anzichè lavora sui miei progetti ho scritto un mio pensiero al dipartimento del tesoro che sta lavorando sulla nuova normativa. Non saprei se ho fatto bene o male, di sicuro non terrano conto del mio pensiero, però ho voluto in qualche modo dire la mia.
Vi metto in allegato il mio pensiero che ho inoltrato.
Ciao a tutti e buon lavoro...:^^:

riporto la lettera:

Buongiorno,
in merito alla nuova disciplina, visto le bozze dell'imminente normativa, sono a manifestare il mio disappunto esclusivamente sull’entità del capitale sociale da imporre per poter svolgere la nostra attività di mediatore creditizio.
Io faccio il mediatore da ormai 15 anni, ho sempre investito nella preparazione e organizzazione per dare il meglio alla mia clientela. Questo lavoro ormai mi è entrato nel sangue e nel mio dna, ho in pratica costruito tutta la mia vita e devo dire grazie, nonostante la crisi che ci ha colpito come uno tsunami, poiché noi lavoriamo a spalla a spalla con gli istituti di credito.
Concordo su elevare i requisiti professionali, non imponendoci un capitale sociale da "SPA", ci costringerete a fare due scelte:
- una a chiudere la nostra attività danneggiando economicamente si a livello aziendale che famigliare.
- La seconda opportunità è quella di affiliarci a grosse rete, le quali non stanno aspettando altro che questa normativa, per il loro disegno di business.
Non credo che se ci s'imponga un capitale da SPA, si tuteli il consumatore, si tutelano solamente le grosse reti.
Per garantire o far chiarezza in materia di mediatore creditizio a mio avviso è sufficiente elevare i requisiti professionali, frequentare corsi di formazione annuali con relative prove di valutazione, una polizza contro i rischi professionali.
Per svolgere al meglio la nostra professione e tutelare il consumatore nostro cliente, abbiamo necessità di strumenti di lavoro professionali dove possiamo far scuola del credito al consumatore.
Avendo la possibilità di consultare in tempo reale in presenza anche del cliente consumatore (con i dovuti rilascio dei consensi), le varie centrali rischi del credito presenti nel nostro paese (oggi consultabili in tempo reale dagli istituti del credito, mentre tempi lunghissimi se fatte da parte del consumatore), questo ci permette in tempo reale di comprendere meglio il profilo sociologico del cliente verificando la storia creditizia e da li costruire il suo nuovo piano finanziario, tenendo conto della storia creditizia, dello stato attuale reddituale, del suo stato di famiglia e sopra tutto tenendo conto delle sue necessità.
Un altro dato importante è il credito al consumo, dove non sono rispettati i criteri d'indebitamento, quindi il consumatore inconsapevole delle sue capacità di spesa bilancio famigliare incorre a indebitarsi oltre le sue reali capacità. Occorre che anche su queste forme creditizie una profonda riflessione.
Scusandomi del tempo prezioso rubatovi (e degli errori per l'emozione nel scrivervi), con la speranza che leggiate la mia riflessione, vi ringrazio e vi auguro un buon svolgimento di lavoro.
 
M

markmedia

Ospite
Hai fatto bene ad inviare le tue considerazioni e potevi anche evitare di scusarti, visto che tu, come tutti noi, cerchi di fendere il tuo sacrosanto diritto al lavoro.
Ti garantisco che noi, come associazione sindacale, fino all'ultimo minuto utile, faremo lo stesso.
:ok:
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Hai fatto bene ad inviare le tue considerazioni e potevi anche evitare di scusarti, visto che tu, come tutti noi, cerchi di fendere il tuo sacrosanto diritto al lavoro.
Ti garantisco che noi, come associazione sindacale, fino all'ultimo minuto utile, faremo lo stesso.
:ok:

Chi :applauso::applauso::applauso:osa vince!
 

