Fumarola Fabrizio

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Buongiorno a tutti,
Sto prendendo una decisione in questo periodo relativa al mio futuro professionale, il quale si sta indirizzando, dentro di me, verso la mediazione immobiliare. Innanzitutto vorrei farvi un preambolo, utile a capire la mia indecisione.

Ho 23 anni, da circa marzo dello scorso anno lavoro come consulente assicurativo, con relativa iscrizione nell'albo Rui, per un noto e importante brand Italiano ed internazionale. Sappiamo tutti che, anche se in un anno e poco più, il lavoro in ambito vendita ti cambia e forma, sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista personale. Amo il lavoro nel commerciale, lo adoro alla follia, ma non amo essere sfruttato e preso in giro. Attualmente non godo di una scala provvigionale che sia gratificante, anzi la dichiarerei avvilente. Nonostante i miei successi, piccoli o grandi che siano, che mi hanno portato da marzo 2017 a dicembre 2017 a chiudere 23 contratti, per un totale di 10 clienti, il miei compenso (ovvero provvigioni) non hanno toccato nemmeno € 5.000 (esempio stupido, per un investimento di € 70.000 mi è stata corrisposta una provvigione di € 286 netta). La mia attività lavorativa è composta solo da contatto a freddo (principalmente su contatto diretto e chiamate a freddo) senza nessun tipo di supporto marketing di agenzia (retrograda e fissata su metodi che negli anni '80 hanno portato alcune persone al successo). Unita a richieste sempre più assurde (cioè quella di occuparmi di alcuni piccoli ambiti amministrativi, non durante l'orario lavorativo e senza alcun tipo di compenso bonus). Alla luce di questi perpetrati trattamenti, nonostante le lamentele ed il costante turnover in agenzia, mi sono definitivamente reso conto che l'obbiettivo generico fosse quello di spremere il più possibile, e non quello di creare un "vivaio" di risorse.

Da qui la mia decisione di allontanarmi a breve dall'agenzia, di abbandonare il settore assicurativo (per una totale delusione dall'ambito) e di buttarmi sul mercato che da sempre mi ha attirato ed entusiasmato. Quello immobiliare appunto.

Ho dei progetti/obbiettivi, so che è stupido dirlo ora, ma per mia personale formazione, devo sapere dove mirare. Voglio, in un futuro, lontano o meno che sia, essere totalmente indipendente e puntare ad aprire una mia agenzia, privata. So che per farlo le mie necessità al momento sono quelle di costruirmi, imparare e praticare la professione, e da lì partire a ricalibrare il tiro. E per farlo, per forze di cose, devo lavorare in un franchising.
Quindi la mia decisione da ponderare richiede questi fondamentali:
- Ottima scuola
- Abilitazione alla professione
- compensi che siano sostenibili all'attività lavorativa e alla mia vita privata (tutto dipende da me, certo, ma per il mio lavoro richiedo dei compensi, che siano fissi o provvigionali, idonei a non farmi sfociare al di sotto della soglia della povertà.)

Dunque, con questi preamboli, brancolo in bilico tra due grosse realtà qui a Bari: Tecnocasa e Remax.
Premetto che di roba ne ho letta tanta, ho anche fermato qualche neo consulente Tecnocasa, ma le mie informazioni a riguardo le prendo con le pinze.

- Tecnocasa
I miei timori principali vertono sulle lamentele perpetrate online e dai consulenti. A fronte di un fisso le provvigioni si limitano ad una presa in giro (della provvigione corrisposta all'agenzia te ne arriva il 10% - > vendita appartamento a €150.000 - > provvigione di €450) non voglio essere strapagato, sia chiaro, ma penso che questa professione sia nobilissima, e sono convito che la vostra attività lavorativa non valga, per o sacrifici, l'impegno ed altre mille cose, €500 a transizione riuscita, o mi sbaglio?
Altro tasto dolente è che in realtà in Tecnocasa ti occupi solo di acquisizione, porta a porta e chiamate a freddo, che sono vitali per l'agenzia, indubbiamente, ma io cerco un ottima scuola, che mi formi a 360 e che mi permetta anche di imparare a vendere, oltre che ad acquisire.

- Remax
Paghi per esserci. That's it. Non è una cosa che mi va a genio, detto sinceramente, ma lo potrei anche accettare. Ho sentito di consulenti che, contribuendo con €100 al mese, possono accaparrarsi un 50% della provvigione d'agenzia (stesso esempio vendita casa €150.000 - > commissione al 3% - > provvigione €2.250) compenso stimolante, adeguato e soprattutto mi permette di vivere la mia vita privata più serenamente.

Alla luce di ciò, potreste delucidarmi correggendo/aggiungendo informazioni? Ho bisogno di fare queste valutazioni e capirne qualcosa. Parlandoci chiaramente odio i franchising e i metodi nazisti, ora come ora propendo per remax.

Aspetto vostre,
Grazie mille.
Fabrizio.
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
comincia con tecnocasa, almeno ti prendi un minimo di fisso (di solito lo danno) ed impari le basi. Poi quando ti senti un po' più sicuro ed hai un minimo di storico tuo (ossia riesci a renderti conto di quanto produci) chiedi di più. Quando non ti daranno di più, inizia a guardarti intorno finché non trovi chi ti da il giusto e molla la tecnocasa. Se/quando lo trovi resta per un po' e studia la situazione, se ne val la pena compra le quote dell'agenzia o apriti un ufficio tuo.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Non vorrei deluderti, ma temo che le realtà delle agenzie immobiliari, soprattutto in franchising, non siano molto diverse da quelle che lamenti nella tua assicurazione...
sia per il tipo di lavoro richiesto, sia per il lato economico,
Tieni presente che viviamo una realtà molto difficile da anni e che all'orizzonte non si profila niente di più luminoso, anzi.

Io al tuo posto cercherei lavoro presso un'altra assicurazione e sfrutterei quanto imparato finora.
 

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