luca faletti

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno io ho fatto i calcoli per il mio appartamento a fonte laurentina, sia da solo che con il fg excel fatto da cesco... e mi viene una cifra spropositata per le mie tasche, ho fatto anche ricontrollare ad altri del mio stesso palazzo e mi viene sempre intorno ai 28000 euro. C'è qualcuno della mia zona, che cifre vi vengono fuori???
 

lupin3

Membro Attivo
Privato Cittadino
Personalmente se avessi la possibilità trasformerei comunque è molto meglio e si libera l'immobile, ed in teoria dovrebbe avere un valore di mercato maggiore

Sono della tua stessa idea Cesco. Pero' nel momento in cui escono tabelle per il valore venale dei vari PDZ e per il fatto che ora sono in grado di valutare l'affrancatura (oddio si spera....) cosa blocca anche la possibilita' di riscattare la superficie??
 

LauraPalmer

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Telefono. La prima è conseguenza della seconda... sui tempi non ha azzardato previsioni.
Grazie per la risposta, se lunedì non ci danno tempi certi circa l'inizio della lavorazione delle pratiche io ed un alto numero di altre persone adiremo le vie legali già lunedì pomeriggio stesso, invito anche voi a tutelarvi nelle sedi di giustizia deputate
 

Giuseppe Di Piero

Membro Attivo
Professionista
Le opera di urbanizzazione, di solito vengono eseguite a scomputo, ovvero in natura.
Le opere di urbanizzazione realizzate a scomputo sono l'eccezione alla regola generale. Addirittura superato un certo importo è fatto obbligo indire appalto comunitario.

Possono sottrarre la quota parte versata dal momento che sono soldi sborsati dai vecchi proprietari...non li ha mica messi il comune.
Se leggi bene il parere della Corte dei Conti, dice che gli oneri di urbanizzazione potrebbero essere sottratti solo se sostenuti al 100% dall'operatore incaricato di pubblico servizio.
In ogni caso se dovesse passare una tale logica, gli oneri di urbanizzazione dovrebbero essere restituiti anche alle altre tipologie di fabbricati che hanno pagato per intero senza neppure beneficiare dello sconto previsto dalla normativa regionale per i PDZ.

A mio parere, il tempo impiegato per trovare una soluzione al pregresso (come qualcuno auspica) è tempo perso poichè non potrà mai essere promulgata nessuna norma capace di impedire una azione giudiziaria dell'attuale titolare del diritto di superficie finalizzato al recupero di quanto ha indebitamente pagato.

In termini generali (e senza tanti tecnicismi) è indubbio che gli alloggi edificati nei Piani Di Zona:
1) Hanno ottenuto (almeno fino al 2007) la disponibilità dei suoli a bassisimo costo;
2) Quasi sempre hanno usufruito di un finanziamento pubblico in conto interessi e/o capitale;
3) Differentemente dalle altre tipologie di alloggi, sono stati esonerati dal pagamento del Costo di costruzione;
4) Hanno pagato (almeno nel Lazio) oneri di ubanizzazione ridotti prima entro un tetto pari al 60% e poi al 85%. In un periodo sono stati addirittura esentati.
5) Per edificare tale tipologia di alloggi è stato utilizzato lo strumento dell'esproprio e sono stati sacrificati i principi cardine della proprietà privata in virtù della funzione sociale dell'edilizia residenziale pubblica.

Pertanto, a livello generale, secondo una lettura costituzionalizzata delle norme di settore, l'affrancazione mai potrebbe avvenire senza un congruo introito nelle casse comunali capace di compensare la perdita dell'interesse collettivo.

Dove sta lo scandalo se viene chiesto il pagamento di una somma sostanziale a fronte di un introito di 200-300.000 euro? D'altronde chi non deve vendere o affittare (a prezzo libero di mercato), non ha bisogno di fare alcuna operazione.

Si devono fare deroghe, eccezioni a favore di chi non si può rivalere sul suo dante causa... bene!
ma la regola generale deve rimanere in piedi.

Piuttosto, ho sentito diverse voci le quali riferiscono che il comune vuole altri soldi da chi in passato ha già fatto la trasformazione del diritto di superficie a proprietà.

Per me sarebbe una estorsione!
 
