francesca63

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Detto ciò, mi chiedo se affinchè l'acquirente si tirasse indietro basterebbe semplicemente comunicare che la banca non ha concesso il mutuo: non è necessaria una qualche documentazione prodotta dalla banca stessa?
Se non è richiesto esplicitamente, no.
E' il solito problema delle condizioni sospensive, che sono spesso scritte in modo superficiale.
Se così non fosse, anche qualora il mutuo fosse stato accettato, l'acquirente potrebbe sempre dire che vi è stato un problema e che il mutuo è saltato, in ogni momento prima del rogito... ovvero la condizione sospensiva, senza un qualcosa di scritto proveniente dalla banca in merito all'accettazione del mutuo o meno (e all'eventuale motivazione), mi pare possa essere troppo a vantaggio di parte acquirente, che potrebbe tirarsi indietro da un momento all'altro con la scusa della non accettazione del mutuo...
Hai ragione; ma se gli agenti scrivono condizioni superficiali, e i venditori le firmano senza capirne le possibili conseguenze, l'acquirente non ha "colpe".
I contratti, mi ripeto, devono essere scritti bene , per prevedere cosa succede se le cose non vanno lisce; cioè per non dover discutere al primo intoppo, perché è tutto previsto, compreso, e condiviso.
Se andassero sempre lisce, basterebbe una stretta di mano, e poi dritti al rogito. ;)
loro dalla loro parte un po’ prendendola alla larga dicono che sono vincolata alla data del rogito indicata al 31/7.
Balle; la tua condizione sospensiva è chiara, nella sua formulazione troppo sintetica e decisamente superficiale , a tuo vantaggio.
Ho cercato di capire se potevo fare leva sui 90 giorni trascorsi e togliermi senza alcun problema.
Si; ma se la casa ti interessa, si può trovare il modo di prorogare sia il termine di preliminare e rogito, sia quello della scadenza della sospensiva.
 

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