Zazà

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti, sono nuovo su questo forum e ho bisogno del vostro aiuto, e adesso vi racconto la mia odissea nell'acquistare un appartamento. Cercherò di essere molto sintetico:
Alla ricerca di una casa già da qualche mese a Bologna, giorno 30/06/22 io e la mia ragazza tramite agenzia immobiliare facciamo visita ad un appartamento che ci piace fin da subito. Ci prendiamo un giorno di tempo per riflettere e ritorniamo in agenzia il giorno successivo 01/07/22 per fare proposta d'acquisto. Compiliamo il modulo prestampato dell'agenzia, dove viene specificata la data del rogito scriviamo 31/01/23 in quanto l'agente immobiliare ci dice che la proprietaria che risiede attualmente nell'immbile, essendo anziana e avendo vissuto lì molti anni vuole un pò di tempo per organizzarsi il trasloco e ambientarsi nell'altra sua casa del paese di origine. Al che acconsentiamo questa richiesta e firmiamo la proposta, stacchiamo un assegno di 5000euro come caparra confirmatoria e un altro assegno di 9760euro come provvigione dell'agenzia (ci chiedono il 5%, un pò tanto, ma alla fine il prezzo dell'immobile+box è interessante per cui accettiamo la richiesta in quanto non trattabile) accompagnato da un modulo dove dice che l'agenzia si sarebbe pagata all'accettazzione della proposta d'acquisto.
Giorno 6/07/22 veniamo convocati in agenzia a prendere visione della proposta accettata il giorno precedente 5/07/22. Ma l'agenzia non consegna l'assegno di caparra alla proprietaria che preferisce il bonifico. Nel frattempo lei va fuori città nel suo paese natale e quando viene chiamata dall'agenzia per farsi comunicare l'iban dice che non vuole più vendere e che se n'è pentita. L'agenzia che nel frattempo ha registrato la proposta all'agenzia delle entrate, si mette subito in moto per farla ragionare prima con telefonate poi con raccomandata e infine raggiunendola di persona dicendole che se non vuole più vendere dovrà dare il doppio della caparra (anche se non incassata) e le addebbitano le spese dell'agenzia.
Ed eccoci arrivati qui: Vi chiedo come devo comportarmi? (in realtà ho già preso contatti con un avvocato), non mi importa più di acquistare perchè può avere tutte le sue ragioni per non vendere, ma in questa vicenda ho paura di rimetterci economicamente anche perchè se pur ci guadagno 5000euro (somma che la proprietaria è disposta a darmi), l'assegno che riguarda la mediazione (che per l'agenzia immobilirare è avvenuta) è ancora nelle mani dell'agenzia che al momento mi dice "verbalmente" che non vogliono incassare ma si sa, tra il dire e il fare....
Vi chiedo cosa posso fare? Avete consigli da darmi? Grazie a tutti in anticipo per l'attenzione.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Vi chiedo cosa posso fare? Avete consigli da darmi? Grazie a tutti in anticipo per l'attenzione.
Fatevi dare 5mila euro dalla signora + una rinuncia scritta alla vs. provvigione da parte dell'agenzia, altrimenti pretendete il risarcimento del danno da parte della signora, ma non è automatico e dovrete probabilmente affrontare una lunga e costosa causa legale.
 

Zazà

Membro Junior
Privato Cittadino
Fatevi dare 5mila euro dalla signora + una rinuncia scritta alla vs. provvigione da parte dell'agenzia, altrimenti pretendete il risarcimento del danno da parte della signora, ma non è automatico e dovrete probabilmente affrontare una lunga e costosa causa legale.
Grazie per la pronta risposta. Si mi auguro che l'agenzia adoperi non dico col cuore ma con coscienza. Non mi sembra giusto che è tutta questa situazione sia io a rimetterci avendo fatto tutte le cose in regola, mi sembra un assurdità!
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Per dirla in poche parole: un pasticcio, poichè la proposta accettata equivale alla conclusione dell'affare, ma nel tuo caso ha scarso valore dato che la caparra non è stata incassata.

Per vie legali la vedo una questione annosa con dispendio di tempo, energie e costi con esito non proprio certo dato che la caparra non è mai stata versata e incassata dalla venditrice.

Vero è che l'agenzia ha tecnicamente maturato il diritto a percepire le provvigioni.

Una causa legale nei confronti della proprietaria (per raddoppio della caparra e risarcimento del danno), la vedo negativamente per diverse ragioni: esito non scontato (per caparra non incassata), rischio che la proprietaria possa "beneficiare di attenuanti" dovute all'età, e/o che alla conclusione della causa sia passata a miglior vita.

L'unica certezza che avresti sin da subito è dover pagare l'agenzia (quasi € 10.000,00) e anticipare costi e spese all'avvocato (qualche migliaio di euro).

Molto meglio quindi, sarebbe trovare un "accordo amichevole".

Come ha suggerito chi mi ha preceduto, fatti versare € 5.000,00 dalla proprietaria e ottieni in restituzione l'assegno dall'agenzia con rinuncia scritta a percepire la provvigione.

Se ciò non è possibile, e se il tuo intento è limitare il danno, rinuncia al risarcimento e ottieni di non pagare l'agenzia.
 