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Danicuccu

Membro Junior
Privato Cittadino
Personalmente se avessi la possibilità trasformerei comunque è molto meglio e si libera l'immobile, ed in teoria dovrebbe avere un valore di mercato maggiore

Già ma a capire quanto costa trasformare rispetto ad affrancare... se ho capito bene che trasformando il valore venale si dimezza e solo in quel caso, allora si certo conviene... e poi notizie del dip. Urbanistica di ieri.. nella persona di una amministrativa della U.O. edilizia sociale, con l'ultima delibera anche trasformando, non si svincola più l'immobile... bisogna comunque affrancare anche se sono passati i famosi 20 anni... questo lo ha introdotto l'ultima delibera... ho fatto presente che si tratta di una legge nazionale... ma mi è stato risposto che le cose sono cambiate... ogni volta che chiamo me ne dicono una diversa...
 

Danicuccu

Membro Junior
Privato Cittadino
Ufficiale da Dott.ssa Graziano: le richieste di affrancamento verranno gestite da Risorse per Roma. Tempistiche: ??? BOH!!!!!!

Altra info: lui o qualcuno per suo conto apre la posta di Egiddi. Il messaggio di sollecito a lavorare la mia pratica e la richiesta di conoscere il nome dell'incaricato a seguire il procedimento (suggerita da CESCO alcuni giorni fa e da me accolta ed a mia volta suggerita a tutti voi) è stata Letta questa mattina.

Egiddi apre la sua posta.. il fatto che sia stato rimosso dall'incarico e spostato di U.O, non cambia... ogni dipendente ha una mail personale che visualizza sempre.
 

Houdini72

Membro Attivo
Privato Cittadino
Le opere di urbanizzazione realizzate a scomputo sono l'eccezione alla regola generale. Addirittura superato un certo importo è fatto obbligo indire appalto comunitario.


Se leggi bene il parere della Corte dei Conti, dice che gli oneri di urbanizzazione potrebbero essere sottratti solo se sostenuti al 100% dall'operatore incaricato di pubblico servizio.
In ogni caso se dovesse passare una tale logica, gli oneri di urbanizzazione dovrebbero essere restituiti anche alle altre tipologie di fabbricati che hanno pagato per intero senza neppure beneficiare dello sconto previsto dalla normativa regionale per i PDZ.

A mio parere, il tempo impiegato per trovare una soluzione al pregresso (come qualcuno auspica) è tempo perso poichè non potrà mai essere promulgata nessuna norma capace di impedire una azione giudiziaria dell'attuale titolare del diritto di superficie finalizzato al recupero di quanto ha indebitamente pagato.

In termini generali (e senza tanti tecnicismi) è indubbio che gli alloggi edificati nei Piani Di Zona:
1) Hanno ottenuto (almeno fino al 2007) la disponibilità dei suoli a bassisimo costo;
2) Quasi sempre hanno usufruito di un finanziamento pubblico in conto interessi e/o capitale;
3) Differentemente dalle altre tipologie di alloggi, sono stati esonerati dal pagamento del Costo di costruzione;
4) Hanno pagato (almeno nel Lazio) oneri di ubanizzazione ridotti prima entro un tetto pari al 60% e poi al 85%. In un periodo sono stati addirittura esentati.
5) Per edificare tale tipologia di alloggi è stato utilizzato lo strumento dell'esproprio e sono stati sacrificati i principi cardine della proprietà privata in virtù della funzione sociale dell'edilizia residenziale pubblica.

Pertanto, a livello generale, secondo una lettura costituzionalizzata delle norme di settore, l'affrancazione mai potrebbe avvenire senza un congruo introito nelle casse comunali capace di compensare la perdita dell'interesse collettivo.

Dove sta lo scandalo se viene chiesto il pagamento di una somma sostanziale a fronte di un introito di 200-300.000 euro? D'altronde chi non deve vendere o affittare (a prezzo libero di mercato), non ha bisogno di fare alcuna operazione.

Si devono fare deroghe, eccezioni a favore di chi non si può rivalere sul suo dante causa... bene!
ma la regola generale deve rimanere in piedi.

Piuttosto, ho sentito diverse voci le quali riferiscono che il comune vuole altri soldi da chi in passato ha già fatto la trasformazione del diritto di superficie a proprietà.

