Credo che la mia domanda o richiesta di confronto è un problema vecchio come la professione di agente immobiliare e che più volte mi è sembrato di vederlo trattare nelle varie sfumature in questo forum.
Il dilemma sorge nel momento in cui si ricevono due proposte proposte, non conformi, quasi contemporaneamente per lo stesso immobile. In questo caso prendere la seconda proposta arrivata con valore inferiore alla prima è praticamente inutile, pertanto si è tentati di consigliare un valore maggiore al secondo proponente. Qui nasce il dubbio. Al primo proponente è giusto far presente l'avvenuta sottoscrizione da parte del secondo proponente di una proposta maggiore della sua in modo che il primo abbia gli stessi parametri del secondo? Nel caso che si proceda in questa strada è da considerarsi "asta"? Questa è la parte che riguarda la "tutela" dei potenziali acquirenti, ma se si guarda dalla parte del venditore nascono ulteriori dubbi se non si dovesse intavolare una "simil asta" poichè il venditore ha diritto ad ottenere maggiori risultati economici dalla vendita del suo bene.
Il dilemma sorge nel momento in cui si ricevono due proposte proposte, non conformi, quasi contemporaneamente per lo stesso immobile. In questo caso prendere la seconda proposta arrivata con valore inferiore alla prima è praticamente inutile, pertanto si è tentati di consigliare un valore maggiore al secondo proponente. Qui nasce il dubbio. Al primo proponente è giusto far presente l'avvenuta sottoscrizione da parte del secondo proponente di una proposta maggiore della sua in modo che il primo abbia gli stessi parametri del secondo? Nel caso che si proceda in questa strada è da considerarsi "asta"? Questa è la parte che riguarda la "tutela" dei potenziali acquirenti, ma se si guarda dalla parte del venditore nascono ulteriori dubbi se non si dovesse intavolare una "simil asta" poichè il venditore ha diritto ad ottenere maggiori risultati economici dalla vendita del suo bene.