gigilatrottola40

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Privato Cittadino
Buon pomeriggio a tutti.

Nel luglio 2017 abbiamo acquistato un terreno ed un rudere (ex chiesa) da un ente ecclesiastico.

Per l'ex chiesa non c'era alcun vincolo storico-culturale. Difatti la soprintendenza aveva rilasciato anni prima il suo parere negativo in tal senso.

Quando abbiamo presentato il progetto per farci casa, ci hanno dato subito un preavviso di diniego. Quindi siamo andati a parlare e ci hanno detto che quel parere era sbagliato e che non potevamo costruire all'interno di una ex chiesa. Alla fine, apportando alcune modifiche estetiche, ce l'hanno autorizzato perdendo praticamente 1 anno. Purtroppo nell'autorizzazione trattano il bene come se fosse vincolato imponendoci di restaurare in un determinato modo le pareti ancora in piedi e di affidarci ad un professionista, con tanto di curriculum idoneo, per scegliere le pietre.

Visto che questi lavori fanno lievitare il costo dell'operazione non riusciamo più a starci dentro con i costi.
Abbiamo cercato alternative con il Comune, ma non ve ne sono.

Quindi l'unica soluzione è quella di chiedere l'annullamento dell'atto di compravendita, perché il documento che ci hanno consegnato non era valido visto anche che la soprintendenza sta trattando il bene come se fosse vincolato. Come possiamo agire?
 

gigilatrottola40

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Privato Cittadino
Inoltre la stessa soprintendenza, quando siamo andati a parlare dopo il preavviso di diniego, ci ha detto che potevano annullare l'atto e noi eravamo concordi con questo passaggio...
 

Lin0

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Professionista
Impossibile quello che chiedi, innanzitutto contatta un legale e valuta con lui il da farsi. Occorre leggere bene l'atto di compravendita e tutto quello che c'è allegato. Escludi già da adesso l'annullamento dell'atto e valuta con il legale magari un congruo rimborso. Alla fine il bene è godibile, sono i lavori che vuoi fare tu che non si possono fare o devono sottostare a determinate regole.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buon pomeriggio a tutti.

Nel luglio 2017 abbiamo acquistato un terreno ed un rudere (ex chiesa) da un ente ecclesiastico.

Per l'ex chiesa non c'era alcun vincolo storico-culturale. Difatti la soprintendenza aveva rilasciato anni prima il suo parere negativo in tal senso.

Quando abbiamo presentato il progetto per farci casa, ci hanno dato subito un preavviso di diniego. Quindi siamo andati a parlare e ci hanno detto che quel parere era sbagliato e che non potevamo costruire all'interno di una ex chiesa. Alla fine, apportando alcune modifiche estetiche, ce l'hanno autorizzato perdendo praticamente 1 anno. Purtroppo nell'autorizzazione trattano il bene come se fosse vincolato imponendoci di restaurare in un determinato modo le pareti ancora in piedi e di affidarci ad un professionista, con tanto di curriculum idoneo, per scegliere le pietre.

Visto che questi lavori fanno lievitare il costo dell'operazione non riusciamo più a starci dentro con i costi.
Abbiamo cercato alternative con il Comune, ma non ve ne sono.

Quindi l'unica soluzione è quella di chiedere l'annullamento dell'atto di compravendita, perché il documento che ci hanno consegnato non era valido visto anche che la soprintendenza sta trattando il bene come se fosse vincolato. Come possiamo agire?
E' una situazione complessa, apparentemente avete ragione da vendere, non sono certo che la realtà giuridica sia altrettanto semplice. Ti servirà un avvocato, perchè si dovrà capire esattamente cosa dice quel parere del Comune, cosa c'è scritto nei vostri eventuali contratti preliminari e rogito, il prezzo pagato se sarebbe giusto anche con queti vincoli ecc. Bisogna anche tenere conto di una cosa, ovvero se quel parere fosse sbagliato esso avrebbe ingannato anche il venditore, l'azione per annullare il rogito sarebbe proprio contro la parte vendtrice che potrebbe dimostrare la propria buona fede, è complesso risponderti qui. Diciamo che se si provasse l'errore del Comune e che esso è stato determinante per il vostro acquisto, potreste chiedere i danni al Comune, in bocca al lupo.
 

gigilatrottola40

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Privato Cittadino
Non si tratta di un errore del Comune. Si tratta di un parere della soprintendenza ai beni culturali che ha dichiarato qualche anno prima che il bene non aveva alcun interesse storico culturale. Questo documento è presente nell'atto di compravendita.

