STUDIO CONTAB

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Agente Immobiliare
Sarà compito del futuro acquirente, che farà bene a verificare se il mediatore è stato incaricato formalmente e a quale prezzo, non riconoscere provvigioni esorbitanti definite da Roberto come sovraprezzo, quello sì indice di poca correttezza.
Avvocato, se non é cambiata la norma con le ultime leggi, leggine e decreti vari, il mediatore legittimato alla mediazione non ha bisogno di alcun incarico scritto, per cui l'acquirente non ha titolo per intervenire nei rapporti tra il mediatore ed il venditore, in caso di mancanza di patto scritto per le provvigioni si applicano gli usi e consuetini della Camera di Commercio che qui a Roma é al 2%, cosa che il giudice sicuramente riconoscerà. Il problema é che il mediatore dovrà dare l'onere della prova e qui Voi avvocati siete bravissimi.
..... quasi quasi all'acquirente gli conviene la causa .... scherzo ovviamente !!!!
 

STUDIO CONTAB

Membro Attivo
Agente Immobiliare
E questo, egregio Umberto, è il modo di agire di molti Agenti Immobiliari regolarmente iscritti ed operanti i quali possono rinunciare per iscritto alle proprie provvigioni dal venditore, quindi non vedo perchè li definisci a priori poco seri.
E' solo una strategia di acquisizione largamente diffusa.
E' una strategia di acquisizione del cliente che ha ulteriormente gettato discredito, il mercato Romano dopo anni di questa politica é convinto che ai mediatori non sia dovuto compenso, nessun professionista lavora gratis, quando esso é un professionista, salvo far credere di lavorare gratis, mi creda Avvocato che i guai, alcuni venditori ed acquirenti, pensando di fare i furbi se li cercano, il problema é che non tutti gli agenti conoscono la normativa compresi doveri e diritti, ne sanno come tutelarsi, stessa cosa per i malcapitati venditori ed acquirenti costretti a versare cifre inaudite per aver ricevuto il nulla se non danni e false informazioni .
 

STUDIO CONTAB

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Tutto ok niente ennesima querelle:risata:

E' vero che il mediatore deve chiedere il compenso ad entrambi ma se lo chiede al venditore non acquisisce e quindi pensa di risolvere in questo modo senza esclusiva e in concorrenza con altre due o tre colleghi.... spesso senza chiavi e senza ottenere l'incarico formale !
Chissà se invece prospettasse al venditore solo l'1-2% ....;)
Ma quello che ho descritto è lo stato attuale dell'arte quando la concorrenza è spietata e le provvigioni a Roma non sono inferiori al 3% richiesto spesso ad entrambi... quindi c'è la stessa guerra al ribasso che il governo vorrebbe favorire anche con il preventivo dagli avvocati, stesso servizio del carrozziere eh:risata:
E' vero che il mediatore deve chiedere il compenso ad entrambi ma se lo chiede al venditore non acquisisce e quindi pensa di risolvere in questo modo senza esclusiva e in concorrenza con altre due o tre colleghi.... spesso senza chiavi e senza ottenere l'incarico formale !
Chissà se invece prospettasse al venditore solo l'1-2% ....
Ma quello che ho descritto è lo stato attuale dell'arte quando la concorrenza è spietata e le provvigioni a Roma non sono inferiori al 3% richiesto spesso ad entrambi... quindi c'è la stessa guerra al ribasso che il governo vorrebbe favorire anche con il preventivo dagli avvocati, stesso servizio del carrozziere eh

Triste ma vero, ormai non conta la professionalità ma il costo
 

sfilasto

Membro Attivo
Agente Immobiliare
In merito alla "consuetudine" così citata dall'ill.mo Avv. De Valeri, mi permetto di dissentire.
Non è affatto una consuetudine, perchè con detto termine si intende una fonte del diritto.

In realtà la prassi di non chiedere provvigione a chi vende è una modalità di acquisizione dei clienti che - a mio modesto avviso - rientra in una pratica commerciale scorretta, oltre che di concorrenza sleale, se si inserisce in un contesto di intermediazione. Del resto questa prassi è applicata da una minoranza di operatori, di solito poco qualificati.

Sono felice di constatare che la lettrice che ha postato il quesito si sia domandata la liceità e affidabilità dell'offerta dell'agente, in quanto ciò ci dà la possibilità di affrontare la questione.

