Gioarm

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Io rimango dell'idea del mutuo a tasso variabile con tetto massimo, se dovesse andare male (rialzo dei tassi) sai sin d'ora quanto ti costerà in futuro e se puoi permetterti di pagarlo.
 
G

Graziano Cavallini

Ospite
Mi permetto di fare 3 considerazioni:
  1. L'Eurirs non ha mai raggiunto livelli così bassi
  2. In questo momento i titoli di stato con rendimento legato all'inflazione con durata inferiore a 10 anni hanno un rendimento negativo.
  3. Ho appena pubblicato sul sito il confronto tra variabile puro e variabile con tetto massimo.
Vi starete chiedendo cosa centrano queste considerazioni con la differenza che c'è oggi tra la rata a tasso fisso e la rata a tasso variabile, è presto detto.
Chi sta pensando ad un mutuo a tasso fisso ha buoni motivi che sinteticamente sono:
  1. La media dell'euribor a 3 mesi dal 1999 ad oggi è pari a circa il 3,2%
  2. Il tasso Eurirs su tutte le durate si trova sotto la media storica.
Ciò significa che se penso ad un mutuo a tasso variabile in cui il tasso medio è 4,4-4,7% (3,2+spread) non è molto diverso da un tasso fisso che oscilla tra il 4,5% ed il 5%, senza entrare nel dettaglio nei prossimi 20 se vengono rispettate queste medie non avrò molta differenza in termini di interessi tra fisso e variabile ma l'avrò in termini di rata perchè mentre il tasso fisso ha una rata certa, quello a tasso variabile ovviamente varia.
E qui si innesta la considerazione su titoli di stato legati all'inflazione, se il rendimento è negativo è perchè gli operatori del mercato finanziario, banche, assicurazione, fondi pensione ecc., e non l'investitore privato stanno pensando che da qui a qualche anno le manovre fatte da banche centrali e stati al fine di contenere la crisi produrranno molta inflazione, perciò sono disposti a perdere ora in conto capitale perchè sono convinti di recuperare con le cedole future, perchè l'inflazione salirà e se la loro previsione si avvera cosa faranno le banche centrali per frenare l'inflazione? Indovinato aumenteranno i tassi con conseguente aumento delle rate.
Ora il mio consiglio è scegliete un mutuo a tasso variabile e comportatevi come se lo aveste a tasso fisso, cioè mettete da parte la differenza tra rata fissa e rata variabile e utilizzatela quando i tassi saliranno, se non credete di riuscirci allora cercate un tasso fisso a 30 anni (c'è sicuramente ma dipende dalla vostra posizione reddituale e dall'importo che chiedete rispetto al valore di acquisto).
Se optere per un variabile con CAP sappiate che sarà conveniente rispetto al variabile se l'euribor 3M resterà sopra il 4%-4,5% per periodi lunghi, ma se ciò accade il tasso che pagate sarà sempre il 5,5% mentre con il fisso avreste avuto un tasso inferiore o al massimo pari al 5%.
 

tano2

Nuovo Iscritto
Io rimango dell'idea del mutuo a tasso variabile con tetto massimo, se dovesse andare male (rialzo dei tassi) sai sin d'ora quanto ti costerà in futuro e se puoi permetterti di pagarlo.

credo che non sia del tutto vero detto così, se il pda è a capitale fisso non riesci a calcolare la rata massima, se il pda è a capitale ricalcolato allora reisci a sapere quando pagherai se arrivi al tetto massimo.
guarda qui Forum di Miglior Mutuo - meglio il PDA a q.capitale ricalcolate o fisse?
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto