luana masini

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Buongiorno, vorrei sapere se un proposta di acquisto per un appartamento firmato da 1 solo dei due proprietari più essere ritenuto valido ai fini della maturazione della provvigione dell'immobiliare.
L'immobile in questione è stato venduto successivamente ad un altro compratore ( non a quello che aveva fatto la proposta in questione) tramite altra agenzia.
Ora mi trovo una fattura da pagare della prima agenzia immobiliare che dice che è sufficiente la mia sola firma nella proposta di acquisto ( l'altra firma doveva essere di mia sorella, ) per far scattare la provvigione che le spetterebbe. Sono davvero costretta a pagare tale provvigione?
 

luana masini

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secondo me no perchè l'affare non si è concluso con la firma di uno solo dei 2

Pensavo anche io così, fra l'altro avevo avvisato subito l'agenzia che mia sorella non sarebbe andata a perfezionare la proposta di acquisto, peccato l'abbia fatto telefonicamente; forse questo il mio grande errore? Ora mi trovo un Ricorso per Decreto ingiuntivo a cui dovremo difenderci con spese legali. Ma credete che il giudice possa obbligarci al pagamento delle provvigioni?
 

CheCasa!

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Buongiorno, vorrei sapere se un proposta di acquisto per un appartamento firmato da 1 solo dei due proprietari più essere ritenuto valido ai fini della maturazione della provvigione dell'immobiliare.
L'immobile in questione è stato venduto successivamente ad un altro compratore ( non a quello che aveva fatto la proposta in questione) tramite altra agenzia.
Ora mi trovo una fattura da pagare della prima agenzia immobiliare che dice che è sufficiente la mia sola firma nella proposta di acquisto ( l'altra firma doveva essere di mia sorella, ) per far scattare la provvigione che le spetterebbe. Sono davvero costretta a pagare tale provvigione?

Per quanto riguarda la conclusione giuridica del contratto...
Bisogna fare, secondo me, un distinguo.
Se la proposta fosse stata indirizzata solo a te, in assenza dell'accettazione dell'altro proprietario, il preliminare avrebbe comunque valore, potendo tu promettere di ottenere il consenso alla vendita o la piena disponibilità del bene in un tempo successivo (preliminare di cosa parzialmente altrui).
Se la proposta fosse stata indirizzata ad entrambi i proprietari, la sua efficacia presupporrebbe l'accettazione di tutti i proprietari, a meno che non sia presente una procura che deleghi l'accettazione ad un unico firmatario.

Quindi, se il proponente dell'epoca non avesse nulla a che fare con l'acquirente finale, tutto dipenderebbe dall'impostazione formale della proposta d'acquisto...
 

luana masini

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Per quanto riguarda la conclusione giuridica del contratto...
Bisogna fare, secondo me, un distinguo.
Se la proposta fosse stata indirizzata solo a te, in assenza dell'accettazione dell'altro proprietario, il preliminare avrebbe comunque valore, potendo tu promettere di ottenere il consenso alla vendita o la piena disponibilità del bene in un tempo successivo (preliminare di cosa parzialmente altrui).
Se la proposta fosse stata indirizzata ad entrambi i proprietari, la sua efficacia presupporrebbe l'accettazione di tutti i proprietari, a meno che non sia presente una procura che deleghi l'accettazione ad un unico firmatario.

Quindi, se il proponente dell'epoca non avesse nulla a che fare con l'acquirente finale, tutto dipenderebbe dall'impostazione formale della proposta d'acquisto...

La proposta di acquisto è stata fatta a tutte e due, e anche la fattura che ho ricevuto della provvigione è intestata anche a mia sorella. La citazione è per entrambe. Ma è possibile che possano richiedere provvigione? siamo noi nel torto?
 

luana masini

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Privato Cittadino
Per quanto riguarda la conclusione giuridica del contratto...
Bisogna fare, secondo me, un distinguo.
Se la proposta fosse stata indirizzata solo a te, in assenza dell'accettazione dell'altro proprietario, il preliminare avrebbe comunque valore, potendo tu promettere di ottenere il consenso alla vendita o la piena disponibilità del bene in un tempo successivo (preliminare di cosa parzialmente altrui).
Se la proposta fosse stata indirizzata ad entrambi i proprietari, la sua efficacia presupporrebbe l'accettazione di tutti i proprietari, a meno che non sia presente una procura che deleghi l'accettazione ad un unico firmatario.

Quindi, se il proponente dell'epoca non avesse nulla a che fare con l'acquirente finale, tutto dipenderebbe dall'impostazione formale della proposta d'acquisto...


L'acquirente che ha acquistato la casa, non ha nulla a che fare con chi aveva fatto proposta. la casa è stata venduta tramite altra agenzia.
 

