betteg@

Membro Junior
Professionista
Non ho assolutamente promesso nulla a nessuno.
Ho cambiato idea perchè ripeto, il probabile acquirente non è assolutamente una persona affidabile e dal momento che io abito al piano superiore non vorrei nessun tipo di rogne in futuro.
Allora dovevi scrivere che non vendevi ai nullatenenti e a tutti quelli che hanno un colore della pelle diverso dal tuo
 

sasa28

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Allora dovevi scrivere che non vendevi ai nullatenenti e a tutti quelli che hanno un colore della pelle diverso dal tuo
Credo stai andando fuori strada, ho sbagliato sicuramente a scrivere "nullatenenti".
Avrei dovuto scrivere persona poco affidabile, la mia non era certamente una offesa verso chi è nullatenente.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Cerco di spiegarmi meglio.
Quello che tu descrivi, è la normale trafila quando un agente ritira una proposta; convoca il venditore, e gli sottopone la proposta, senza pretendere (ovviamente) una firma per presa visione.
Questo va bene se il rapporto venditore/agente, e la vendita, proseguono senza problemi: ma al primo intoppo, come in questo caso, se l’agente non può dimostrare di aver mostrato la proposta, rimane la parola di uno contro l’altro.
Ma dato che è lui a chiedere qualcosa, sarà lui a dover dimostrare di avere le prove di quello che dice.
E nessuno può avere certezza di come andrebbe a finire una controversia legale.
Peraltro continuo a ritenere strano non voler accettare una proposta a prezzo pieno.

Scusa se chiedo, ma non è che hai cambiato idea, e non vuoi più vendere, o , peggio, hai promesso di vendere ad altri ?

Ciò che scrivi è giusto in un normale rapporto tra persone oneste e corrette, ma non mi pare sia questo il caso.
Perciò se l'agente bleffa o anche se è nel giusto ma ritiene d'essere stato trattato furbescamente, basterà che si procuri due testimoni disposti ad affermare che al conferente l'incarico è stata sottoposta la proposta (etstimoni veri o fasulli che siano).

E' ovvio che il conferente l'incarico si sta comportando furbescamente, adducendo motivazioni futili (acquirente inaffidabile e fisime di vario genere); motivazioni che potrebbero pure essere accoglibili, a patto che venga pagata la provvigione all'agente per aver portato a termine il suo l'avoro.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
col senno di poi avresti dovuto "vedere" la proposta.
se è come la racconti tu, davvero la richiesta è oltremodo sgangherata; mi sembra davvero strano che un avvocato abbia accettato un incarico di tal fatta.

il non volere vendere a persona non gradita è cosa lecita: però dovevi esplicitare questa condizione con l'intermediario.
 

sasa28

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
col senno di poi avresti dovuto "vedere" la proposta.
se è come la racconti tu, davvero la richiesta è oltremodo sgangherata; mi sembra davvero strano che un avvocato abbia accettato un incarico di tal fatta.


Assolutamente hai ragione nel fatto che avrei dovuto almeno verificare l'esistenza della proposta corredata con un assegno. Ma la situazione ora è questa.

il non volere vendere a persona non gradita è cosa lecita: però dovevi esplicitare questa condizione con l'intermediario.
 
Ultima modifica di un moderatore:

sasa28

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Però ancora nessuno mi ha saputo rispondere sul fatto se e esiste o meno l'obbligatorietà da parte dell'agenzia di una comunicazione ufficiale(pec/raccomandata) sulla esistenza di una proposta di acquisto.
 

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