Per comprendere a quali storture si presta un incarico di mediazione conferito con rinuncia alla provvigione dal parte del mediatore, è sufficiente porsi le seguenti domande:

- Il mediatore che viene pagato da una sola parte, quale tenderà a favorire?
- Se il compenso proviene dalla sola parte acquirente, quel mediatore sarà disponibile a collaborare con altri colleghi per propiziare la vendita oppure farà affidamento sulle sue sole risorse?
- Sarà quel mediatore incline a profondere il massimo impegno ed il maggior investimento possibile per la promozione della vendita, avendo rinunciato preventivamente ad una parte del suo ricavo?

Gentile Signora, La ringrazio a nome mio e dei colleghi che fedelmente si adoperano come mediatori per aver postato il suo quesito.

Lei è nel pieno diritto di chiedere qualunque cosa, prima di affidarsi ad un operatore del mercato, in quanto rappresentante di quel patrimonio prezioso che si chiama Clientela e che è sempre meritevole della massima tutela e del massimo rispetto, perchè fonte del nostro lavoro.
 

studiopci

Membro Storico
E' una strategia di acquisizione del cliente che ha ulteriormente gettato discredito, il mercato Romano dopo anni di questa politica é convinto che ai mediatori non sia dovuto compenso, nessun professionista lavora gratis, quando esso é un professionista, salvo far credere di lavorare gratis, mi creda Avvocato che i guai, alcuni venditori ed acquirenti, pensando di fare i furbi se li cercano, il problema é che non tutti gli agenti conoscono la normativa compresi doveri e diritti, ne sanno come tutelarsi, stessa cosa per i malcapitati venditori ed acquirenti costretti a versare cifre inaudite per aver ricevuto il nulla se non danni e false informazioni .

In una riunione a Roma ( dove fui invitato ) ebbi a che ridire con alcuni colleghi che cominciavano ad usare questo metodo ( acquisizione a costo zero la chiamo io ) per combattere la concorrenza... ebbi aa dissentire in maniera forte perchè ero e sono convinto che così si faceva solo l'interesse del venditore e lo svilimento della categoria, tralaltro ufficializzando un comportamento secondo me da censurare... ma si sà ... l'italiano è fatto così pensa solo al suo giardino... finche non gli si brucia del tutto. Fabrizio
 

studiopci

Membro Storico
Eeeeehhh a voglia se stà bruciando .... L'italia è purtroppo una nazione composta per la maggioranza da " spiriti " liberi ma autonomamente legati a qualcuno.. per questo siamo nel guano oltre la testa ... altrimenti ci chiameremmo Germania, Inghilterra, Francia, o altra nazione a caso .
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
E' doveroso per me precisare vista la professione che svolgo la circostanza per cui ho usato il termine consuetudine in senso atecnico e non certo per dichiararmi favorevole o contrario a tale tattica di acquisizione, peraltro qui si tratta di libera decisione del mediatore che può sua sponte derogare alla norma del codice civile e chiedere la provvigione solo ad una parte, consolidatasi nel tempo del non chiedere alcun compenso al venditore da cui si riceve l'incarico.
Che poi si concretizzi con il tempo questa eventuale "consuetudine" ricordo a Sfilasto che giammai potrà prevalere sulle norme di legge.
Sempre all'amico Sfilasto che dissente come sua facoltà anche se non vedo il motivo visto che ho riportato quanto accade senza peraltro commentare queste scelte, devo in particolare indirizzare questa precisazione, visto la sua critica, confermando il contenuto dei miei precedenti interventi.
Luigi De Valeri
 

studiopci

Membro Storico
Che poi si concretizzi con il tempo questa eventuale "consuetudine" ricordo a Sfilasto che giammai potrà prevalere sulle norme di legge.
Il problema è proprio nella consuetudine... noi siamo un popolo che si abitua subito alla consuetudine...
è consuetudine che per un esame medico si debba aspettare 6 mesi con U.S.L. e 3 giorni ha pagamento...
è consuetudine che un rappresentante del popolo faccia i porci comodi suoi
è consuetudine tutto... questo è il nocciolo della questione... certamente il diritto continuerà a tutelare, ma la consuetudine rischia di governare....
 

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