brina82

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Buongiorno.

Mia sorella è proprietaria di un immobile affittato ad un'anziana signora (circa 85 anni); nell'immobile abitano anche due figli che a causa di vicissitudini varie abitano con l'anziana donna.

Vi è un terzo figlio che abita per conto proprio da un'altra parte, con moglie e figli.

L'anziana signora ha sempre pagato regolarmente i canoni di affitto (mia sorella è proprietaria da meno di 10 anni; la signora vi abita da almeno 20-30 anni, sempre in affitto), salvo poi col covid avere dei problemi purtroppo (figli che hanno perso il lavoro, ecc.).

Abbiamo provato diverse volte anche a rinegoziare il canone per cercare di pagare meno tasse a causa dei mancati introiti da covid-19, ma l'anziana signora non ha mai voluto collaborare (non ha MAI voluto firmare alcun documento/contratto di rinegoziazione perchè dice che non si fidava e che lei paga fino all'ultimo spiccio, coi soldi di chi non si sa però...), in più non vuol far entrare nessuno dentro casa perchè dice che ha paura e che non è vaccinata (c'è anche un termosifone che perde, con bacinella costante). L'altro giorno, dopo che mi ha negato per l'ennesima volta l'accesso per riparare la perdita, le ho detto che se si rompe qualcosa noi non veniamo con urgenza e su chiamata, a riparare il danno.

L'immobile infatti comincia letteralmente a "fare acqua da tutte le parti", perchè comunque fa parte di una palazzina degli anni '60 e non è mai stato ristrutturato, e al più presto è necessaria una ristrutturazione totale dell'appartamento.

Non penso che siamo dei "cani" per cui vista la situazione abbiamo accettato di incassare anche 4-500e mensili, a fronte deglo 800e contrattuali, e attualmente lei versa qualcosa come 500e al mese (decide lei in base a quanto può), ma le tasse ci sono (e anche i lavori condominiali da fare) per cui non si può andare avanti così, anche perchè ho detto a mia sorella che per 500e la prendo io in affitto.

Il contratto scadrà a settembre 2023 e l'idea è quella di "resistere" fino a quella data, per cui mia/nostra intenzione sarebbe quella di iniziare a inviare comunicazioni già a partire da gennaio 2022 e anche qualora tornasse a pagare 800e mensili, spiegando che la casa ci occorre e che tra l'altro è NECESSARIA una ristrutturazione: già stiamo avendo problemi con un'altra casa affittata ove è necessario rifare il bagno e probabilmente dovremo spedire gli inquilini una settimana in albergo per poter fare i lavori.

A questo punto vorremmo vendere (da valutare se previa ristrutturazione).

Consigli? Grazie a chi vorrà rispondere.

PS a chi sostiene che non si dovrebbe restare anonimi nel forum gli chiedo: come avrei dovuto raccontare questa storia? Avrei potuto omettere il fatto che il proprietario è mia sorella, ma sicuramente si sarebbe capito, per chi conosce qualcosa di questa storia.
 
Ultima modifica:

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno.

Mia sorella è proprietaria di un immobile affittato ad un'anziana signora (circa 85 anni); nell'immobile abitano anche due figli che a causa di vicissitudini varie abitano con l'anziana donna.

Vi è un terzo figlio che abita per conto proprio da un'altra parte, con moglie e figli.

L'anziana signora ha sempre pagato regolarmente i canoni di affitto (mia sorella è proprietaria da meno di 10 anni; la signora vi abita da almeno 20-30 anni, sempre in affitto), salvo poi col covid avere dei problemi purtroppo (figli che hanno perso il lavoro, ecc.).

Abbiamo provato diverse volte anche a rinegoziare il canone per cercare di pagare meno tasse a causa dei mancati introiti da covid-19, ma l'anziana signora non ha mai voluto collaborare (non ha MAI voluto firmare alcun documento/contratto di rinegoziazione perchè dice che non si fidava e che lei paga fino all'ultimo spiccio, coi soldi di chi non si sa però...), in più non vuol far entrare nessuno dentro casa perchè dice che ha paura e che non è vaccinata (c'è anche un termosifone che perde, con bacinella costante). L'altro giorno, dopo che mi ha negato per l'ennesima volta l'accesso per riparare la perdita, le ho detto che se si rompe qualcosa noi non veniamo con urgenza e su chiamata, a riparare il danno.

L'immobile infatti comincia letteralmente a "fare acqua da tutte le parti", perchè comunque fa parte di una palazzina degli anni '60 e non è mai stato ristrutturato, e al più presto è necessaria una ristrutturazione totale dell'appartamento.

Non penso che siamo dei "cani" per cui vista la situazione abbiamo accettato di incassare anche 4-500e mensili, a fronte deglo 800e contrattuali, e attualmente lei versa qualcosa come 500e al mese (decide lei in base a quanto può), ma le tasse ci sono (e anche i lavori condominiali da fare) per cui non si può andare avanti così, anche perchè ho detto a mia sorella che per 500e la prendo io in affitto.

Il contratto scadrà a settembre 2023 e l'idea è quella di "resistere" fino a quella data, per cui mia/nostra intenzione sarebbe quella di iniziare a inviare comunicazioni già a partire da gennaio 2022 e anche qualora tornasse a pagare 800e mensili, spiegando che la casa ci occorre e che tra l'altro è NECESSARIA una ristrutturazione: già stiamo avendo problemi con un'altra casa affittata ove è necessario rifare il bagno e probabilmente dovremo spedire gli inquilini una settimana in albergo per poter fare i lavori.

A questo punto vorremmo vendere (da valutare se previa ristrutturazione).

Consigli? Grazie a chi vorrà rispondere.

PS a chi sostiene che non si dovrebbe restare anonimi nel forum gli chiedo: come avrei dovuto raccontare questa storia? Avrei potuto omettere il fatto che il proprietario è mia sorella, ma sicuramente si sarebbe capito, per chi conosce qualcosa di questa storia.
Ciao, consiglio numero 1: vai con ampio anticipo da un avvocato per preparare la fase di rilascio dell'immobile nel 2023, non è affatto scontata.
I figli, che vivono li e che credo non siano dei ragazzini, non entrano nella questione?
Per il resto ad immobile vuoto(in bocca al lupo) valuta con un buon agente immobiliare se è economicamente più vantaggioso venderlo da ristrutturare o ristrutturato
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Il contratto è stato fatto con la madre.
Si certo, chiarissimo, ma sul contratto non c'è scritto che l'inquilina non fa entrare il proprietario, pertanto la questione esula un po' dal contratto. Se io vedessi mia madre in quella situazione con i proprietari mi sentirei chiamato in causa, visto che vivo in quella casa (ma anche se abitassi a 1000 km)
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Si certo, chiarissimo, ma sul contratto non c'è scritto che l'inquilina non fa entrare il proprietario, pertanto la questione esula un po' dal contratto. Se io vedessi mia madre in quella situazione con i proprietari mi sentirei chiamato in causa, visto che vivo in quella casa (ma anche se abitassi a 1000 km)

E' ovvio che i figli ci stanno marciando, sia che abbiano effettivamente perso il lavoro, sia che lo abbiano ritrovato...
 

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