LUIGI07

Membro Junior
Gradirei sapere qualora si riscontrasse , dopo il rogito, una leggera difformità della planimetria rispetto lo stato attuale dell'appartamento su chi ricadrà l'onere di una eventuale regolarizzazione catastale?
Sul venditore o sull'acquirente?
Il notaio, contestualmente all'atto di vendita finale, ha espressamente chiesto al venditore se la planimetria fosse perfettamente conforme, facendola controfirmare dal venditore e, se non erro, anche dall'acquirente.

Grazie e saluti

Luigi A.
 
Salve, l'acquirente erra bene si facesse avanti prima del rogito, chiedendo al venditore la regolarizzazione della difformita' (da ricordare: cil in sanatoria e POI variazione catastale!) Se il rogito e' stato regolarmente fatto, si suppone entrambe le parti abbiamo avallato la conformita' vera o presunta che sia del'immobile; orami quindi l'eventuale regolarizzazione sara' a carico dell'acquirente, ora proprietario!
 
Se le difformità incidono sul calcolo della rendita catastale allora il venditore ne è responsabile penalmente (v. Circolare Ag. territorio 02/2010 in attuazione della legge 31 maggio 2010 n.78 Art. 19 comma 14)
 
... ... Se il rogito e' stato regolarmente fatto, si suppone entrambe le parti abbiamo avallato la conformita' vera o presunta che sia del'immobile; orami quindi l'eventuale regolarizzazione sara' a carico dell'acquirente, ora proprietario!

Se l'acquirente infatti firma una planimetria al rogito giurando sia conforme, e invece non lo è, ormai è come se la modifica l'avesse fatta lui, perchè ufficialmente al rogito l'appartamento risultava come planimetria allegata.
 
Secondo me la cosa non è molto giusta, ma non parlo dal punto di vista legale. Il venditore giurando la conformità della planimetria potrebbe essere in malafede, cosa che per l'acquirente è impossibile che accada, in quanto contro i propri interessi.
Spesso, alcune micro-modifiche della planimetria sono evidenti solo a persone del settore o magari si viene a conoscenza di tale anomalia soltanto durante i lavori di ristrutturazione.
Cosa giusta sarebbe, invece, se l'acquirente informato dal venditore, fosse a conoscenza della difformità accettandola davanti al notaio contestualmente al rogito.
Voglio far presente che questo è soltanto il mio punto di vista, probabilmente errato.

Grazie e saluti

Luigi A.
 
Secondo me la cosa non è molto giusta, ma non parlo dal punto di vista legale. Il venditore giurando la conformità della planimetria potrebbe essere in malafede, cosa che per l'acquirente è impossibile che accada, in quanto contro i propri interessi.
Spesso, alcune micro-modifiche della planimetria sono evidenti solo a persone del settore o magari si viene a conoscenza di tale anomalia soltanto durante i lavori di ristrutturazione.
Cosa giusta sarebbe, invece, se l'acquirente informato dal venditore, fosse a conoscenza della difformità accettandola davanti al notaio contestualmente al rogito.
Voglio far presente che questo è soltanto il mio punto di vista, probabilmente errato.

Grazie e saluti

Luigi A.

Si presuppone che l'acquirente veda l'immobile che sta acquistando e quindi possa verificare con i suoi occhi la conformità o meno della planimetria (che ovviamente deve avere prima del rogito).
 
Il venditore di un immobile dovrà pertanto dichiarare, e il notaio rogante inserire detta dichiarazione nell’atto di compravendita, che l’immobile oggetto di compravendita si trova nello stesso stato di fatto rappresentato nella planimetria catastale allegata all’atto.
Col decreto legge D.L. 78/2010 .... c'è di fatto una dichiarazione mendace da parte del venditore!
 
Leggi la circolare 02/2010 dell'Agenzia del territorio. Se si tratta di difformità che non incidono sul calcolo della rendita non vi è obbligo di presentare la richiesta di variazione da parte del venditore e tu non puoi pretendere niente. Nel caso invece incidano, in base alla gravità, può essere addirittura reso nullo l'atto tramite "querela di falso" punibile fino a due anni di reclusione.
 
Perchè pareri contrastanti? :-?
Abakab ti ha spiegato a livello legislativo/giudiziale cosa accade. Io e gli altri a livello urbanistico/catastale, ma il concetto è lo stesso: deriva tutto dalla stessa legge.
 

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