saracchie

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buonasera a tutti!
a marzo ho fatto una proposta d'acquisto per un immobile unifamiliare.
L'agente immobiliare recuperando i vari documenti in comune ha scoperto che la casa è priva di Agibilità, non per un problema strutturale dell'edificio ma per un problema burocratico, i proprietari quando hanno fatto costruire la casa, si sono assunti la responsabilità di realizzare le parti comuni, come parcheggio e lampioni, insieme ai proprietari delle abitazioni adiacenti (l'abitabilità sarebbe stata rilasciata solo dopo aver concluso i lavori) Hanno fatto tutto tranne mettere alcuni lampioni, così l'agibilità non è mai stata rilasciata dal comune.
I venditori vorrebbero risolvere la questione prima di venderci l'immobile, ma i tempi potrebbero essere dilatati, noi abbiamo perso parecchio tempo, in più le banche non rilasciano il mutuo senza agibilità perchè è troppo rischioso.
Ho diritto ad uno sconto? considerato che è stato scoperto dopo la mia proposta d'acquisto?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Buonasera a tutti!
a marzo ho fatto una proposta d'acquisto per un immobile unifamiliare.
L'agente immobiliare recuperando i vari documenti in comune ha scoperto che la casa è priva di Agibilità, non per un problema strutturale dell'edificio ma per un problema burocratico, i proprietari quando hanno fatto costruire la casa, si sono assunti la responsabilità di realizzare le parti comuni, come parcheggio e lampioni, insieme ai proprietari delle abitazioni adiacenti (l'abitabilità sarebbe stata rilasciata solo dopo aver concluso i lavori) Hanno fatto tutto tranne mettere alcuni lampioni, così l'agibilità non è mai stata rilasciata dal comune.
I venditori vorrebbero risolvere la questione prima di venderci l'immobile, ma i tempi potrebbero essere dilatati, noi abbiamo perso parecchio tempo, in più le banche non rilasciano il mutuo senza agibilità perchè è troppo rischioso.
Ho diritto ad uno sconto? considerato che è stato scoperto dopo la mia proposta d'acquisto?

La circostanza e' piuttosto consueta.

Mentre che le banche non concedono il mutuo per la mancanza del certificato e' una leggenda.

Vero e' invece, che le banche lo prendono a pretesto, se la richiesta di mutuo e' troppo alta.
Ritenendo troppo rischioso l'affidamento.

Se hai una giusta capienza di acquisto, ovvero se fai meno dell'8o /7o per cento di prestito, la banca ti finanzia lo stesso.
A patto che le prassi siano avviate correttamente.

Diversamente, non si potrebbero finanziare case accatastate in classe F, in corso di costruzione, che non hanno impianti neppure iniziati e, per questo effetto, con le pratiche non ancora concluse.

Generalmente nel tuo caso, e' possibile rogitare lo stesso, con la dichiarazione in atto del venditore, richiedente della concessione, che resta responsabile ad ottemperare l'onere dopo il rogito.

Norma, che resterebbe valida comunque, anche senza la dichiarazione in atto, fino a dieci anni dopo il rogito.

Saperlo prima, ti mette nella condizione di non dover rincorrere il venditore, senza sapere dove andare a reperirlo.

Potete accordarvi per una somma da lasciare in pegno.

Quando riceverai la concessione il venditore ritirera' il suo pegno.
 

saracchie

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
La circostanza e' piuttosto consueta.

Mentre che le banche non concedono il mutuo per la mancanza del certificato e' una leggenda.

Vero e' invece, che le banche lo prendono a pretesto, se la richiesta di mutuo e' troppo alta.
Ritenendo troppo rischioso l'affidamento.

Se hai una giusta capienza di acquisto, ovvero se fai meno dell'8o /7o per cento di prestito, la banca ti finanzia lo stesso.
A patto che le prassi siano avviate correttamente.

Diversamente, non si potrebbero finanziare case accatastate in classe F, in corso di costruzione, che non hanno impianti neppure iniziati e, per questo effetto, con le pratiche non ancora concluse.

Generalmente nel tuo caso, e' possibile rogitare lo stesso, con la dichiarazione in atto del venditore, richiedente della concessione, che resta responsabile ad ottemperare l'onere dopo il rogito.

Norma, che resterebbe valida comunque, anche senza la dichiarazione in atto, fino a dieci anni dopo il rogito.

Saperlo prima, ti mette nella condizione di non dover rincorrere il venditore, senza sapere dove andare a reperirlo.

Potete accordarvi per una somma da lasciare in pegno.

Quando riceverai la concessione il venditore ritirera' il suo pegno.

Buonasera!
Che le banche non concedano il mutuo non è proprio una leggenda, ho avuto alcuni incontri con istituti di credito diversi, anche con mutuo al 65 - 70 percento non rischiano. In più, l'agibilità verrà rilasciata solo quando i lavori verranno conclusi, e potrebbero volerci mesi. Non ho tutto questo tempo.