CheCasa!

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Agente Immobiliare
La proposta di acquisto è stata fatta a tutte e due, e anche la fattura che ho ricevuto della provvigione è intestata anche a mia sorella. La citazione è per entrambe. Ma è possibile che possano richiedere provvigione? siamo noi nel torto?

Teoricamente se tu concludi un accordo preliminare, l'agenzia potrebbe ritenere, a ragione, di aver portato a compimento il suo dovere anche qualora, successivamente, le parti ci ripensino per i più validi motivi...

Se la proposta d'acquisto fosse indirizzata ad entrambe, invece, dubito che l'accettazione parziale configuri la conclusione del contratto e che l'agenzia possa vantare alcunché... tuttavia sarà necessario che il tuo legale esamini la documentazione dalla quale si potrebbero evincere considerazioni diverse se non antitetiche rispetto a quelle finora espresse...
 

PyerSilvio

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Se la proposta fosse stata indirizzata ad entrambi i proprietari, la sua efficacia presupporrebbe l'accettazione di tutti i proprietari, a meno che non sia presente una procura che deleghi l'accettazione ad un unico firmatario.

..La firma di un avente titolo e’ valida ed efficace sempre ed in ogni caso.

Ancor più se da una sottoscrizione incauta ne scaturisca un danno.

La firma di un proprietario, e’ valida nei rapporti con l’amministratore, in quelli col comune concessionario, con i fornitori dei servizi, con i tecnici e con i professionisti, di qualunque categoria, incaricati ad intervenire.

La firma e’ valida, come lo sarebbe versamento/incasso della caparra.

Perche’ l’avente titolo ne risponde.

La proposta di acquisto è stata fatta a tutte e due, e anche la fattura che ho ricevuto della provvigione è intestata anche a mia sorella. La citazione è per entrambe. Ma è possibile che possano richiedere provvigione? siamo noi nel torto?

L'acquirente che ha acquistato la casa, non ha nulla a che fare con chi aveva fatto proposta. la casa è stata venduta tramite altra agenzia.

Tali pastrugni sovente accadono.

Quando si tende a voler mantenere i piedi in due scarpe.

Sia chiaro fin dal principio, che per me, avanzare con un decreto ingiuntivo appresso ad un venditore, sia una prassi da brocchi.

Quell’intermediario, avrebbe dovuto incassare sportivamente la sua sconfitta, subita da quell’altra agenzia, che gli ha soffiato la vendita che aveva sul tavolo, sorpassandolo.

Del resto, in tali contesti, la probabilita’ di un fallimento o di un danno, e’ altissima.

Avrebbero dovuto pensarci prima di accettare la sfida, invece che lagnarsi dopo, ad essersi prestati assecondando, le richieste di Voi venditori.

La circostanza, che la vicenda sia limitata all’intervento del giudice di pace, quantifica la sua ridotta entità, certificando l’intermediario per quel brocco che e’.

Dal giudice di pace si finisce a tarallucci e vino.
Con offerte falciate della meta’, con facolta’ di dilazione in tempi del babbo morto.

Tolte le spese, in saccoccia rimarranno cifre, che non superano i due zeri.

Se fossero furbi, accetterebbero una transazione di cinquecento euro, per rinunciare all’azione legale.

Fatta in via espressa potresti risparmiare i quattrini per far intervenire l’avvocato.
Che ti farebbe sconfinare nel territorio degli esborsi a tre zeri.

Detto questo, la vostra responsabilita’ ed il vostro dolo, appaiono evidenti.

Probabilmente, pensavate conveniente, far scornare tra loro le due e chissa’ quante altre agenzie, al fine di vendere al primo, che arrivasse con una proposta in bocca.

A cio’ si aggiunge tutto il grottesco della vicenda.

Che nemmeno vi sia accordo tra di voi.
Che cascate nel fosso con tutte quante le scarpe.

Una firma e l’altra no.
Disattendendo gli obblighi contrattuali.
Cagionando danno l’una all’altra, all’acquirente e di conseguenza, a chi intermedia.

Da qui la concessione dell’autorita’ giudiziaria, ad accogliere e poi emettere, il provvedimento coattivo.

Al palio dei ciabattini, sono tutti quanti pronti e solleciti con i loro contratti, da far firmare alla svelta, per svendere ai peggiori offerenti.
Che, puntualmente, si sono presentati in file di due.

Prova a pensare alla figura del cioccolataio, fatta da quel primo intermediario, quando ha comunicato all’acquirente di aver raccolto la prima firma di accettazione e di essere in prossima attesa, della formalità ’ dell’altra.

Avete voluto tenere i piedi in due scarpe in una accozzaglia di ciabattini..?

Tu e tua sorella siete state accontentate.
 
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