Per me sarebbe una estorsione!
A mio parere alcuni punti del tuo intervento non seguono affatto un criterio di equità e correttezza. Un attuale proprietario che ha acquistato dopo il 2011 si vede costretto per un mancato recepimento da parte del comune di una normativa che al momento del rogito era già in vigore, ad intraprendere due strade: o imbarcarsi in una causa con durata incerta (pensa se nel contesto venissero tirati in ballo come terzi responsabili anche il comune e il notaio...si concluderebbe dopo 10 anni!!!), oppure pagare un affrancamento. Ma secondo te è giusto che i cittadini, siano essi primi assegnatari o attuali proprietari saranno costretti a mettere mano al portafoglio per responsabilità di terzi?????? Non credo che se il comune avesse recepito e attuato la Legge del 2011 i primi assegnatari non avrebbero affrancato, anche perchè nel momento stesso in cui lo avesse fatto non sarebbe stato necessario neanche attendere la sentenza per adeguarsi alle regole. Quindi siamo di fronte ad un'amministrazione che ha "indotto" in errore i propri cittadini interpretando in maniera errata le normative del settore, ha disatteso completamente una Legge (non consentendo fino ad ora l'affrancamento), con i predetti atteggiamenti ha aperto la strada a centinaia di potenziali controversie tra privati...e cosa fa????? Se ne esce chiedendo l'affrancamento senza assumersi responsabilità sulla vicenda??? Non aggiungo le considerazioni sui notai perchè rischio di fondere la tastiera!!!!!!!!
Qui ormai abbiamo ben poco da commentare. Se questa situazione insostenibile si sta verificando solo a Roma, l'amministrazione comunale deve farsi carico di portare a conoscenza le autorità governative del caos in cui ci troviamo, non possono continuare a perder tempo...il famoso detto "i panni sporchi si lavano in casa" non è da prendere minimamente in considerazione
 
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Giuseppe Di Piero

Membro Attivo
Professionista
A mio parere alcuni punti della vicenda non seguono affatto un criterio di equità e correttezza. Un attuale proprietario che ha acquistato dopo il 2011 si vede costretto per un mancato recepimento da parte del comune di una normativa che al momento del rogito era già in vigore, ad intraprendere due strade: o imbarcarsi in una causa con durata incerta (pensa se nel contesto venissero tirati in ballo come terzi responsabili anche il comune e il notaio...si concluderebbe dopo 10 anni!!!), oppure pagare un affrancamento. Ma secondo te è giusto che i cittadini, siano essi primi assegnatari o attuali proprietari saranno costretti a mettere mano al portafoglio per responsabilità di terzi?????? Non credo che se il comune avesse recepito e attuato la Legge del 2011 i primi assegnatari non avrebbero affrancato, anche perchè nel momento stesso in cui sarebbe stata recepita non sarebbe stato necessario neanche attendere la sentenza per adeguarsi alle regole. Quindi siamo di fronte ad un'amministrazione che ha "indotto" in errore i propri cittadini interpretando in maniera errata le normative del settore, ha disatteso completamente una Legge (non consentendo fino ad ora l'affrancamento), con i predetti atteggiamenti ha aperto la strada a centinaia di potenziali controversie tra privati...e cosa fa????? Se ne esce chiedendo l'affrancamento senza assumersi responsabilità sulla vicenda??? Non aggiungo le considerazioni sui notai perchè rischio di fondere la tastiera!!!!!!!!

La questione dei danni, a mio parere, è leggermente più complicata di quello che fai intendere tu.

non consentendo fino ad ora l'affrancamento
???
Ma fino a settembre perchè ti sei stato zitto? Hai chiesto un affrancamento che ti è stato negato?

questo per dirti che il danno "da ritardo" come definito da qualcuno non è stato mai contestato

Probabilmente l'unico a lamentarsi della situazione sono stato io!

P.S. Comunque il diritto alla ripetizione dell'indebito non si ferma al 2011
 
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Houdini72

Membro Attivo
Privato Cittadino
La questione dei danni, a mio parere, è leggermente più complicata di quello che fai intendere tu.

???
Ma fino a settembre perchè ti sei stato zitto? Hai chiesto un affrancamento che ti è stato negato?

Probabilmente l'unico a lamentarsi della situazione sono stato io!
Scusa...ma siamo tutti notai o dirigenti dell'urbanistica??? Non passiamo le giornate a leggere le gazzette ufficiali per imparare a memoria le nuove normative. Forse notaio e comune avrebbero dovuto vigilare, recepire e interpretare. Un primo assegnatario nel 2012 va al Dipartimento...non fanno il minimo riferimento all'affrancamento perchè disattendono la Legge, poi va a rogitare dal notaio che segue la linea dell'amministrazione...e contesti al cittadino per quale motivo è stato zitto. Ti rispondo subito...perchè dopo settembre quando ha provato a vendere lo stesso comune e lo stesso notaio di quando aveva acquistato sono tornati sui loro passi. Ti sfugge che la maggior parte delle persone non avevano la minima cognizione di cosa fosse l'affrancamento prima di settembre...non tutti hanno la tua pregressa esperienza del settore
 

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