Mi sento di dire che le condizioni iniziali siano cambiate, sbaglio?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
ho avuto alcuni incontri con istituti di credito diversi, anche con mutuo al 65 - 70 percento non rischiano

Se vai cosi' allo sbaraglio, dicendo al funzionarietto di sorta, che vuoi rogitare una casa inagibile, e' chiaro che prendi picche.

in linea di principio, se un fabbricato risulta insanabile e venisse dichiarato inagibile, dovrebbe essere abbattuto.

Una circostanza, che non e' mai accaduta, neanche una volta, sulla faccia della terra.

Perche' in tal caso, il comune concessionario si ritroverebbe imputabile reo confesso, per aver rilasciato le licenze edilizie di un fabbricato abusivo.

Vaglielo a spiegare al funzionarietto, che se prima lo vedevi li' beato, grazie alla sua raccomandazione, un secondo dopo lo vedi terrificato, manco avesse visto Lucifero in persona, appena pronunciata la parola inagibile.
Vade retro Satana.

Dalla domanda di finanziamento fino alla sua effettiva erogazione, la pratica passa dalla fase di istruttoria per arrivare a quella della delibera.

In gergo meno tecnocrate, la banca prende la documentazione e la passa a chi conosce le norme e sa' leggere gli atti.
Ovvero alla propria avvocatura.

Che mescola il linguaggio della tecnica bancaria, concentrata sul rischio, con quella del diritto.

La miscela, che deternina la delibera o il diniego, dipende in parte dal valore dell'immobile e, piu' in larga parte, dalla valutazione del ischio di incaglio del richiedente.

Nel tuo caso, il proprietario ha individuato le prassi rimaste pendenti, per ottenere la concessione del certificato.

Puoi verificare pure tu , recandoti dai tecnici, del comune concessionario

Sempre ammesso, che tu voglia prendere la palla al balzo, usando la circostanza a pretesto, per defilarti dalla compera.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Quoto Pyer: mai sentito che la banca non rilascia mutuo per mancanza dell'agibilità; se così fosse, si fermerebbe il mercato immobiliare.

Scordati questa cosa e vai a chiedere il mutuo senza parlarne, sarà il perito a decidere di concederlo oppure no, e solitamente, in assenza di agibilità, lo concede.
 

Etica Nuovo Mondo

Membro Ordinario
Professionista
Assumerei un professionista di parte per sincerarmi che il motivo del diniego sia veramente quello e solamente quello. Potessi, attenderei che tutto sia a posto prima di pagare. Occorre farla finita di vendere case che non siano a posto. Non è allora questione di sconto ma di principio per non trovarti nei guai. Chi vende si libera degli oneri e spesso sa scontare parecchio ma pure guadagnare sempre bene dall'operazione. -direi esperienza diretta, purtroppo. Leggi pure l'ultimo n.s. post per conoscere il caso.

Se vai cosi' allo sbaraglio, dicendo al funzionarietto di sorta, che vuoi rogitare una casa inagibile, e' chiaro che prendi picche.

in linea di principio, se un fabbricato risulta insanabile e venisse dichiarato inagibile, dovrebbe essere abbattuto.

Una circostanza, che non e' mai accaduta, neanche una volta, sulla faccia della terra.

Perche' in tal caso, il comune concessionario si ritroverebbe imputabile reo confesso, per aver rilasciato le licenze edilizie di un fabbricato abusivo.

Vaglielo a spiegare al funzionarietto, che se prima lo vedevi li' beato, grazie alla sua raccomandazione, un secondo dopo lo vedi terrificato, manco avesse visto Lucifero in persona, appena pronunciata la parola inagibile.
Vade retro Satana.

Dalla domanda di finanziamento fino alla sua effettiva erogazione, la pratica passa dalla fase di istruttoria per arrivare a quella della delibera.

In gergo meno tecnocrate, la banca prende la documentazione e la passa a chi conosce le norme e sa' leggere gli atti.
Ovvero alla propria avvocatura.

Che mescola il linguaggio della tecnica bancaria, concentrata sul rischio, con quella del diritto.

La miscela, che deternina la delibera o il diniego, dipende in parte dal valore dell'immobile e, piu' in larga parte, dalla valutazione del ischio di incaglio del richiedente.

Nel tuo caso, il proprietario ha individuato le prassi rimaste pendenti, per ottenere la concessione del certificato.

Puoi verificare pure tu , recandoti dai tecnici, del comune concessionario

Sempre ammesso, che tu voglia prendere la palla al balzo, usando la circostanza a pretesto, per defilarti dalla compera.
---- Ciao. Il concetto del "funzionaretto di sorta", sembra dubbio visto che spesso contribuisce al rilascio del mutuo che, fino a prova contraria è liberamente erogato dalla banca e soprattutto: che di questa non si possa fare a meno. L'ultima mi pare più in linea con il sentire, visto che sarebbe ora di finirla di vendere cose non perfettamente a norma. - Con serenità.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
---- Ciao. Il concetto del "funzionaretto di sorta", sembra dubbio visto che spesso contribuisce al rilascio del mutuo che, fino a prova contraria è liberamente erogato dalla banca e soprattutto: che di questa non si possa fare a meno. L'ultima mi pare più in linea con il sentire, visto che sarebbe ora di finirla di vendere cose non perfettamente a norma. - Con serenità.

