Marianna C.

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno, torno a sottoporvi il mio caso lungo e rognoso. Dopo una complicata trattativa per l'acquisto di un appartamento, finalmente tra 2 giorni firmeremo l'atto di compravendita. I nostri dubbi riguardano la provigione da corrispondere all'ai dal momento che nei nostri confronti ha sempre tenuto un atteggiamento di parte e poco professionale. Riassumo brevemente la questione:
A luglio scorso vediamo un immobile é facciamo una proposta che viene subito rifiutata del venditore, a settembre rifacciamo la proposta aumentando l'offerta di 10mila euro e viene accettata nonostante espressamente scritto che l'atto si sarebbe dovuto tenere a dicembre del 2020 perché ho un altro immobile in vendita. Nel giro di una settimana vendo questo immobile e decido di acquistare subito quello proposto dall'ai che prontamente fissa la data del compromesso. Il venditore però rinuncia a firmarlo perché è a conoscenza di alcune irregolarità catastali che gravano sulla casa e vuole prima regolarizzarle. Noi intanto chiediamo il mutuo che ci viene concesso senza problemi. In occasione dell'incontro per il mancato compromesso l'ai ribadisce la reciproca assenza di vincolo tra noi e venditori. Così, non solo l'ai porta un'altra famiglia a visitare l'immobile, ma ne abbassa anche il prezzo di vendita sul sito ( il proprietario però aveva chiesto di toglierlo dal mercato). Un paio di settimana fa mi chiama il titolare dell'agenzia (con cui non ho mai avuto a che fare perché si è occupato di tutto uno dei suoi venditori) offendendomi ed accusandomi di aver fatto saltare 3 trattative(?) e dicendomi di non riuscire a lavorare con noi. Mi impone poi di incontrarci quella sera stessa in agenzia per fare il punto della situazione. Anche in questa occasione il suo atteggiamento è stato aggressivo ed arrogante per poi ammansuirsi quando ho tirato fuori le unghie anche io e gli ho detto che con me non dovevano più parlare e che dovevano rivolgersi a mio marito. Anche in quella seduta (che ovviamente ho registrato) l'ai ha ribadito la nostra libertà nei confronti della parte venditrice e dell'agenzia stessa. Comunque ad oggi il nostro disappunto nei confronti dell'ai ci fa affrontare l'acquisto di questa casa senza entusiasmo. La mia domanda è:
C'è qualche possibilità di non pagare l'agenzia o di corrispondere una provvigione più consona al pessimo lavoro svolto? Potrebbe essere il caso di coinvolgere l'arbitrariato?
 

Lin0

Membro Attivo
Professionista
Non so cosa Intendi per arbitrato comunque, un conto è lavorare male, un altro non lavorare. Se non paghi di sicuro ti manda la lettera di un legale e ti butterai in una causa che durerà anni per poi perderla e dover pagare oltre alle provvigioni anche le spese legali. Alla fine hai comprato l'immobile che era il tuo progetto , goditelo e paga la provvigione.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Buongiorno, torno a sottoporvi il mio caso lungo e rognoso. Dopo una complicata trattativa per l'acquisto di un appartamento, finalmente tra 2 giorni firmeremo l'atto di compravendita. I nostri dubbi riguardano la provigione da corrispondere all'ai dal momento che nei nostri confronti ha sempre tenuto un atteggiamento di parte e poco professionale. Riassumo brevemente la questione:
A luglio scorso vediamo un immobile é facciamo una proposta che viene subito rifiutata del venditore, a settembre rifacciamo la proposta aumentando l'offerta di 10mila euro e viene accettata nonostante espressamente scritto che l'atto si sarebbe dovuto tenere a dicembre del 2020 perché ho un altro immobile in vendita. Nel giro di una settimana vendo questo immobile e decido di acquistare subito quello proposto dall'ai che prontamente fissa la data del compromesso. Il venditore però rinuncia a firmarlo perché è a conoscenza di alcune irregolarità catastali che gravano sulla casa e vuole prima regolarizzarle. Noi intanto chiediamo il mutuo che ci viene concesso senza problemi. In occasione dell'incontro per il mancato compromesso l'ai ribadisce la reciproca assenza di vincolo tra noi e venditori. Così, non solo l'ai porta un'altra famiglia a visitare l'immobile, ma ne abbassa anche il prezzo di vendita sul sito ( il proprietario però aveva chiesto di toglierlo dal mercato). Un paio di settimana fa mi chiama il titolare dell'agenzia (con cui non ho mai avuto a che fare perché si è occupato di tutto uno dei suoi venditori) offendendomi ed accusandomi di aver fatto saltare 3 trattative(?) e dicendomi di non riuscire a lavorare con noi. Mi impone poi di incontrarci quella sera stessa in agenzia per fare il punto della situazione. Anche in questa occasione il suo atteggiamento è stato aggressivo ed arrogante per poi ammansuirsi quando ho tirato fuori le unghie anche io e gli ho detto che con me non dovevano più parlare e che dovevano rivolgersi a mio marito. Anche in quella seduta (che ovviamente ho registrato) l'ai ha ribadito la nostra libertà nei confronti della parte venditrice e dell'agenzia stessa. Comunque ad oggi il nostro disappunto nei confronti dell'ai ci fa affrontare l'acquisto di questa casa senza entusiasmo. La mia domanda è:
C'è qualche possibilità di non pagare l'agenzia o di corrispondere una provvigione più consona al pessimo lavoro svolto? Potrebbe essere il caso di coinvolgere l'arbitrariato?