Global Credit Italia

Membro Junior
Mediatore Creditizio
Gentili Colleghi,
cme noto ogi si sono concluse le consultazioni pubbliche della Bozza di rforma presso il MEF, di sguito Vi riporto il documento presentato dalla CIMEC:

La scrivente associazione di categoria, presa visione della bozza del decreto legislativo concernente la riforma delle professioni degli agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi, nella riunione del consiglio confederale tenutasi in data 22 aprile 2010, pone particolare attenzione sulle seguenti considerazioni, allo scopo di poter suggerire interventi migliorativi ed integrativi.
In un momento storico come quello attuale, dove la crisi economica ha accentuato la difficoltà di accesso al credito da parte di famiglie ed imprese, la figura del mediatore creditizio, indipendente da qualsiasi struttura bancaria e finanziaria, si pone come unico interlocutore sociale e professionale delle categorie sopra citate.
La peculiarità del professionista ditta individuale, largamente diffuso sul territorio nazionale e fortemente inserito nel tessuto sociale, permette di abbattere le barriere relazionali che si vengono a creare tra cliente e grande struttura, questo conferisce un aspetto umano non più riscontrabile altrove, basato sul rapporto fiduciario e di stima professionale.
Ad oggi il mediatore creditizio costituisce l’ultimo baluardo per il cliente prima dell’usura, ponendosi come diga tra il mondo del credito e l’illegalità’.
L’eventuale entrata in vigore della bozza esaminata, comporterebbe di fatto la chiusura dell’attivita’ finora svolta da ben 84.000 ditte individuali con un indotto stimato di oltre 350.000 occupati, un dato certamente all’armante e pregnante dal punto di vista sociale ed economico.
Nel dettaglio si concorda nella ratio di fondo della citata bozza nel voler elevare la professionalità delle categorie prese in considerazione.
Non e’ certamente facendo leva sugli aspetti patrimoniali che si riesce a garantire tale risultato in quanto il denaro non costituisce preparazione e professionalità.
E’ lo svolgimento giornaliero dell’attivita’ ed il continuo sforzo di aggiornamento che assicurano il livello qualitativo ottimale.
Si ritengono conseguentemente inadeguati i limiti patrimoniali proposti e di nessuna efficacia al fine del conseguimento dello scopo sopra citato.
Ben vengano l’esame di accesso ed i corsi di aggiornamento.
Appare perlomeno contraddittorio l’art. 2 comma 2 quando prevede che non si possa configurare attività di mediazione creditizia quella svolta da soggetti inseriti in albi, elenchi o ruoli e da fornitori di beni e servizi che non posseggono le professionalità richieste.
La bozza, all’art. 5 comma 1, prevede la sottoscrizione di una polizza assicurativa R.C. professionale con massimale almeno pari ad € 1.120.200,00 per ciascun sinistro ed almeno pari ad € 1.680.300,00 all’anno globalmente per tutti i sinistri.
E’ arduo immaginare la possibilità che si verifichi un sinistro comportante un danno economico per il cliente di così elevata entità, quando l’attivita’ del mediatore creditizio e’ : “……raccogliere le richieste di finanziamento sottoscritte dai clienti, svolgere una prima istruttoria per conto dell’intermediario erogante ed inoltrare tali richieste a quest’ultimo……” inoltre “…..e’ vietato concludere contratti non ché effettuare, per conto di banche o di intermediari finanziari, le erogazione di finanziamenti e ogni forma di pagamento o di incasso di denaro contante, di altri mezzi di pagamento o di titoli di credito.
Di fatto l’unico danno ché il mediatore creditizio può causare alla clientela e’ lo smarrimento di documentazione.
Quale documento può valere tanto?!
Riteniamo opportuno quindi rivedere i massimali così enormemente sovradimensionati.
In merito al art.6 comma 1, dove si prevede l’incompatibilità’ tra mediatore creditizio ed agente in attività finanziaria, pur essendo d’accordo nella distinzione delle professioni, sarebbe opportuno prevedere la possibilità per l’agente in attività finanziaria di sottoscrivere incarichi mono mandatari per singole tipologie di prodotti creditizi.
A titolo semplificativo prevedere la possibilità che l’agente in attività finanziaria sottoscriva un mono mandato per le cessioni del quinto dello stipendio con un intermediario “a” e contemporaneamente altro mono mandato per mutui ipotecari con istituto “b” e così via per tutti i prodotti creditizi.
Consapevoli dell’importanza rivestita dalle figure professionali che rappresentiamo nel tessuto socio economico italiano, forti del quotidiano riscontro ricevuto, si richiede l’attenta valutazione del presente documento non ché una audizione a qualsiasi livello, da voi ritenuto opportuno, per meglio specificare quanto sopra.
 

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