L'abbiamo comprato perché non aveva vincoli. Ed invece viene trattato come un bene vincolato. Difatti ci impongono di recuperare in un certo modo alcune pareti e di prendere un professionista dotato di cv idoneo per selezionare le pietre. Ovvio che è un danno anche per il venditore. Però questo scherzo a noi costa parecchio e non possiamo costruire...
 

gigilatrottola40

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Però la soprintendenza stessa quando ci ha dato il preavviso di diniego ci ha detto che potrebbero anche annullare l'atto di compravendita. E noi eravamo concordi viste le loro intenzioni...
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Hai provato a consultare il notaio con il quale avete rogitato ?

Devi approfondire l'aspetto del vincolo, anche se non credo che l'averti imposto certe procedure per ristrutturare possa essere sufficiente per chiedere un annullamento, al massimo, forse, un risarcimento; sono sempre situazioni delicate, e forse bisognava valutare meglio prima, anche perchè i vincoli non sono sempre noti, e ogni tanto ne "salta" fuori qualcuno che nemmeno il proprietario conosceva.
Penso poi che ristrutturare un'ex chiesa faccia presupporre qualche difficoltà e costi maggiori, rispetto a un'abitazione normale.
 

gigilatrottola40

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Attenzione, il vincolo non c'era prima della presentazione del progetto. La soprintendenza ha rilasciato un parere negativo sull'interesse storico culturale del bene.
Quindi eravamo tranquilli sotto questo punto aspetto. E nell'atto risulta questo documento della soprintendenza.

Una volta presentato il progetto, la responsabile di zona, ha detto è stato rilasciato per sbaglio quella dichiarazione. Ribadisco che inizialmente volevano procedere con l'annullamento dell'atto di compravendita. Non l'ho tirato fuori io questo annullamento. Loro stessi volevano farlo perché viziato.

Cioè ho comprato un bene non vincolato con tanto di dichiarazione della soprintendenza, che una volta presentato il progetto ci hanno bloccato perché quel documento era sbagliato. Poi ci hanno autorizzato con delle modifiche, ma ci hanno imposto cose assurde.

Imporre un restauratore/archeologo con curriculum vitae per scegliere le pietre a mano, che io la trovo una pazzia, non mi sembra una procedura normale, non trovi?

Da dire che le pareti in piedi storiche devono essere lasciate, restaurate ecc... a parte si costruirebbe la casa in stile moderno
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buon pomeriggio a tutti.

Nel luglio 2017 abbiamo acquistato un terreno ed un rudere (ex chiesa) da un ente ecclesiastico.

Per l'ex chiesa non c'era alcun vincolo storico-culturale. Difatti la soprintendenza aveva rilasciato anni prima il suo parere negativo in tal senso.

Quando abbiamo presentato il progetto per farci casa, ci hanno dato subito un preavviso di diniego. Quindi siamo andati a parlare e ci hanno detto che quel parere era sbagliato e che non potevamo costruire all'interno di una ex chiesa. Alla fine, apportando alcune modifiche estetiche, ce l'hanno autorizzato perdendo praticamente 1 anno. Purtroppo nell'autorizzazione trattano il bene come se fosse vincolato imponendoci di restaurare in un determinato modo le pareti ancora in piedi e di affidarci ad un professionista, con tanto di curriculum idoneo, per scegliere le pietre.

Visto che questi lavori fanno lievitare il costo dell'operazione non riusciamo più a starci dentro con i costi.
Abbiamo cercato alternative con il Comune, ma non ve ne sono.

Quindi l'unica soluzione è quella di chiedere l'annullamento dell'atto di compravendita, perché il documento che ci hanno consegnato non era valido visto anche che la soprintendenza sta trattando il bene come se fosse vincolato. Come possiamo agire?
Ma è stato fatto (e ottenuto) in Comune il cambio d'uso? con relativi oneri pagati per poterla rendere Residenziale? Non è che il problema in realtà sia quello?
 

gigilatrottola40

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ecco le forti restrizioni per un bene non vincolato e privo di alcun interesse storico culturale
 

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