Vedo che scrivi da Roma,

Quasi tre milioni di abitanti.

Quasi tre mila anni di storia tra cui quella immobiliare.

La culla del diritto e delle norme, che per quanto riguarda quelle della compravendita, non sono mai cambiate da allora fino ai giorni nostri.

Da questi numeri mostruosi, non e' eccentrico affermare, che probabilmente Roma sia la citta' con il piu' alto tasso di abusi e di case difformi.

Non e' un caso, che nell'espletamento delle procedure di risanamento, gli iter burocratici capitolini, siano famosi per i loro tempi biblici.

Con gli uffici tecnici letteralmente sepolti dalle domande.

Su questa scorta, fa' davvero specie leggere obiezioni tanto inaccurate, provenienti da un figlio di Roma, perdipiu' professionista.

Se fosse fondato quanto sostieni e a Roma si dovesse aspettare le riconformazioni prima di rogitare, i contratti preliminari stipulati tra le parti, dovrebbero restare pendenti almeno dieci anni.

Mentre a mettere davanti le questioni di principio, sostituendole alle consuetudini dettate dalle norme, vedremmo i Romani andare in giro con rivoltella e cinturone.

Come nel far West.
 
Ultima modifica:

brina82

Membro Storico
Professionista
Gli immobili hanno un sacco di problemi, in un altro post ho scritto, quasi provocatoriamente, "occhio non vede, cuore non duole"...

Tempo fa fui quasi "rimproverato" da un tecnico comunale, per essere andato a reperire un progetto originario degli anni '50 all'archivio di stato, ovviamente difforme dalla realtà... Manco a dirlo. Il catastale originario era regolare, e lui mi disse di fare riferimento a quello... Ovvio: pratica in asseverazione (CILA), di chi è la responsabilità?...

Io spero che prima o poi arrivi un nuovo anno 0, non perchè ami gli abusi e i condoni anzi, proprio perché amo sistemare le cose...

E non è possibile che parecchi fabbricati abbiano problemi per cose banali, del tipo perchè il costruttore in fase esecutiva ha cambiato qualcosa, magari senza aumentare la cubatura ma cambiando qualcosa senza fare la variante, o con una variante smarrita dagli archivi, e magari c'è anche l'agibilità, però di fatto una cosa del genere potrebbe comportare qualcosa di insanabile... Specie se si pensa alla struttura, doppia conformità ecc...

Quando vedo in giro troppo buonismo, penso che trattasi di persone che o non conoscono la realtà, o se la conoscono, non abbiano interesse a sistemarla...

(Vorrei vedere la faccia di tutti quelli che oggi si scatenano contro ogni forma di condono, nel momento in cui scoprissero le problematiche del proprio immobile...)
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
(Vorrei vedere la faccia di tutti quelli che oggi si scatenano contro ogni forma di condono, nel momento in cui scoprissero le problematiche del proprio immobile...)

Il punto della questione e' sempre lo stesso.
Quello piu' elementare.

Impensabile, pretendere l'osservanza di ogni norma attuale, dai fabbricati di vecchia concezione.
Quando le norme, all'epoca della loro progettazione e costruzione, non erano ancora nemmeno state concepite.

Come pretendere dall'Homo Sapiens di costruirsi un astronave e andare sulla luna.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Impensabile, pretendere l'osservanza di ogni norma attuale, dai fabbricati di vecchia concezione.
Quando le norme, all'epoca della loro progettazione e costruzione, non erano ancora nemmeno state concepite.

Come pretendere dall'Homo Sapiens di costruirsi un astronave e andare sulla luna.
Su questo non vi è alcun dubbio.

Il problema è che 50-70 anni fa le varianti non esistevano, e si sa che anche oggi quando si fanno i lavori, l'appetito vien mangiando e spesso e volentieri si cambiano le cose rispetto a quanto pensato/progettato, in corso d'opera. Oggi esistono più strumenti semplici, all'epoca invece, per una cosa del genere, dovevi richiedere una nuova concessione con tutti i problemi legati alle tempistiche ecc., quindi la maggior parte delle volte si lasciava correre e si pensava di sistemare "dopo". Il risultato di questo atteggiamento lo conosciamo tutti: il "dopo" è giunto ai giorni d'oggi!

Poi magari il PRIMO accatastamento era conforme ai luoghi e difforme dal progetto, e si pensava che ciò "sistemasse" la questione.

Purtroppo non è così.

Ecco, anche se si facesse una legge che in caso di difformità dal progetto, ma con PRIMA planimetria catastale conforme ai luoghi si dichiarasse la legittimità (fermorestando il non aumento della cubatura), parecchie difformità che SOTTOLINEO NON SONO ABUSI, MA ERRORI DI "TRASCURATEZZA", sparirebbero...
 

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