dia 72

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve,
vi pongo il mio quesito. Ho sottoscritto un preliminare di compravendita di un immobile ad uso civile abitazione per un prezzo di 180.000 euro. Su detto immobile, gravava un mutuo ipotecario di 170.000 euro. Con la società costruttrice si concordo' un acconto al preliminare di compravendita (con immediato possesso dell'immobile) di 50.000 euro con conseguente frazionamento e riduzione della quota del mutuo alla stipula dell'atto e del relativo contratto di accollo con la banca. Avendo versato un acconto di 50.000 euro, la relativa quota di mutuo, si sarebbe ridotta a euro 130.000. A questo punto, la societa' costruttrice, avrebbe dovuto richiedere una restrizione d'ipoteca e quindi portare il valore dell'ipoteca, da 170.000 a 130.000 euro. La societa' proprietaria, iniziando ad avere problemi economici, non ha piu' avuto la capacita' di poter eseguire detta operazione. In seguito, la banca, ha anche pignorato l'immobile da me compromesso e mi chiedeva di stipulare un nuovo contratto di mutuo non concedendomi piu' l'accollo previsto dal preliminare e per l'intera somma di 170.000 euro.

A questo punto, mi sono rivolto ad un avvocato, al quale, ho specificato:
-
- che ho sottoscritto un preliminare di compravendita di un immobile (con immediato possesso) del costo di 180.000 euro, versando un acconto di 50.000 euro
- che su detto immobile gravava da parte della banca, un mutuo ipotecario di 170.000 euro
- che ho preso possesso di un appartamento non ancora ultimato e quindi non abitabile;
- che con relativo contratto di comodato ed autorizzazione da parte della societa' proprietaria ad eseguire e pagare i lavori di ultimazione, ho iniziato a risiedere nell'appartamento.
- che ho eseguito e pagato tutti gli oneri inerenti i lavori e le spese di allaccio delle utenze
- che attualmente, sono 6 anni che vivo ed ho la residenza in detto immobile
- che il preliminare di compravendita e' stato sottoscritto prima della data del pignoramento da parte della banca
- di aver regolarmente pagato tutte le quote condominiali, compresi tutti gli oneri relativi a manutenzioni straordinarie e migliorie relative al condominio
- che non e' piu' possibile per me stipulare l'atto definitivo di compravendita in quanto, non e' stata eseguita la restrizione della quota di mutuo e soprattutto l'immobile e' stato pignorato dalla banca

A questo punto, l'avvocato, mi dice di stare assolutamente tranquillo in quanto nessun giudice mi puo' negare l'assegnazione coatta dell'immobile oggetto di compravendita.

Il risultato? dopo una serie di rinvii delle udienze, l'assegnazione, non e' stata concessa ed addirittura il 15 settembre 2015 l'appartamento sara' oggetto di asta giudiziaria.

Mi potete dare un consiglio, un aiuto?Cosa posso fare ?
 

dia 72

Membro Junior
Privato Cittadino
Mi sono fidato del costruttore, un amico da tanti anni, il quale mi ha detto che avrebbe fatto tutto il necessario con la banca. Poi ho scoperto il pignoramento è così l'atto non l'ho potuto più registrare.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
azz....
il preliminare era stato registrato?

Gmp, confessa, volevi volevi dire trascritto.

Tanto abbiamo capito che non e' stato fatto, purtroppo.

Temo si possa fare poco.

Non sono avvocato, ma non capisco come hanno fatto a farti sperare nell'assegnazione.
Sei tra i creditori insinuati in procedura?

Sentiamo se riesce a d'arti un suggerimento il nostro @Avv Luigi Polidoro
 

Avv Luigi Polidoro

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Professionista
Ciao @miciogatto, grazie per il tag questa discussione mi era sfuggita.
Come hanno già detto coloro che mi hanno preceduto, c'è poco da fare e anche io mi chiedo come possano aver assicurato a @dia 72 che avrebbe ottenuto certamente l'assegnazione.
Il preliminare, seppure stipulato antecendentemente al pignoramento, non è opponibile alla banca perché non trascritto.
I 50.000,00 euro versati al costruttore rappresentano una parte di prezzo versata per un immobile per cui si è verificata evizione, quindi potranno essere oggetto di richiesta di risarcimento alla società costruttrice (con tutti i problemi conseguenti, sarà molto difficile riprenderli) ma certamente la loro dazione non potrà essere opposta alla banca.
Unica speranza era / è quella di trattare, immagino però che i margini economici siano fortemente ridotti se non assenti (viste le spese sostenute per il completamento dell'immobile).
Una domanda, immagino già la risposta ma devo farla: @dia 72 il preliminare che avete sottoscritto faceva riferimento ad "immobile da costruire" o, comunque, alla normativa di cui al D. Lgs. 122/2005?
Seconda domanda: nella procedura esecutiva, iniziata dalla Banca, son intervenuti altri creditori?
 

dia 72

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao @miciogatto, grazie per il tag questa discussione mi era sfuggita.
Come hanno già detto coloro che mi hanno preceduto, c'è poco da fare e anche io mi chiedo come possano aver assicurato a @dia 72 che avrebbe ottenuto certamente l'assegnazione.
Il preliminare, seppure stipulato antecendentemente al pignoramento, non è opponibile alla banca perché non trascritto.
I 50.000,00 euro versati al costruttore rappresentano una parte di prezzo versata per un immobile per cui si è verificata evizione, quindi potranno essere oggetto di richiesta di risarcimento alla società costruttrice (con tutti i problemi conseguenti, sarà molto difficile riprenderli) ma certamente la loro dazione non potrà essere opposta alla banca.
Unica speranza era / è quella di trattare, immagino però che i margini economici siano fortemente ridotti se non assenti (viste le spese sostenute per il completamento dell'immobile).
Una domanda, immagino già la risposta ma devo farla: @dia 72 il preliminare che avete sottoscritto faceva riferimento ad "immobile da costruire" o, comunque, alla normativa di cui al D. Lgs. 122/2005?
Seconda domanda: nella procedura esecutiva, iniziata dalla Banca, son intervenuti altri creditori?

Grazie a tutti per le risposte.
In riferimento alla prima domanda del avv. Luigi Polidoro, con riferimento lgs. 122/2005 rispondo che in effetti alla data della sottoscrizione del compromesso, l'appartamento e tutto il fabbricato non era in possesso della certificazione di agibilità, infatti è stato sottoscritto anche un contratto di comodato con cui il costruttore che mi autorizzava ad eseguire i lavori di completamento e rifinitura ai fini di ottenimento del agibilità e quindi l'uso dello stesso.
In riferimento alla seconda domanda, si sono intervenuti altri creditori.
Che cosa posso fare?
 

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