kenwood

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve a tutti,
mi sono appena iscritta sperando di trovare una soluzione al "grosso" problema, che cercherò di sintetizzare.
Ho stipulato come acquirente il preliminare di vendita per una casa (in forma di scrittura privata a dicembre 2009). Consegnati tutti i documenti al notaio per il rogito (previsto per fine marzo), si "scopre" che sulla casa grava un ipoteca giudiziale e successivo pignoramento (per parte di mutuo non pagato dal proprietario). Ma non solo! A questi si sono aggiunti i c.d. "creditori interventuti", per una cifra pari a 30 mila euro circa.
faccio presente che inizialmente nè l'agenzia, ne il prorpietario, ne il notaio, mi hanno messo al corrente della situazione. l'agenzia si è limitata a chiamarmi per dire che "a causa di problemi tecnici" sarebbe stato utile posticipare il rogito di un paio di mesi.
così ho fatto, ma subito dopo sono riuscita a sapere dal notaio come stavano realmente le cose! lui mi ha assicurato che le cose si possono mettere a posto, ma ci vuole un po' di pazienza (ottenere le rinucie a procedere, ottenere revoca del pignoramento ecc.).... intanti il proprietario rifiuta uno sconto sul prezzo, in oltre, la seconda data previta per il rogito è passata anch'essa (31 maggio) e io non so che fare!!!!
scusate la lungaggine ma ho veramente bisogno di un consiglio!
Grazie
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Mi sono già trovato in una situazione simile e ti dico come ne sono uscito io:
Contattati tutti i creditori e ricevuta lettera con estratto conto debitorio alla data del rogito, con impegno a non proseguire l'azione legale.
Fissato l'atto dal notaio
predisposti assegni circolari intestati ai creditori
Atto con tutti presenti e lettere di assenso alla cancellazione, il creditore prendeva l'assegno e rilasciava lettera; il venditore firmava per quietanza.

Il problema si potrebbe porre se fra questa operazione e il rogito si aggregano ulteriori creditori.
Io questa operazione l'ho fatta davanti al giudice dell'esecuzione perché la casa era addirittura all'asta.
 

kenwood

Membro Attivo
Privato Cittadino
grazie per avermi risposto così velocemente!
a quanto ho capito, il notaio sta procedendo così, cioè sta raccogliendo tutti gli impegni a non proseguire l'azione legale.
Quindi, se la data del rogito riusciamo a farla coincidere con la data in cui facciamo l'operazione suddetta con i creditori, non ci dovrebbero essere altri problemi (altri creditori)! Giusto?
Un'altra cosa! visto tutti i disagi che stiamo subendo a causa dei continui ritardi e vista la "malafede" del proprietario nel vendere una casa pignorata, non sarebbe giusto ottenere uno sconto sul prezzo? Dopo tutto se io dovessi rinunciare all'acquisto le rinucie a rpseguire le azioni legali si andrebbero a far benedire, visto che si basano sull'esistenza di un preliminare di vendita! Cosa ne pensi?
grazie ancora!
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
I creditori hanno tutto l'interesse a che la casa non vada all'asta quindi non mi preoccuperei del giorno esatto, se le lettere sono datate 15 giugno e l'atto lo fate il 20 ballano pochi € di interessi e non ci dovrebbero essere problemi.

A volte i proprietari non si rendono conto della situazione in cui sono e pensano di poter trovare un altro acquirente il giorno dopo.
Se il prezzo che hai offerto per te era congruo non chiedere sconti o altre cose che potrebbero far saltare tutto.
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
Roberto ha perfettamente ragione e andrà così senz'altro ma.... c'è un ma.

Con un pignoramento aperto chiunque sia creditore del venditore si può inserire. poco male se il prezzo di vendita dell'immobile è abbastanza capiente per poter pagare tutti. Male lo diventa se i soldi non bastano più, quindi la procedura indicata da Roberto è perfetta, ma anche da fare in fretta
 

ivaring

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Mi sono già trovato in una situazione simile e ti dico come ne sono uscito io:
Contattati tutti i creditori e ricevuta lettera con estratto conto debitorio alla data del rogito, con impegno a non proseguire l'azione legale.
Fissato l'atto dal notaio
predisposti assegni circolari intestati ai creditori
Atto con tutti presenti e lettere di assenso alla cancellazione, il creditore prendeva l'assegno e rilasciava lettera; il venditore firmava per quietanza.

Il problema si potrebbe porre se fra questa operazione e il rogito si aggregano ulteriori creditori.
Io questa operazione l'ho fatta davanti al giudice dell'esecuzione perché la casa era addirittura all'asta.

Ciao Roberto, ma in caso la casa fosse all'asta, potrebbero sorgere altri creditori (forse non nominati nella perizia?).

Ivar.
 

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