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Utente Cancellato 72152

Ospite
Certo è piuttosto singolare che uno possa rinunciare, e ciò a scapito (a carico) del comproprietario: che non necessiti l'assenso mi sembra veramente una forzatura.

Se esiste uno o esistono più comproprietari, prima di far passare la proprietà allo Stato - a seguito di una rinuncia alla proprietà da parte di un privato o una società - è corretto, anche da un punto di vista logico e non solo legale, espandere la percentuale di proprietà dei proprietari restanti.

Se il proprietario è uno solo, può fare come crede, con l'unico vincolo che non può liberarsi della proprietà di un immobile che necessiti di spese di ristrutturazione o bonifiche così ingenti da non interessare neanche allo Stato Italiano.
 

Bastimento

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Che sia corretto, ... interpellare per primi i comproprietari, lo condivido.

Che passi direttamente a carico di questi, più discutibile, specie se fosse una ciufeca.
 
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Utente Cancellato 72152

Ospite
Che sia corretto, ... interpellare per primi i comproprietari, lo condivido.

Che passi direttamente a carico di questi, più discutibile, specie se fosse una ciufeca.

Capisco cosa intendi dire!
Ebbene sì, se un immobile è un disastro e ha N > 1 proprietari, si innesca una vera e propria "corsa al notaio": vince chi riesce a liberarsene per primo, espandendo la proprietà dei restanti.

Una sorta di "palla avvelenata" dove chi rimane fregato è quello che resta con l'immobile decadente intestato al 100%.
 
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Utente Cancellato 72152

Ospite
Eh sì, certo. Sul serio. Stiamo parlando di immobili decadenti con N > 1 proprietari. E' chiaro che ognuno tende a disfarsene più velocemente possibile. Ora che c'è il trucco di rinunciare alla proprietà cedendola agli altri comproprietari, chi prima riesce a far registrare l'atto, vince.
 
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Utente Cancellato 72152

Ospite
Gli immobili decadenti con N = 1 proprietari non sono oggetto di rinuncia alla proprietà, perché - siccome sono decadenti - lo Stato, appena se ne accorge, invalida l'atto e restituisce al mittente.
 
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Utente Cancellato 72152

Ospite
In pratica lo Stato dice: "Finché siete N > 1 proprietari, se l'immobile è decadente o necessita di pesanti ristrutturazioni o bonifiche, vedetevela tra voi (eventuale IMU compresa, per chi è seconda casa). Quando rimane N = 1 proprietario, lo Stato accetta l'immobile solo se è esente da vizi e non necessiti di bonifiche o ristrutturazioni molto costose".
 
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Utente Cancellato 72152

Ospite
il gioco della sedia, in pratica....
o "come inimicarsi il parentado in una semplice mossa"

Purtroppo hai centrato il problema. Inizialmente si trovavano solo riferimenti alla possibilità di rinunciare legalmente alla proprietà, poi è emersa la postilla che lo Stato può NON ACCETTARE la proprietà di immobili fatiscenti o di terreni che in realtà sono paludi da bonificare, e questo ha complicato tutto.

Se lo Stato accettasse qualunque tipo di terreno o di fabbricato, a prescindere dalla situazione di fatto in cui esso si trova, sarebbe già più semplice e non creerebbe rancori tra le parti cedenti.
 

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