Zazà

Membro Junior
Privato Cittadino
Si ma la cosa a cui potrei appellarmi è: perché l'agenzia nel momento in cui ha saputo che la proprietaria non voleva più vendere è andata a registrare tempestivamente la proposta all'agenzia delle entrate!?
Io pure vorrei risolverla "amichevolmente" ed uscirne illeso anche perché ho già una predelibera di mutuo quindi con la stessa agenzia si può andare avanti a cercare altro.. non so se mi spiego..
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
e firmiamo la proposta, stacchiamo un assegno di 5000euro come caparra confirmatoria e un altro assegno di 9760euro come provvigione dell'agenzia
Secondo me è stato il primo errore: fino ad avvenuta accettazione, non dovevate anticipare nessun assegno all’agenzia, e loro non dovevano chiedervelo.

l'agenzia non consegna l'assegno di caparra alla proprietaria che preferisce il bonifico.
Secondo errore: l’agenzia ha il dovere di consegnare l’assegno immediatamente, alla conclusione del contratto, cioè quando il proponente riceve comunicazione dell’avvenuta accettazione (o firma per presa visione).
E se proprio la proprietaria preferiva il bonifico, dovevano comunicarvi subito l’Iban, per fare il versamento il più velocemente possibile.

Senza caparra incassata, chi vende non deve rendere il doppio.
Se avesse incassato, sarebbe più semplice farla ragionare, sapendo che ci perderebbe.
E l’agente avrebbe forse dovuto capire , al rifiuto di prendere l’assegno, che c’era qualcosa che non andava .
Si ma la cosa a cui potrei appellarmi è: perché l'agenzia nel momento in cui ha saputo che la proprietaria non voleva più vendere è andata a registrare tempestivamente la proposta all'agenzia delle entrate!?
Io pure vorrei risolverla "amichevolmente" ed uscirne illeso anche perché ho già una predelibera di mutuo quindi con la stessa agenzia si può andare avanti a cercare altro.. non so se mi spiego..
La registrazione è del tutto ininfluente, se non per i soldi spesi.
Certo potevano aspettare.
Tra l’altro, magari vi ha fatto pagare le imposte per la caparra, pur non essendo ancora versata; sarebbe utile saperlo.

Io vedo una certa responsabilità dell’agente, perlomeno una gran superficialità nella gestione della proposta e della caparra.
Se fossi in voi mi accontenterei di riavere l’assegno, e di ottenere dall’agenzia una liberatoria per le provvigioni, in cui attestano che non ve le chiederanno.
Poi cerca altro, non esclusivamente con quell’agente .
 
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Zazà

Membro Junior
Privato Cittadino
Secondo me è stato il primo errore: fino ad avvenuta accettazione, non dovevate anticipare nessun assegno all’agenzia, e loro non dovevano chiedervelo.


Secondo errore: l’agenzia ha il dovere di consegnare l’assegno immediatamente, alla conclusione del contratto, cioè quando il proponente riceve comunicazione dell’avvenuta accettazione (o firma per presa visione).
E se proprio la proprietaria preferiva il bonifico, dovevano comunicarvi subito l’Iban, per fare il versamento il più velocemente possibile.

Senza caparra incassata, chi vende non deve rendere il doppio.
Se avesse incassato, sarebbe più semplice farla ragionare, sapendo che ci perderebbe.
E l’agente avrebbe forse dovuto capire , al rifiuto di prendere l’assegno, che c’era qualcosa che non andava .

La registrazione è del tutto ininfluente, se non per i soldi spesi.
Certo potevano aspettare.
Tra l’altro, magari vi ha fatto pagare le imposte per la caparra, pur non essendo ancora versata; sarebbe utile saperlo.

Io vedo una certa responsabilità dell’agente, perlomeno una gran superficialità nella gestione della proposta e della caparra.
Se fossi in voi mi accontenterei di riavere l’assegno, e di ottenere dall’agenzia una liberatoria per le provvigioni, in cui attestano che non ve le chiederanno.
Poi cerca altro, non esclusivamente con quell’agente .
Si può sembrare così, ma a sentire l'agente immobiliare la proprietaria non ha voluto l'assegno che volevano consegnarle.
 

Zazà

Membro Junior
Privato Cittadino
Secondo me è stato il primo errore: fino ad avvenuta accettazione, non dovevate anticipare nessun assegno all’agenzia, e loro non dovevano chiedervelo.


Secondo errore: l’agenzia ha il dovere di consegnare l’assegno immediatamente, alla conclusione del contratto, cioè quando il proponente riceve comunicazione dell’avvenuta accettazione (o firma per presa visione).
E se proprio la proprietaria preferiva il bonifico, dovevano comunicarvi subito l’Iban, per fare il versamento il più velocemente possibile.

Senza caparra incassata, chi vende non deve rendere il doppio.
Se avesse incassato, sarebbe più semplice farla ragionare, sapendo che ci perderebbe.
E l’agente avrebbe forse dovuto capire , al rifiuto di prendere l’assegno, che c’era qualcosa che non andava .

La registrazione è del tutto ininfluente, se non per i soldi spesi.
Certo potevano aspettare.
Tra l’altro, magari vi ha fatto pagare le imposte per la caparra, pur non essendo ancora versata; sarebbe utile saperlo.

Io vedo una certa responsabilità dell’agente, perlomeno una gran superficialità nella gestione della proposta e della caparra.
Se fossi in voi mi accontenterei di riavere l’assegno, e di ottenere dall’agenzia una liberatoria per le provvigioni, in cui attestano che non ve le chiederanno.
Poi cerca altro, non esclusivamente con quell’agente .
Non ho pagato nessuna imposta per la caparra.
Loro hanno registrato il contratto all'agenzia delle entrate di tasca loro
 

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