Riapro il topic e vi informo dell'epilogo, a seguito dell'ultimo incontro-scontro i nostri legali e quelli della venditrice scrivono all'acquirente, i miei per la provvigione, i legali della signora per informarlo che se entro fine marzo non si fosse presentato all'atto lei si sarebbe tenuta la caparra e avrebbe rimesso la casa in vendita, inizialmente il proponente acquirente risponde di suo pugno dicendo che la casa con i controsoffitti gli andava bene ma a 20.000€ di meno, poi ha rilanciato... 10.000€ di meno, in entrambi i casi rimaniamo tutti irremovibili e lui incarica un legale, il suo legale chiama il nostro dicendo testuali parole "dovete scusare il mio cliente, ha fatto solo una grandissima figura di ****, a seguito di mie spiegazioni l'ho convinto ad andare in atto entro il 31" e così è stato, in tutto questo, il signore ha pagato quanto pattuito fino all'ultimo centesimo, in più ora gli avvocati della venditrice gli stanno chiedendo i soldi delle loro consulenze e delle consulenze dei tecnici che hanno dovuto incaricare a sostegno della nostra tesi.
Questo per dire che anche le leggi urbanistiche sono interpretabili e a fronte di palese malafede non c'è cavillo che tenga, amen.
