Buon pomeriggio, scrivo per un consiglio.
Quando nel 2005 ho acquistato il mio immobile, un duplex con sottotetto, questo è stato accatastato come sottotetto non abitabile, openspace, ma in realtà presentava pareti divisorie e bagno con altezza massima 1,90mt e minima 50 cm.
La scala interna che collega il piano inferiore con il sottotetto era regolarmente accatastata poiché di dimensioni previste da regolamento edilizio.
Ora tale immobile è in vendita ed ho incaricato un tecnico abilitato per regolarizzare il sottotetto allo stato di fatto. Una delle camere è stata sistemata in modo da corrispondere al massimo che è possibile accatastare, come altezze, dimensioni, ecc., mentre per il bagno sono stati rimossi tutti i sanitari.
E' stata presentata dal tecnico una Scia in sanatoria alternativa al permesso di costruire tramite SUAP.
Dopo 40 giorni dalla presentazione, il Comune ha richiesto una integrazione di documentazione che è stata subito eseguita il giorno dopo, sempre tramite portale SUAP.
Nel frattempo sono passati altri 20 giorni, ma il Comune non si è ancora espresso (molto probabilmente l'addetto dell'ufficio è in ferie).
Il tecnico dice che si esprimeranno sicuramente in quanto ci sarà da pagare una ulteriore somma come sanatoria, oltre alle imposte già versate all'inizio della pratica.
Nel frattempo si sta avvicinando la scadenza dei 60 giorni.
Quello che vi chiedo è:
- superati i 60 giorni si deve comunque pagare qualcosa o diventa silenzio-assenso? Cosa posso fare se i giorni continuano a passare ma non vi sono novità
- dopo che il Comune si esprime, rilascia il permesso di costruire oppure un altro documento?
Ringrazio per l'attenzione.
Quando nel 2005 ho acquistato il mio immobile, un duplex con sottotetto, questo è stato accatastato come sottotetto non abitabile, openspace, ma in realtà presentava pareti divisorie e bagno con altezza massima 1,90mt e minima 50 cm.
La scala interna che collega il piano inferiore con il sottotetto era regolarmente accatastata poiché di dimensioni previste da regolamento edilizio.
Ora tale immobile è in vendita ed ho incaricato un tecnico abilitato per regolarizzare il sottotetto allo stato di fatto. Una delle camere è stata sistemata in modo da corrispondere al massimo che è possibile accatastare, come altezze, dimensioni, ecc., mentre per il bagno sono stati rimossi tutti i sanitari.
E' stata presentata dal tecnico una Scia in sanatoria alternativa al permesso di costruire tramite SUAP.
Dopo 40 giorni dalla presentazione, il Comune ha richiesto una integrazione di documentazione che è stata subito eseguita il giorno dopo, sempre tramite portale SUAP.
Nel frattempo sono passati altri 20 giorni, ma il Comune non si è ancora espresso (molto probabilmente l'addetto dell'ufficio è in ferie).
Il tecnico dice che si esprimeranno sicuramente in quanto ci sarà da pagare una ulteriore somma come sanatoria, oltre alle imposte già versate all'inizio della pratica.
Nel frattempo si sta avvicinando la scadenza dei 60 giorni.
Quello che vi chiedo è:
- superati i 60 giorni si deve comunque pagare qualcosa o diventa silenzio-assenso? Cosa posso fare se i giorni continuano a passare ma non vi sono novità
- dopo che il Comune si esprime, rilascia il permesso di costruire oppure un altro documento?
Ringrazio per l'attenzione.