Qualcosa non quadra. Come è possibile aver fatto una proposta, poi accettata, e non avere vincoli? Bisogna vedere esattamente cosa hai firmato. In linea di massima comunque la risposta alla tua ultima domanda è no
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
impone poi di incontrarci quella sera stessa in agenzia per fare il punto della situazione. Anche in questa occasione il suo atteggiamento è stato aggressivo ed arrogante per poi ammansuirsi quando ho tirato fuori le unghie anche io e gli ho detto che con me non dovevano più parlare e che dovevano rivolgersi a mio marito. Anche in quella seduta (che ovviamente ho registrato) l'ai ha ribadito la nostra libertà nei confronti della parte venditrice e dell'agenzia stessa.
Evidentemente manca un pezzo del racconto: se foste stati liberi nei confronti di parte venditrice e dell’agenzia, non comprereste.
Invece comprerete, quindi è palese che un accordo contrattuale ci fosse, o comunque l’avete trovato.
Quindi le provvigioni sono dovute, come è normale che sia.
Se si potesse non pagare chi è arrogante o approssimativo, sarebbe carino, ma non funziona così, visto che l’obiettivo è stato raggiunto.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno, torno a sottoporvi il mio caso lungo e rognoso. Dopo una complicata trattativa per l'acquisto di un appartamento, finalmente tra 2 giorni firmeremo l'atto di compravendita. I nostri dubbi riguardano la provigione da corrispondere all'ai dal momento che nei nostri confronti ha sempre tenuto un atteggiamento di parte e poco professionale. Riassumo brevemente la questione:
A luglio scorso vediamo un immobile é facciamo una proposta che viene subito rifiutata del venditore, a settembre rifacciamo la proposta aumentando l'offerta di 10mila euro e viene accettata nonostante espressamente scritto che l'atto si sarebbe dovuto tenere a dicembre del 2020 perché ho un altro immobile in vendita. Nel giro di una settimana vendo questo immobile e decido di acquistare subito quello proposto dall'ai che prontamente fissa la data del compromesso. Il venditore però rinuncia a firmarlo perché è a conoscenza di alcune irregolarità catastali che gravano sulla casa e vuole prima regolarizzarle. Noi intanto chiediamo il mutuo che ci viene concesso senza problemi. In occasione dell'incontro per il mancato compromesso l'ai ribadisce la reciproca assenza di vincolo tra noi e venditori. Così, non solo l'ai porta un'altra famiglia a visitare l'immobile, ma ne abbassa anche il prezzo di vendita sul sito ( il proprietario però aveva chiesto di toglierlo dal mercato). Un paio di settimana fa mi chiama il titolare dell'agenzia (con cui non ho mai avuto a che fare perché si è occupato di tutto uno dei suoi venditori) offendendomi ed accusandomi di aver fatto saltare 3 trattative(?) e dicendomi di non riuscire a lavorare con noi. Mi impone poi di incontrarci quella sera stessa in agenzia per fare il punto della situazione. Anche in questa occasione il suo atteggiamento è stato aggressivo ed arrogante per poi ammansuirsi quando ho tirato fuori le unghie anche io e gli ho detto che con me non dovevano più parlare e che dovevano rivolgersi a mio marito. Anche in quella seduta (che ovviamente ho registrato) l'ai ha ribadito la nostra libertà nei confronti della parte venditrice e dell'agenzia stessa. Comunque ad oggi il nostro disappunto nei confronti dell'ai ci fa affrontare l'acquisto di questa casa senza entusiasmo. La mia domanda è:
C'è qualche possibilità di non pagare l'agenzia o di corrispondere una provvigione più consona al pessimo lavoro svolto? Potrebbe essere il caso di coinvolgere l'arbitrariato?
La provvigione è il pagamento del lavoro svolto, non un "premio simpatia" pertanto essere scontenti non è un argomento. Una frase però mi incusiosisce, ovvero che "ha fatto tutto uno dei suoi venditori", bene verifica se questo venditore è abilitato a fare l'agente immobiliare. La ragione è che se hai trattato con lui per l'incarico e se gli acquirenti hanno fatto lo stesso allora non ha fatto il venditore, ma l'agente immobiliare e se lui non fosse abilitato, nessuno dovrebbe pagare le provvigioni. So che esiste una corrente di pensiero che crede che siano dovute comunque al titolare perchè lui è regolare, ma non è così.
 

TensioneLeone

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Evidentemente manca un pezzo del racconto: se foste stati liberi nei confronti di parte venditrice e dell’agenzia, non comprereste.
Invece comprerete, quindi è palese che un accordo contrattuale ci fosse, o comunque l’avete trovato.
Quindi le provvigioni sono dovute, come è normale che sia.
Se si potesse non pagare chi è arrogante o approssimativo, sarebbe carino, ma non funziona così, visto che l’obiettivo è stato raggiunto.
Domani vado a magiare al ristorante e poi non pago perchè il titolare è arrogante...
 

Marianna C.

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
La provvigione è il pagamento del lavoro svolto, non un "premio simpatia" pertanto essere scontenti non è un argomento. Una frase però mi incusiosisce, ovvero che "ha fatto tutto uno dei suoi venditori", bene verifica se questo venditore è abilitato a fare l'agente immobiliare. La ragione è che se hai trattato con lui per l'incarico e se gli acquirenti hanno fatto lo stesso allora non ha fatto il venditore, ma l'agente immobiliare e se lui non fosse abilitato, nessuno dovrebbe pagare le provvigioni. So che esiste una corrente di pensiero che crede che siano dovute comunque al titolare perchè lui è regolare, ma non è così.
Come posso verificare se è abilitato? Considerando che ho pochissimo tempo prima dell'atto.
 

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