Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Comunque penso che la gente abbia compreso il salto tecnologico che c'è tra le case nuove e le case di 15 - 20 anni fa. Un discrimine grezzo di solito è il riscaldamento a pavimento (il salto tecnologico è enormemente più complesso ma semplifichiamo). Penso che le case usate abbiano davanti una bella discesa di prezzo nei prossimi tempi. Salvo magari le location più fortunate o insostituibili. Se sei in Porta Romana o a Brera ti prendi i tuoi bei caloriferoni in ghisa e vai sereno, in generale penso che la gente vorrà sempre spendere meno per l'usato.
Un po' come le auto a benzina/diesel tra un po'. Quando le elettriche prenderanno piede, l'usato a petrolio crollerà di prezzo.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Comunque penso che la gente abbia compreso il salto tecnologico che c'è tra le case nuove e le case di 15 - 20 anni fa. Un discrimine grezzo di solito è il riscaldamento a pavimento (il salto tecnologico è enormemente più complesso ma semplifichiamo). Penso che le case usate abbiano davanti una bella discesa di prezzo nei prossimi tempi. Salvo magari le location più fortunate o insostituibili. Se sei in Porta Romana o a Brera ti prendi i tuoi bei caloriferoni in ghisa e vai sereno, in generale penso che la gente vorrà sempre spendere meno per l'usato.
Un po' come le auto a benzina/diesel tra un po'. Quando le elettriche prenderanno piede, l'usato a petrolio crollerà di prezzo.
Può essere, ma è un discorso che secondo me cambia parecchio da città a città. Qua un usato a buon prezzo non si trova praticamente più
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Non hanno una lira !! Vanno a vedere case basandosi NON sul costo ma sulla rata dei mutuo.
È sempre stato così. Il prezzo degli immobili non lo decide il venditore, nè quantomeno il compratore, ma lo decidono le banche.

Era così 40 anni fa, 30, ma anche negli anni 2000 (quando se prendevi 1000e al mese la rata del mutuo poteva essere di 1000e, e i risultati si vedono), ed è così anche oggi, che ti fanno le lastre prima di concederti un mutuo...
 

Micron

Membro Attivo
Privato Cittadino
BAH.

Si compravendono case da millecinquecento anni prima di Cristo.

Mille anni Prima che inventassero il danaro.

Tremila anni prima della comparsa delle prime banche.

Non credo che al tempo dei romani, nel medio evo o durante il rinascimento ci fosse un mercato immobiliare neanche lontanamente paragonabile a quello attuale, che è frutto della crescita demografica, dell’industrializzazione e della società capitalistica.
Senz’altro si vendevano case anche prima ma le dimensioni e i mezzi a disposizione (credito) non ci sono sempre state, sono un fenomeno relativamente recente.
Senz’altro in passato non esisteva che si comprasse casa la fascia economicamente più debole della popolazione (che magari se la costruiva in campagna, dove viveva e lavorava).
Oggi è a mio parere vero che la politica delle banche ha una correlazione abbastanza diretta con i prezzi delle case.
Se hai niente o una manciata di decine di migliaia di euro effettivamente la tua possibilità di comprare è determinata dalle banche, da quale percentuale del tuo reddito ti permettono di usare per pagare la rata, di quanto LTV concedono e di quanti anni ti permettono di pagare.
Certo se ti riferisci alla percentuale più ricca della popolazione hai ragione, le banche non incidono.
Ma nella maggior parte dei casi si, la banca decide un po’ le regole del gioco
 

brina82

Membro Storico
Professionista
BAH.

Si compravendono case da millecinquecento anni prima di Cristo.

Mille anni Prima che inventassero il danaro.

Tremila anni prima della comparsa delle prime banche.
Sì Pyer, ma appunto le regole sono cambiate nel tempo.

Oggi sono rare le compravendite in assenza di finanziamenti, e i prezzi sono dettati dalla rata del mutuo concessa dalle banche.
 

plutarco

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Mi ripeto, ma penso che serva.

NON SI DEVE andare a visionare appartamenti che costano più di quanto ci si può permettere, contando sui ribassi.

La possibilità di ribassare non è un diritto.

E' una scelta che fa il proprietario condivisa con l'agente immobiliare e che è dovuta a molte situazioni contingenti.

E ci sono molti proprietari che non hanno nè voglia di ribassare nè necessità, per cui oltre certi limiti - magari corti - non vanno.

E' bene che questo entri nella testa di chi vuole acquistare, per evitare delusioni cocenti e perdite di tempo.

Se non mi posso permettere il trilocale, devo accontentarmi del bilocale.
Poi lo venderò e magari potrò permettermi il trilocale.
E così via.

Oggi tutti vogliono partire dal tutto e subito.
Non si può.
Ma perché non provare??? cChe male c'è???
 

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